18 aprile 2012 alle 21:49

Passaggio tra la storia

di Stefano26 (Foligno, Umbria. Ponti. Categoria C) - In Gara

56777-800x531


Visite: 46. Candidata il 16 aprile 2012 21:04

Risultato voto a scrutinio: 7.24 (Scrutinio: 567°; Totale: 4923°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 12/28 (43%); 2° = 4/28 (14%); 3° = no; 4° = no;

Passaggio tra il Palazzo Trinci e il Duomo.
Il Palazzo Trinci chiude il lato settentrionale della piazza maggiore di Foligno. Fu ricostruito sui palazzi precedenti dei Ceccarelli, acquistati da Ugolino IX Trinci, nel 1389; fu completato nel 1407: fu stupendamente fatto adornare da lui e dal figlio Corrado XII con affreschi ed opere d’arte. Dopo la cacciata dei Trinci (1439) passò alla Santa Sede e fu dimora dei governatori pontifici e per questo fu detto Palazzo del Governo.
Nel 1458 Pio II lo fece restaurare (200 fiorini) e quindi Sisto IV Della Rovere nel 1475 e ’77 (350 fiorini); nel 1478 vi abitò il governatore cardinale Raffaele Riario, nipote di Sisto IV. Molti i danni e le manomissioni subite attraverso i secoli per la presenza di vari uffici, in gran parte cancellati dai restauri curati dal Faloci tra il 1920 e il 1935.
Oggi vi trovano sede le principali istituzioni culturali cittadine: la biblioteca, la pinacoteca, il museo, l’archivio di Stato, mentre due grandi sale vengono utilizzate per conferenze e concerti.
La facciata neoclassica, in assoluto contrasto con l’interno, fu innalzata tra il 1841 e il 1847 dall’ingegnere Odoardo Poggi, modificata da Sigismondo Ferretti ed eseguita da Vincenzo Vitali. Il cortile è circondato per tre lati da un porticato, sotto il quale trova posto una raccolta di frammenti di sculture, lapidi, busti, statue, mosaici. Bifore e trifore, delle quali alcune originali, si aprono in alto.
Come i palazzi ducali di allora, i Trinci ebbero l’ambizione di farne un’accademia rinascimentale, ospizio di umanisti. Sicché le grandi sale presero il nome dai dipinti: Sala di Romolo e della Fondazione di Roma (affrescata da Bartolomeo di Tommaso). Sala delle Arti liberali (retorica, aritmetica, astrologia, filosofia, geometria, musica, dialettica, grammatica). Sala dei pianeti (Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno e Sole), cui corrispondono le età dell’uomo : infanzia, adolescenza, giovinezza, maturità, vecchiaia, decrepitezza, con didascalia in versi (il ritorno agli studi classici pagani). Sala dei giganti: trenta giganteschi affreschi rappresentano personaggi, tra mitologici, greci, ebrei, romani, carolingi e crociati (opera forse di Ottaviano Nelli o Allievi). Nel soffitto stemma di Sisto IV (1478). Ci sono poi sei sale tutte affrescate e con dipinti staccati, provenienti da chiese e conventi: una enorme e squisita galleria. Vero gioiello è la cappella affrescata dal Nelli, con 19 episodi della vita della Vergine e vari Santi.


Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.