GUIDA Camogli/Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte
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Partendo dalla località Ruta di Camogli e prodeguendo lundo un sentiero seguendo le indicazioni}} | Partendo dalla località Ruta di Camogli e prodeguendo lundo un sentiero seguendo le indicazioni}} | ||
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| + | Immagine:Camogli - Abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Particolare capitello.jpg|Particolare del capitello | ||
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| + | Immagine:Camogli - Abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Torre.jpg|Torre dei Doria | ||
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Versione delle 09:01, 18 giu 2011
L' Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte è situata nella baia omonima nel comune di Camogli in una profonda insenatura della frastagliata costa nel promontorio di Portofino.
Le origini dell'insediamento risalgono all' VIII secolo, quando Prospero, vescovo di Tarragona, sfuggendo alle incursioni arabe trasferì qui le ceneri di San Fruttuoso, vescovo martire morto durante le persecuzioni del 257.
Per venerare le reliquie del santo venne edificata la prima chiesa con l'annesso monastero che, danneggiata dai Saraceni, fu ricostruita alla fine del X secolo dai Benedettini.
Nel 1275 passò sotto il patronato della potente famiglia genovese dei Doria che fece erigere il corpo edilizio con loggiato verso il mare e che utilizzò una parte dell'abbazia per le sepolture dei propri familiari.
Il chiostro superiore fu ricostruito nel XVI secolo per volontà di Andrea Doria che fece pure erigere il torrione di avvistamento che tuttora domina la baia.
L'abbazia fu in seguito abbandonata e divenne abitazione per i pescatori del luogo, spesso covo di pirati, degradandosi ulteriormente.
Nel 1933/34 l'intero complesso fu restaurato a cura dello Stato e nel 1983 i Doria Pamphili donarono gli edifici ed il terreno al FAI che provvide a riportare all'antico splendore l'Abbazia.
L'odierno aspetto della località è da attribuire ad un violento nubifragio che nel 1915 provocò una gigantesca frana di terra e pietre dal monte che causò gravi danni alla chiesa, ma formò anche l'attuale spiaggia che ora, nei mesi estivi, è frequentata dai turisti.
L'edificio a due piani poggia su quattro arcate di diversa larghezza e sulla facciata si aprono ampie finestre a trifora. Prospetta sull'insieme l'alto prisma ottagonale della torre nolare il cui tetto è rifinito da coperture di ardesia.
Il chiostro superiore fu dotato di coperture a crociera con l'impiego di capitelli e colonne di varia provenienza. Il capitello illustrato a fianco è romano e risale alla fine del II secolo d.C
Al livello inferiore si trova il Sepolcreto dei Doria.
Le tombe sono a fasce di marmo bianco e pietra nera alternate nella tipica bicromia ligure, sormontate da arcosoli a sesto acuto, sorretti da piccole colonnine in marmo con tettuccio a capanna. Nelle tombe nobiliari riposano sette salme dei Doria morti tra il 1278 ed il 1305.
Nelle sale del complesso monastico è stato allestito un Museo che raccoglie documenti della storia dell'Abbazia e della vita dei monaci.
Uscendo dall'Abbazia un breve sentiero conduce alla Torre che fu costruita nel 1562 per difendere il borgo e la sua preziosa sorgente d'acqua dalle frequenti incursioni dei pirati. Su due facciate è presente lo stemma dei Doria : l'aquila imperiale.
In origine presentava una copertura a terrazza con merlature; da tempo è adibita ad abitazione.
Come Arrivare
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