GUIDA  Rocca di Mezzo

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(Edifici Religiosi)
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'''Rocca di Mezzo''' è situato nell'[[Abruzzo]] nella [[Provincia dell'Aquila]].  
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'''Rocca di Mezzo''' è situato in [[Abruzzo]] in [[Provincia dell'Aquila]]. L'11 gennaio si festeggia il Patrono, San Leucio. Frazioni del comune sono: Rovere, Terranera e Fontavignone.
  
Confina con i comuni di: [[Ocre]], [[Ovindoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Magliano de' Marsi]], [[Sant'Eusanio Forconese]], [[Lucoli]], [[Massa d'Albe]], [[Secinaro]], [[Tione degli Abruzzi]], [[Villa Sant'Angelo]], [[San Demetrio ne' Vestini]], [[Celano]], [[Fagnano Alto]] e [[Fontecchio]].
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Confina con i comuni di: [[Ocre]], [[Ovindoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Magliano de' Marsi]], [[Sant'Eusanio Forconese]], [[Lucoli]], [[Massa d'Albe]], [[Secinaro]], [[Tione degli Abruzzi]], [[Villa Sant'Angelo]], [[San Demetrio ne' Vestini]], [[Fagnano Alto]], [[Fontecchio]] e [[L'Aquila]].
  
E' ubicato al centro dell'Altipiano delle Rocche e fa parte della Comunità montana Sirentina. Inoltre è sede del Parco Naturale Regionale Velino Sirente.
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E' ubicato al centro dell''''Altipiano delle Rocche''' e fa parte della '''Comunità montana Sirentina'''. Inoltre è sede del '''Parco Naturale Regionale Velino Sirente'''.
 
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Frazioni del comune sono: Rovere, Terranera e Fontavignone.
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L'11 gennaio si festeggia il Patrono, San Leucio.
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==Da Vedere==
 
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===Edifici Religiosi===
 
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==Storia==
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'''Breve storia di Rocca di Mezzo (come la raccontavano i nostri nonni.)'''
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Una costante tradizioni vorrebbe che Giulio Cesare abbia attraversato più volte l'Altipiano delle Rocche aprendo la strada che univa le antiche città romane dell'Aquilano (Forcona e Amiternum) con quelle del Fucino (Alba Fucens) il cui lago iniziò anche a prosciugare. Il ricordo di tale passaggio resterebbe nel nome "Cese" dato al bosco posto di fronte all'abitato di Rocca di Mezzo. Allorché le Aquile Romane indietreggiarono sospinte dall'impeto dei soldati, molti abitanti della Valle dell'Aterno risalirono coi loro armenti nella nostra Conca montana. Con tutta probabilità il paese di Rocca di Mezzo sorse intorno al 900 mentre stazioni argentarie stanziavano in questo acrocoro fin dal 600, come dimostra la chiesa di S. Leucio che è recensita nell’investitura del Vescovo Floro di Forcona fin dal 600. Prima di questa epoca l’Altipiano ospitava nel periodo estivo gli armenti che, risalendo dalla Valle dell’Aterno, stazionavano nelle località dell’Anatella, di Valle Cordora e nel declivio di Monte Rotondo, come dimostrano ancora i ruderi delle Cappelle di San Bartolomeo alla Anatella; di San Gennaro a Valle Cordora e quella di Capo le Case nella zona attualmente denominata “Soiamme”. Il paese dovette sorgere intorno al 900 perché quando passò sul nostro Altipiano l’imperatore Ottone I di Sassonia non è nominata Rocca di Mezzo ma bensì la sola Chiesa di S. Leucio. Lo dimostra lo storico Crispomonte che dice: <<Ottone I col suo esercito accampò ad clivum S. Leucii>>. Dopo questa epoca sotto la dinastia Sveva viene a formarsi il paese di Rocca di Mezzo e Corrado IV figlio di Federico II vi costruì il Castello detto Calvario in forma quadrata con quattro torri delle quali una sola è rimasta perché usata come campanile della Chiesa. L’entrata del Castello rimaneva dalla parte orientale che attualmente conserva il nome di “Percorte”. Sotto la dinastia Sveva molto sviluppo ebbe il nostro paese, che nella battaglia dei Campi Palentini mandò soldati e cavalieri a combattere nelle file dell’esercito di Carlo d’Angiò contro Corradino: dopo la vittoria la Casa Angioina dette grande incremento all’industria argentaria di Rocca di Mezzo assegnando il pascolo invernale dei nostri armenti nelle campagne di Foggia. Nel 1423 quando Braccio da Montone saccheggiò il castello dell’Aquila, Rocca di Mezzo fu dalla parte della Regina Giovanna, e quando il fiero condottiero assaltò le mura del nostro Castello questo resistette validamente, né volle venire mai a patti di resa. Ci risulta ancora che nell’Altipiano tra Rocca di Mezzo e Rovere accadde sulla fine del secolo XV la sconfitta di un esercito comandato dagli Orsini e dai Colonna. Pochissimi sono i resti dell’antico castello che sorgeva nel punto più elevato del paese. Qua e là nella cittadina si osservano avanzi di epoche medioevali; qualche finestra a due archi con colonnine in mezzo, qualche mobile di legno scolpito e intarsiato. Rocca di Mezzo era cinta da mura con torrioni ed aveva tre porte d’ingresso e precisamente Porta della Morge, Porta del Borgo e Porta Falsetto. Alla Porta del Borgo vi era una piccola torre con annesso un piccolo locale e nella torre stessa vi era posto l’orologio campanario, la cui campana è quella che oggi sovrasta l’ex Palazzo Municipale. Gli stemma che si trovano apposti nella parte dell’ultimo ripiano di questo Palazzo ora adibito a scuole si trovavano antecedentemente nella minuscola casa della “Terra” (con la Terra si voleva indicare il luogo ove si esercitava l’amministrazione dell’Università) Uno degli stemmi e precisamente il primo salendo a sinistra rappresenta quello della Casa Colonna che ha per effige una torre ed una pecora. L’altro stemma è quello dell’antica Università di Rocca di Mezzo che ha per effige una mole di castello con una torre merlata con a fianco due stelle ad otto punte. Rocca di Mezzo fu antico feudo dei Principi Colonna di Roma i quali, con decreti, considerarono gli abitanti di Rocca di Mezzo come liberi cittadini esenti da gabelle in tutti i castelli e feudi posseduti dalla famiglia Colonna. Nel 1660 il feudo fu venduto al Principe Barberini di Palestrina. Con l’avvento della dinastia Aragonese il Contado Aquilano e quindi anche Rocca di Mezzo, caddero sotto la dominazione Spagnola, per passare da ultimo sotto la sovranità Borbonica del Regno di Napoli fino al 1860. Una delle prime famiglie gentilizie di Rocca di Mezzo fu quella dei Pianezza, il capostipite della quale venne dall’alta Italia chiamato dal Cardinale Agnifili per costruire la Chiesa Parrocchiale di S. Maria ad Nives, la quale è una delle sole quattro Chiese della Diocesi di L’Aquila che abbia le volte a cupola. Tra gli uomini illustri che il popolo ricorda con piacere e con legittimo orgoglio è il Cardinale Agnifili del quale ancora oggi si può vedere quello che resta della sua abitazione. La tomba del Cardinale si trova nel Duomo di L’Aquila ed è famosa per essere uno dei capolavori d’arte di Silvestro Aquilano. Meritano di essere parimenti ricordati Fra’ Pietro, Abate di Montecassino, Arcivescovo di Benevento e poi Cardinale, nominato da S. Celestino V nel 1295; Rustici Salvatore, dotto medico, che discendeva dalla nobilissima famiglia Rustici. Dall’unione con Giulia Carli, nacque il dottissimo giureconsulto Rustici Giuseppe; Benedetti Massimiliano distinto Governatore di Roma rifulse per valore insieme a Mariangelo de Ruggeris eccellente dottore di decreti nel 1440 unitamente a Giovanni e Matteo da Rocca di Mezzo.
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''(rif.: Breve storia di Rocca di Mezzo scritta dal Canonico Don Pasquale Cocciante concessa dall’esimio Geom. Alessandro Giusti al periodico “La Rocca” di Rocca di Mezzo).''
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[[Immagine:Esempio.jpg|thumb|left|Didascalia]]==Edifici Religiosi==
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*Chiesa parrocchiale Madonna della Neve
 
*Chiesa parrocchiale Madonna della Neve
 
*Chiesa della Madonna del Pereto
 
*Chiesa della Madonna del Pereto
*Chiesa di S. Michele Arcangelo
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*Chiesa di San Michele Arcangelo
 
*Chiesa di San Leucio
 
*Chiesa di San Leucio
*Chiesa parrocchiale di S. Pietro (fraz. Rovere)
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*Chiesa parrocchiale di San Pietro (frazione Rovere)
*Chiesa di S. Maria delle Grazie (fraz. Rovere)
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*Chiesa di Santa Maria delle Grazie (frazione Rovere)
*Chiesa di S. Maria Maddalena (fraz. Rovere)
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*Chiesa di Santa Maria Maddalena (frazione Rovere)
*Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo Martire (fraz. Terranera)
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*Chiesa parrocchiale di Santa Lorenzo Martire (frazione Terranera)
*Chiesa della Madonna delle Grazie (fraz. Terranera)
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*Chiesa della Madonna delle Grazie (frazione Terranera)
*Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta (fraz. Fonteavignone)
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*Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (frazione Fonteavignone)
*Chiesa di S. Pietro de' Vignoli (fraz. Fonteavignone)
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*Chiesa di San Pietro de' Vignoli (frazione Fonteavignone)
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==Manifestazioni==
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*Sagra del Narciso
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Immagine:Rocca di Mezzo - sfilata di carri - Sfilata di rarri allegori , Sagra del Narciso.jpg
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Immagine:Rocca di Botte - Sfilati di carri - Carri Allegorici Sagra del Narciso.jpg
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Immagine:Rocca di Mezzo - Sfilata di carri - Carri allegorici Sagra del Narciso.jpg
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Immagine:Rocca di Mezzo - Sfilata di carri - Carri Allegorici della Sagra del Narciso.jpg
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Immagine:Rocca di Mezzo - Sfilata di carri - Carri allegorici della Sacra del Narciso.jpg
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==Biblioteche==
 
==Biblioteche==
*Biblioteca del Centro servizi culturali, Via Passeggiata S. Maria
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*Biblioteca del Centro Servizi Culturali, Via Passeggiata Santa Maria
  
 
==Informazioni Utili==
 
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==lo sci a Rocca di Mezzo==
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Nella stagione invernale, grazie alla posizione centrale nell'altipiano, da Rocca di Mezzo si possono raggiungere facilmente le stazioni sciistiche di Campo Felice e della Magnola.
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Inoltre, è meta degli appassionati dello sci di fondo che possono trovare piste sempre pronte in Loc. La Mozza (nei pressi dell'abitato) e ai Piani di Pezza.
  
 
==Bibliografia==
 
==Bibliografia==
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*''Monografia su Rocca di mezzo'', T. Vespasiani, in "L'Universo" (1896)
 
*''Monografia su Rocca di mezzo'', T. Vespasiani, in "L'Universo" (1896)
 
*''Linee per una storia dell'altopiano di Rocca di Mezzo'', M. Arpea (1964)
 
*''Linee per una storia dell'altopiano di Rocca di Mezzo'', M. Arpea (1964)
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==Memorie Storiche==
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In [[Libri/Corografia dell'Italia]] ('''1834''') così viene descritta la frazione del comune:
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Rocca di Mezzo è situato in Abruzzo in Provincia dell'Aquila. L'11 gennaio si festeggia il Patrono, San Leucio. Frazioni del comune sono: Rovere, Terranera e Fontavignone.

Confina con i comuni di: Ocre, Ovindoli, Rocca di Cambio, Magliano de' Marsi, Sant'Eusanio Forconese, Lucoli, Massa d'Albe, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Villa Sant'Angelo, San Demetrio ne' Vestini, Fagnano Alto, Fontecchio e L'Aquila.

E' ubicato al centro dell'Altipiano delle Rocche e fa parte della Comunità montana Sirentina. Inoltre è sede del Parco Naturale Regionale Velino Sirente.

Indice

Da Vedere

Rocca di Mezzo (AQ) - pianta del paese
Rocca di Mezzo (AQ) - pianta del paese

Edifici Religiosi

  • Chiesa parrocchiale Madonna della Neve
  • Chiesa della Madonna del Pereto
  • Chiesa di San Michele Arcangelo
  • Chiesa di San Leucio
  • Chiesa parrocchiale di San Pietro (frazione Rovere)
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie (frazione Rovere)
  • Chiesa di Santa Maria Maddalena (frazione Rovere)
  • Chiesa parrocchiale di Santa Lorenzo Martire (frazione Terranera)
  • Chiesa della Madonna delle Grazie (frazione Terranera)
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (frazione Fonteavignone)
  • Chiesa di San Pietro de' Vignoli (frazione Fonteavignone)

Manifestazioni

  • Sagra del Narciso

Biblioteche

  • Biblioteca del Centro Servizi Culturali, Via Passeggiata Santa Maria

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

lo sci a Rocca di Mezzo

Nella stagione invernale, grazie alla posizione centrale nell'altipiano, da Rocca di Mezzo si possono raggiungere facilmente le stazioni sciistiche di Campo Felice e della Magnola. Inoltre, è meta degli appassionati dello sci di fondo che possono trovare piste sempre pronte in Loc. La Mozza (nei pressi dell'abitato) e ai Piani di Pezza.

Bibliografia

  • Roccadimezzo e l'altipiano. Pagine di storia, Mario Arpea, Ed. Japadre (1999)
  • Monografia su Rocca di mezzo, T. Vespasiani, in "L'Universo" (1896)
  • Linee per una storia dell'altopiano di Rocca di Mezzo, M. Arpea (1964)

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritta la frazione del comune:

ROVERE, castello del regno delle Duesicilie, nel settentrionale Abruzzo, dist. d'Aquila, cant. di Sandemetrio, circondato da alte silvestri montagne, già feudo dei Bovadilla Cabrera. I suoi 500 abitanti occupansi nella pastorizia e nella coltivazione di pochi campicelli. Sta 12 miglia a scirocco da Aquila ed 8 a libeccio da Sandemetrio.