GUIDA  Mamoiada

Da Wiki.
(Galleria Foto)
 
(26 revisioni intermedie di 8 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
 
{{BoxComune|idp=091|idc3=046|nome=Mamoiada|abitanti=mamoiadini}}
 
{{BoxComune|idp=091|idc3=046|nome=Mamoiada|abitanti=mamoiadini}}
'''Mamoiada''' è situato nella [[Sardegna]] nella [[Provincia di Nuoro]]. Il 17 gennaio si festeggia il Patrono, Sant’Antonio Abate. Da Vedere: Domus de Janas Istevene; Stele di Boeli, detta anche sa Perda Pintà.
+
 
 +
 
 +
[[Immagine:Menhir Perda Pintà.jpg|thumb|left|Menhir Perda Pintà]]
 +
'''Mamoiada''' è situato nella [[Sardegna]] centrale, in [[Provincia di Nuoro]], nel cuore della Barbagia di Ollolai. Il 17 gennaio si festeggia il Patrono, Sant'Antonio Abate. Il territorio comunale è ricco di sorgenti naturali, corsi d'acqua, terreni a pascolo e a colture. Da segnalare la produzione di ottimi vini e formaggi.
 +
 
 
Confina con i comuni di: [[Sarule]], [[Gavoi]], [[Fonni]], [[Ollolai]], [[Orani]], [[Orgosolo]] e [[Nuoro]].
 
Confina con i comuni di: [[Sarule]], [[Gavoi]], [[Fonni]], [[Ollolai]], [[Orani]], [[Orgosolo]] e [[Nuoro]].
 +
[[File:Mamoiada - Museo delle maschere medit. - Mamuthone con campanacci 3.jpg|thumb|right|Mamuthone nel Museo delle maschere mediterranee]]
 +
[[Immagine:Mamoiada.jpg|thumb|left|Veduta aerea del paese]]
 +
==Dove Mangiare==
 +
*Ristorante "Sa Rosada", Piazza Europa, 2
 +
*Ristorante Pizzeria La Campagnola, Via Satta
  
'''Il Paese'''
+
==Da Vedere==
L’abitato di Mamoiada si trova nel cuore della Barbagia di Ollolai, è raggiungibile da Cagliari, Sassari, Oristano e Olbia percorrendo la statale 131 e 131 d.c.n. in direzione Nuoro (capoluogo di provincia). Da qui è sufficiente immettersi sulla nuova S.S. 389 (s.s.v. strada scorrimento veloce - direz. Lanusei e Tortolì) e dopo circa 15 km si arriva al piccolo centro.
+
*Domus de Janas Istevene
Mamoiada è un ridente paese di collina, nella Sardegna centrale, di 2.700 abitanti circa, l’altitudine del territorio comunale è compresa fra i 390 m e i 1.048 m sul livello del mare mentre l’abitato è sito ad un’altezza media di 650 metri. Il territorio, di appena 4900 ettari è ricco di sorgenti naturali, corsi d’acqua, terreni a pascolo e a colture; pascoli ricchi di bestiame e numerosi vigneti che sostengono le attività più fiorenti: la produzione di ottimi vini e formaggi.
+
*Stele di Boeli, detta anche sa Perda Pintà. Menhir di granito caratterizzato dalla presenza di una serie di coppelle e di incisioni concentriche
 +
*Museo delle Maschere Mediterranee, unico nel suo genere [http://www.museodellemaschere.it]
  
'''Lingua'''
+
[[Immagine:Chiesa N.S. di LORETO.jpg|thumb|right|Chiesa Nostra Signora di Loreto]]
Mamoiada appartiene a una delle più caratteristiche zone linguistiche della Sardegna, la Barbagia di Ollolai, nella quale le parlate sono contraddistinte da speciali fenomeni fonetici e lessicali. Ricorrono nel mamoiadino le caratteristiche del dialetto barbaricino annotate dal grande studioso della lingua sarda Max Leopold Wagner, come il colpo di glottide spessissimo in sostituzione della “k” e della “c”. Il mamoiadino Prof. Giovanni Moro ha realizzato un interessante “Dizionario etimologico del Barbaricino di Mamoiada” (ed. Devilla 2006).
+
In questo sito rappresenteremo il colpo di glottide della parlata di Mamoiada con la lettera “h” davanti alla vocale “accentuata” da quel fenomeno fonetico.
+
  
'''Piccola storia'''
+
==Edifici Religiosi==
La storia di Mamoiada, tra il 550 e il 238 a.C. (epoca dell’invasione dei Cartaginesi in Sardegna) e nei secoli successiva, si identifica con quella dei “fieri montanari, sempre ribelli alla prepotenza straniera”. In antichi documenti di archivio appaiono le varianti: Marmoiada, Mamoyata, Mamujata; in tempi recenti Mamojada.
+
*Chiesa di Nostra Signora di Loreto, di probabile periodo medioevale, ha la base a forma circolare e la cupola terminante ad esagono
Data la sua posizione strategica in corrispondenza dell’asse nord-sud della Sardegna, lungo la Strada Ulbiam-Caralis, l’abitato di Mamoiada fu interessato da una presenza militare romana. L’antico rione situato nella parte alta del paese, chiamato Su hastru ha un nome che ricalca quello che i romani davano ai loro piccoli presìdi (Castrum).
+
*Santuario dei SS. Cosma e Damiano, festeggiati il 27 settembre
Attorno al secolo XI Mamoiada fece parte del giudicato di Arborea e successivamente della Curatoria della Barbagia di Ollolai. Durante il lungo periodo della dominazione Aragonese-Spagnola (1324-1720) il re di Spagna Ferdinando V assegnò Mamoiada ed altri centri del Nuorese a Pietro Massa di Arborea, mentre nel 1604 fu unita al Ducato di Mandas, feudo in origine dei Mazza e successivamente dei Tellez-Giron.
+
Nel 1820, con l’Editto delle Chiudende, durante il dominio dei Savoia, cessò formalmente il Feudalesimo, che permise l’assegnazione delle terre alla popolazione locale, anche se di fatto, per vari motivi, vennero riscattate per la quasi totalità dai nobili del paese.  
+
Nel 1847, con la fine del Regno Sardo-Piemontese e con la successiva Unità d’Italia, anche Mamoiada, unitamente ad altri paesi della Sardegna e della penisola, si adeguò alla nuova situazione politica e ai vari movimenti e trasformazioni socio-economiche tuttora in atto.
+
  
'''Patrimonio architettonico e archeologico '''
+
==Manifestazioni==
Dal punto di vista architettonico l’emblema di Mamoiada è l’imponente chiesa di Nostra Signora di Loreto, sita al centro del paese, una costruzione pisana di probabile periodo medioevale, ha la base a forma circolare, mentre la cupola termina ad esagono. Non è certa la data di costruzione; antichi documenti dicono che la chiesa è stata restaurata agli inizi dell’800. 
+
*Sant'Antoni (Sant'Antonio Abate), il 16 e il 17 Gennaio
“Su hantaru vezzu” (la vecchia fonte) è la sorgente d’acqua dalla quale prende il nome lo stesso rione, si dice sia di epoca romana. L’insegna turistica indica “fonte romana” ma alcuni ritengono che questa notazione non abbia un fondamento reale dato che non risulta finora siano mai stati trovati nella fonte o nelle sue strette vicinanze resti archeologici romani.
+
*Il '''Carnevale''', con l'esibizione delle arcaiche maschere dei '''Mamuthones''' e degli '''Issohadores'''. Sono due figure diverse nell'abbigliamento e nei movimenti. I primi sono vestiti di pelli nere di pecora carichi di campanacci e sul viso una maschera nera, tragica. Gli altri più briosi, allegri e colorati con in mano una fune in giunco
A 5 km dal paese sorge il santuario dei SS. Cosma e Damiano, meta di molti pellegrini, devoti e turisti, sito a circa 900 m.s.l.m. nell’altopiano di “Lidana” a fianco della strada che porta a Gavoi. La chiesa ha una struttura molto più antica ed è sita al centro di una cerchia di una cinquantina di casette per i novenanti dette in mamoiadino humbessìas (da altre parti “muristenes”) e dei loggiati (lozzas) che nel periodo della festa vengono occupati dai venditori ambulanti. Il santuario è ritenuto da alcuni studiosi il più antico della Barbagia, risalirebbe al VII secolo d.C.; l’architettura ricalca moduli Bizantini, come il vicino santuario della Madonna di Itria (Gavoi).
+
Il paese possiede vaste zone di interesse archeologico e, secondo gli esperti, si deve ritenere che lo stanziamento umano in questa zona risalga al neolitico e pre-neolitico poiché i segni di antichissime civiltà sono abbondantemente presenti nel territorio con una varietà di tracce archeologiche e antropologiche significative (dalla pietra votiva, al nuraghe, alle domos de janas, ai dolmens, alle tombe di giganti, fino ai menhir si contano una cinquantina di siti) ed una toponomastica affascinante. Diversi sono i “Menhirs” o Perdas Longas, ritenuti oggetti di culto, e quelli nel territorio di Mamoiada sono noti da tempi remoti per la loro dimensione.
+
Recentemente (Marzo 1996) sono state rinvenute delle rare pietre, fra le quali colpisce l’eccezionale monumentalità di un superbo monolito, non classificato e unico nel suo genere per altezza (m. 6,50).
+
Ma la scoperta più sensazionale è quella di un grande “Menhir” di granito detto '''“Sa Perda Pintà”''' (nota come Stele di Boeli, m. 2.67x2,10x0,57). Caratteristica di questo reperto (e di altre due lastre più piccole ritrovate in diversi siti) è la presenza di una serie di coppelle e di incisioni concentriche che li rendono unici in Sardegna e di importanza europea per l’esclusiva iconografia, simile ad analoghe pietre trovate nell’area dei Celti: Scozia, Irlanda, Galles e Bretagna.
+
  
'''SAGRE-FESTE-RITI''' Le feste scandiscono da sempre la vita delle comunità isolane ed oggi più che mai, soprattutto con la rivalutazione di molte sagre minori, esse sono legate al desiderio ed alla necessità di riaffermare la propria singolare identità culturale.
+
==Musei==
A Mamoiada, nel corso dell’anno si svolgono diverse sagre e feste paesane. Tra queste le rassegne di prodotti agro-alimentari e di artigianato locale, le feste in onore dei SS. Cosma e Damiano, quella di San Sebastiano, di N.S. del Carmelo e della Madonna della Neve (N.S. de Loreto attesu).  
+
*Museo delle Maschere Mediterranee, Piazza Europa, 15. Telefono: 0784-569018; [http://www.museodellemaschere.it/ Sito Web]. Vedi: [[b:00751|Intervista sul Museo]]
Una delle più sentite tuttora dai mamoiadini è quella di Sant’Antoni (Sant’Antonio Abate) il 16-17 Gennaio, di quello stesso santo per cui grandi fuochi votivi si accendono in tutte le parti dell’Isola. Emozionanti i riti della Settimana Santa.
+
 
Un discorso particolare lo merita '''il Carnevale''' caratterizzato dall’esibizione delle arcaiche maschere dei '''''Mamuthones e Issohadores'''''. E’ la maggior attrattiva, il simbolo di questo Carnevale e, con il loro procedere e la loro “musica” ritmata, trascinano e coinvolgono la folla. Sono sue figure diverse nell'abbigliamento e nei movimenti ma accomunati da un unico destino. I primi sono vestiti di pelli nere di pecora carichi di campanacci e sul viso una maschera nera, tragica. Gli altri più briosi, allegri e colorati con in mano una fune in giunco. Si spostano come vogliono senza interrompere la compostezza dei loro movimenti, della danza, sono loro i veri padroni del Carnevale. «Senza Mamuthones non c’è Carnevale» dicono gli abitanti di Mamoiada.
+
[[Immagine:Maschera di Mamuthone.jpg|thumb|right|Maschera di Mamuthone ]]
(maggiori informazioni, studi, tesi nel sito culturale www.mamoiada.org voce “mamuthones e Issohadores”)
+
[[File:Mamoiada - Museo delle maschere medit. - Mamutones.jpg|thumb|right|Mamuthones nel Museo delle maschere mediterranee]]
-testo a cura di Raffaele Ballore – sito culturale http://www.mamoiada.org)-
+
  
 
==Biblioteche==
 
==Biblioteche==
*Biblioteca Comunale, Piazza Europa 15
+
*Biblioteca Comunale, Piazza Europa, 15
  
 
==Volontariato, Onlus e Associazioni==
 
==Volontariato, Onlus e Associazioni==
 
*Pubblica Assistenza Mamoiada, Via Marsala Sn
 
*Pubblica Assistenza Mamoiada, Via Marsala Sn
Associazione Pro-Loco Via Sardegna.
+
*Associazione Pro-Loco, Via Sardegna [http://www.mamuthonesmamoiada.it]
MUSEO DELLA MASCHERA MEDITERRANEA unico nel suo genere - (http://www.museodellemaschere.it);
+
*Associazione folk Atzeni Beccoi, via Mannu, 18
 +
 
 +
==Informazioni Utili==
 +
{{Come Arrivare}}
 +
 
 +
==Bibliografia==
 +
*''Carta dei Nuraghi della Sardegna - monumenti preistorici nel comune di Mamoiada'', Giovanni Melis (Spoleto 1967)
 +
*''Mamoiada paese della Sardegna centrale'', Raimondo Bonu (1968)
 +
*''Pietre Magiche a Mamoiada'', Giacobbe Manca e Giacomino Zirottu (1999)
 +
*''Mamoiada'', Pietro Porcu (2000)
 +
*''Mamoiada. Il racconto del tempo'', G. Zirottu (2004)
 +
*''Dizionario etimologico del Barbaricino di Mamoiada'', Giovanni Moro, edizioni Devilla (2006)
 +
 
 +
==Memorie Storiche==
 +
In [[Libri/Corografia dell'Italia]] ('''1833''') così viene descritto il comune:
 +
{{Citazione|
 +
MAMOIADA, vill. dell'isola di [[Sardegna]], div. di capo [[Sassari]], prov. di [[Nuoro]], con circa 1,400 abitanti, in sito ferace di cereali e di pascoli, per cui vi si alleva molto bestiame, che dà quantità di eccellente cascio.
 +
}}
 +
 
 +
==Galleria Foto==
 +
<gallery>
 +
Immagine:MAMOIADA - Sede Pro-Loco.jpg|Sede della Proloco
  
  
 +
Immagine:Mamoiada SUONATORE in costume.jpg|Suonatore in costume
 +
Immagine:Costumi Femminili.jpg|Costumi Femminili di Mamoiada
 +
Immagine:Costumi Mamoiada.jpg|Costumi di Mamoiada
 +
Immagine:Su Hussertu.jpg|Su Hussertu
 +
Immagine:Mamuthone e Issohadore di Mamoiada.jpg|Mamuthone e Issohadore
 +
Immagine:Mamoiada - campanacci di mamutones.jpg|Campanacci di Mamutones
 +
File:Mamoiada - Museo delle maschere medit. - maschere tradizionali.jpg|Maschere tradizionali nel Museo
 +
File:Mamoiada - Museo delle maschere medit. - altre maschere.jpg|Altre maschere nel Museo
 +
File:Mamoiada - Santuario di SS. Cosma e Damiano - la chiesa.jpg|La chiesa dei SS. Cosma e Damiano nell'omonimo Santuario]]
 +
File:Mamoiada - Santuario di SS. Cosma e Damiano - le casette attorno alla chiesa.jpg|Le casette attorno alla Chiesa
 +
Immagine:B&B Perda Pintà.jpg|Bed and Breakfast Perda Pintà
 +
Immagine:MAMOIADA - Dolci tipici di S.Antonio.jpg|Dolci tipici di Sant'Antonio
 +
</gallery>
  
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Nuoro]] [[Categoria:Comuni Sardegna]] [[Categoria:Comuni Italia]]
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Nuoro]] [[Categoria:Comuni Sardegna]] [[Categoria:Comuni Italia]]

Versione attuale delle 18:42, 12 feb 2014

Pagine Utili sul Comune
Scheda su Mamoiada
Mappa Interattiva
Siti mamoiadini
Amministrazione Comunale
Statistiche su Mamoiada
Inserisci Bollino Wiki
Concorso Fotografico
Concorsofoto.jpg
Foto Mamoiada:
2012, 2009, 2008


Menhir Perda Pintà

Mamoiada è situato nella Sardegna centrale, in Provincia di Nuoro, nel cuore della Barbagia di Ollolai. Il 17 gennaio si festeggia il Patrono, Sant'Antonio Abate. Il territorio comunale è ricco di sorgenti naturali, corsi d'acqua, terreni a pascolo e a colture. Da segnalare la produzione di ottimi vini e formaggi.

Confina con i comuni di: Sarule, Gavoi, Fonni, Ollolai, Orani, Orgosolo e Nuoro.

Mamuthone nel Museo delle maschere mediterranee
Veduta aerea del paese

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante "Sa Rosada", Piazza Europa, 2
  • Ristorante Pizzeria La Campagnola, Via Satta

Da Vedere

  • Domus de Janas Istevene
  • Stele di Boeli, detta anche sa Perda Pintà. Menhir di granito caratterizzato dalla presenza di una serie di coppelle e di incisioni concentriche
  • Museo delle Maschere Mediterranee, unico nel suo genere [1]
Chiesa Nostra Signora di Loreto

Edifici Religiosi

  • Chiesa di Nostra Signora di Loreto, di probabile periodo medioevale, ha la base a forma circolare e la cupola terminante ad esagono
  • Santuario dei SS. Cosma e Damiano, festeggiati il 27 settembre

Manifestazioni

  • Sant'Antoni (Sant'Antonio Abate), il 16 e il 17 Gennaio
  • Il Carnevale, con l'esibizione delle arcaiche maschere dei Mamuthones e degli Issohadores. Sono due figure diverse nell'abbigliamento e nei movimenti. I primi sono vestiti di pelli nere di pecora carichi di campanacci e sul viso una maschera nera, tragica. Gli altri più briosi, allegri e colorati con in mano una fune in giunco

Musei

Maschera di Mamuthone
Mamuthones nel Museo delle maschere mediterranee

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Piazza Europa, 15

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Pubblica Assistenza Mamoiada, Via Marsala Sn
  • Associazione Pro-Loco, Via Sardegna [2]
  • Associazione folk Atzeni Beccoi, via Mannu, 18

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Bibliografia

  • Carta dei Nuraghi della Sardegna - monumenti preistorici nel comune di Mamoiada, Giovanni Melis (Spoleto 1967)
  • Mamoiada paese della Sardegna centrale, Raimondo Bonu (1968)
  • Pietre Magiche a Mamoiada, Giacobbe Manca e Giacomino Zirottu (1999)
  • Mamoiada, Pietro Porcu (2000)
  • Mamoiada. Il racconto del tempo, G. Zirottu (2004)
  • Dizionario etimologico del Barbaricino di Mamoiada, Giovanni Moro, edizioni Devilla (2006)

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto il comune:

MAMOIADA, vill. dell'isola di Sardegna, div. di capo Sassari, prov. di Nuoro, con circa 1,400 abitanti, in sito ferace di cereali e di pascoli, per cui vi si alleva molto bestiame, che dà quantità di eccellente cascio.

Galleria Foto