GUIDA  Loreto/Lapide per il VII centenario lauretano

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Versione attuale delle 07:50, 7 mar 2015

Lapide all’ingresso del santuario ingresso piazzale Giovanni Paolo II

Loreto - VII centenario lauretano.jpg

D.O.M.

1294 – 1994

VII CENTENARIO LAURETANO

1994 – 10 Dicembre – 1995

Benedetto del Sommo Pontefice GIOVANNI PAOLO II e indetto dall’Arcivescovo PASQUALE

MACCHI, Delegato Pontificio – Prelato di Loreto, nella ricorrenza sette volte centenaria della

Presenza della Santa Casa sul suolo lauretano, è stato segnato da grandi eventi religiosi,

pastorali e culturali.


Dopo accurata preparazione, l’Anno Centenario è stato aperto da GIOVANNI PAOLO II a

conclusione della GRANDE PREGHIERA per l’Italia con la partecipazione di Cardinali,

Vescovi della nazione e del mondo, di Oscar Luigi Scalfaro, Presidente della Repubblica, di

Autorità nazionali, regionali e locali, di rappresentanti della cultura e della socialità.


Folle innumerevoli di italiani, di stranieri e di fedeli dell’altra riva dell’Adriatico – dove è

Tuttora viva la tradizione lauretana – celebrazioni liturgiche, manifestazioni ecclesiali,

culturali e sportive, rassegne d’arte, convegni di studio e, al culmine, il PELLEGRINAGGIO

dei quattrocentomila GIOVANI D’EUROPA convenuti con i propri Pastori e innumerevoli

presbiteri nella valle di Montorso, animato dalla rinnovata presenza del Papa, hanno irradiato

splendori di profonda pietà, acceso entusiasmi apostolici, esaltato il ministero dell’Incarnazione

del Verbo, venerato Maria Santissima Madre di Cristo, della Chiesa e Regina della Famiglia,

assecondato la nuova evangelizzazione del continente europeo, esortato i cristiani a procedere

verso le frontiere della civiltà e dell’amore, quale auspicio e preludio per le imminenti

celebrazioni del Terzo Millennio dell’era cristiana.


Il Cardinale Angelo Sodano, Legato Pontificio, nel chiudere l’anno giubilare lauretano con la

solennità di un secolare rito, ha conferito al Santuario della Santa Casa la ROSA d’ORO, a

riconfermata del sublime significato e dell’alta dignità del Sacello Mariano.


La munificenza e l’affetto dell’Arcivescovo Pasquale Macchi hanno dato nuovo splendore alla

Basilica della Santa Casa, alla sacra suppellettile, al Palazzo Apostolico, alle sue secolari e

pregiate raccolte d’arte, perché con il suo apporto nel campo religioso, culturale e sociale la

Santa Casa di Loreto, “primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine”, si

riconfermi “vero cuore mariano della cristinità”.


A ricordo e testimonianza della generazione che chiude il secondo millennio per quelle che

Verranno nei secoli futuri.