GUIDA Condove/Caratteristiche del Territorio
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File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale.jpg|Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale | File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale.jpg|Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale | ||
File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale (1).jpg|Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale | File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale (1).jpg|Piana alluvionale Fiume Dora Riparia - Settore sud occidentale | ||
+ | File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Area di pianura - Colori d'autunno.jpg|Area di pianura - Colori d'autunno | ||
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+ | File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Area di pianura - Colori d'autunno (1).jpg|Area di pianura - Colori d'autunno | ||
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+ | File:Condove - Ritratto della Città - Sentiero fascia pedemontana (tratto) - Colori d'autunno.jpg|Sentiero fascia pedemontana (tratto) - Colori d'autunno | ||
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+ | File:Condove - Caratteristiche del Territorio - Area prativa con duplice filare di piante - Colori d'autunno.jpg|Area prativa con duplice filare di piante - Colori d'autunno | ||
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Versione delle 10:09, 25 ott 2015
Caratteristiche del Territorio Comunale
- La località è situata sulla sponda orografica sinistra del Fiume Dora Riparia ,alla confluenza del Torrente Gravio ,ed il suo territorio è caratterizzato dagli ampi valloni del:
- - (ad ovest) Torrente Gravio (con andamento nord sud) che comprende i seguenti principali rilievi:ad ovest il Monte Baraccone (q.1.164),il Truc Arpone (q.1.347),la Rocca Patanua (q.2.410),la Punta Cruvin (q.2.690) e la Punta Lunella (q.2.772);a nord il Colle di Forcola (q.2.460) ,che collega alla Valle di Viù,la Punta dell'Adois (q.2.507) e la Punta Grifone (q.2.404);ad est la Punta Sbaron (q.2.223),il Truc Castelletto (q.1.516);
- - (ad est) Torrente Sessi (con andamento nord sud) che comprende i seguenti principali rilievi:ad ovest la Punta della Croce (q.2.234),la Punta di Costafiorita (q.1.712),il Monte Sapei (q.1.615) e la Rocca della Sella (q.1.508);a nord la Punta Sbaron (q.2.223),la Tomba di Motolda (q.2.084) ed il Colombardino (q.1.895);ad est il Colle di di Astesiani (q.1.925), il Truc Castelletto (q.1.516) e la dorsale montuosa che prosegue,con andamento meridiano, verso il Capoluogo .
- Il Capoluogo è adagiato in un’area pianeggiante pari al 10% della superficie totale del Comune (che risulta la più ampia di tutta la Bassa Valle di Susa ). Le sue Borgate sono disseminate sul vasto versante montano esposto a mezzogiorno che si estende fino ai pascoli più alti alle falde della Punta Lunella (q.2.772),del Monte Grifone (q.2.358) e del Monte Civrari (q.2.302) .Nei Borghi,collegati da un’estesa rete di sentieri e mulattiere si viveva di pascolo e fienagioni,vigne,avena,segale,patate,frutta e castagne,oltre allo sfruttamento del legname da costruzione,da ardere e per la preparazione del carbone di legna.Lungo i torrenti erano numerosi i mulini che abbinavano spesso alla macinazione dei cereali i laboratori di fucina o falegnameria.
- L’attività estrattiva mineraria era molto attiva e:
- - nell’alto Vallone del Torrente Sessi si trovano i resti di un’antica miniera ( oggi parzialmente crollata ) di pietra "ollare" (di colore verde e facilmente lavorabile per la sua morbidezza) adatta alla tornitura per la creazione di vasi,piatti ed altri oggetti di uso quotidiano;mentre presso la Punta Lunella (q.2.772) veniva estratto l’amianto;
- - in prossimità dell' Alpe Balma vi sono le tracce di una miniera d'oro ( di epoca romana ed ora crollata ) che , abbandonata per secoli,fu ricoltivata due volte nel 1600 e successivamente nel periodo napoleonico,con scarsi risultati;
- - al Colle della Portia ( dove è ancora visibile il casotto degli operai addetti alla cava ) si estraevano le lastre di pietra dette "lose" ,per la copertura dei tetti;come nei pressi della sorgente Barauda ( punto di presa per l'alimentazione dell'acquedotto del Capoluogo ),all’ Alpe Goia , a Rocca Grisolo , sulla riva sinistra del Rio Puta e nei pressi delle Borgate Rocca e Dravugna ;
- - nelle rocce presso il Colle del Collombardo , all' Alpe delle Frasse e sulle pendici della Punta della Croce nel massiccio del Monte Civrari , venivano estratte varie specie di minerali cristallizzati quali i granati,gli epidoti e le vesuviane (particolarmente pregiati per la loro purezza ) luminosità e dimensioni.
- Tutt’oggi,infine,sono ancora presenti forni per la produzione della calce (ottenuta dalla frantumazione delle rocce calcaree e dall’arrostimento in fornaci a legna per un periodo di 15 giorni ) come all’ Alpe Grisolo ,sopra l'abitato di Reno Superiore ;dopo la Borgata Maffiotto ,sul sentiero che conduce alla Frazione Bigiardi del Comune di Bruzolo .
- L’esposizione della montagna a sud favorisce lo sviluppo di castagno,frassino e roverella,seguita a partire dai 700/800 metri del bosco misto di faggio e castagno,per finire sui 1.300/1.400 metri di altitudine,al pascolo alpino intervallato da boschi di conifere.La fauna annovera sia le specie comuni (volpi,tassi,faine,lepri,caprioli e cinghiali) anche quelle più tipicamente alpine (camosci,ermellini,coturnici e tra i volatili il picchio nero ed il picchio rosso oltre a rapaci notturni e diurni).I pascoli coprono una notevole estensione,pari al 30% della superficie comunale,e sono anche utilizzati dalle aziende agricole che praticano la transumanza del bestiame,nel periodo estivo.Gli alpeggi sono distribuiti ininterrottamente nella zona alta del Comune,da una quota minima di 960 metri ( Alpe Combadoro ,sotto le pendici del Monte Civrari ) ad una massima di 2.500 metri ( Alpe Praburet , sui costoni della Punta Lunella ).
Panorami e Scorci
- Miti e Leggende :
- La leggenda dice che dal Monte Civrari ( verso l'anno 1000 ) ,dove esisteva un’antica chiesetta,angeli e colombe ne prelevarono le componenti per trasportarle in volo sul Monte Pirchiriano ( sull’opposto versante della valle ) per dare origine all' Abbazia Sacra di San Michele .