GUIDA Craveggia
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+ | *Ristorante Il Camoscio, Strada per il Blitz, 19 | ||
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+ | *Coro C.A.I. Valle Vigezzo, Via Pittore Fornara, 49 | ||
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+ | ==Memorie Storiche== | ||
+ | Nel [[Libri/Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale]] ('''1854''') Goffredo Casalis così descrive Vocogno (ora frazione del comune): | ||
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+ | '''Vocogno''' (''Voconium''), com. nel mand. di [[Santa Maria Maggiore|s. Maria Maggiore]], prov. dell'Ossola, dioc. e div. di [[Novara]]. Dipende dal magistrato d'appello di Casale, intend., tribunale di prima cognizione, ipot. insin. di Domo, posta di s. Maria Maggiore. Sta nella valle di Vegezzo, sulla manca riva del Malesco o Melezzo, in distanza di sette miglia, a greco da Domo, e di ventisei circa, a borea, da Pallanza; è discosto di un solo miglio dal capoluogo di mandamento. Sorge sul pendio assai dolce della catena settentrionale dei monti circostanti, e guarda il perfetto mezzodì. Quell'alpina catena essendo quivi piegata a semicircolo, offre agli abitanti del capoluogo di mandamento l'aspetto di un grande anfiteatro veramente magnifico. Gli è unita una villata che chiamasi Prestinone. | ||
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+ | Evvi una sola via comunale, cioè quella che tende a s. Maria Maggiore. Sul torrente Melezzo vi sta un ponte formato di travi; un altro consimile ponte è posto sul rivo di Prestinone; esso è mantenuto dal comune. Due balzi sorgono in questo territorio, cioè il Piana ed il Bogella: sono entrambi popolati di faggi e di piante resinose, che si tagliano una volta ogni secolo: non vi mancano pascoli pel grosso e pel minuto bestiame, di cui non sono ragguardevoli i prodotti, giacchè si consumano tutti nel paese. I prodotti vegetabili, oltre al fieno, consistono in segale, gran saraceno, patate, erbaggi, castagne e noci. La ricolta della segale, anche negli anni più prosperi, non è sufficiente ai bisogni della popolazione per sei mesi. Le patate forniscono il principale alimento di questi terrazzani. Vi sono esse di una squisita qualità, di un color giallo-citrino, sommamente farinacee ed asciutte. | ||
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+ | La chiesa parrocchiale è sotto l'invocazione di s. Catterina. Il cimiterio giace a sufficiente distanza dall'abitato. Così in questo villaggio, come in altri paesetti circonvicini, veggonsi non poche civili case. | ||
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+ | I terrazzani di Vocogno sono in generale robusti, affaticanti e d'indole assai buona. | ||
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+ | '''Cenni storici'''. Prima del secolo XV questo luogo era privo di chiesa parrocchiale, e dipendeva per le cose spirituali dalla parrocchia di s. Maria Maggiore. Era compreso nella signoria di Vegezzo, appartenente alla casa Borromeo, la quale nominava e stipendiava il giudice in allora chiamato pretore, ed anche il messo della giudicatura; e la valle corrispondevagli un'annua somma di danaro a titolo di retribuzione feudale. Nel 1487 questo villaggio fu insieme cogli altri della valle Vegezzina orrendamente saccheggiato dai Vallesani, i quali vennero poi sconfitti e pressochè tutti uccisi alla battaglia del ponte di Crevola nell'aprile di quell'anno. Sotto il cessato regno d'Italia questo comune facea parte del dipartimento dell'Agogna. | ||
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+ | Popolazione 240. | ||
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Craveggia è situato nel Piemonte in Provincia del Verbano Cusio Ossola. Il 25 luglio si festeggia il Patrono, Santi Giacomo e Cristoforo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale dei Santi Giacomo e Cristoforo; Oratorio di San Gottardo; Oratorio di Santa Maria.
Confina con i comuni di: Villette, Malesco, Re, Toceno e Santa Maria Maggiore.
Indice[nascondi] |
Dove Mangiare
- Ristorante Il Camoscio, Strada per il Blitz, 19
- Ristorante Marconi, Via Dell'Unione, 45
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo, Via Roma, 2
Complessi Bandistici e Corali
- Coro C.A.I. Valle Vigezzo, Via Pittore Fornara, 49
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive Vocogno (ora frazione del comune):
Vocogno (Voconium), com. nel mand. di s. Maria Maggiore, prov. dell'Ossola, dioc. e div. di Novara. Dipende dal magistrato d'appello di Casale, intend., tribunale di prima cognizione, ipot. insin. di Domo, posta di s. Maria Maggiore. Sta nella valle di Vegezzo, sulla manca riva del Malesco o Melezzo, in distanza di sette miglia, a greco da Domo, e di ventisei circa, a borea, da Pallanza; è discosto di un solo miglio dal capoluogo di mandamento. Sorge sul pendio assai dolce della catena settentrionale dei monti circostanti, e guarda il perfetto mezzodì. Quell'alpina catena essendo quivi piegata a semicircolo, offre agli abitanti del capoluogo di mandamento l'aspetto di un grande anfiteatro veramente magnifico. Gli è unita una villata che chiamasi Prestinone.
Evvi una sola via comunale, cioè quella che tende a s. Maria Maggiore. Sul torrente Melezzo vi sta un ponte formato di travi; un altro consimile ponte è posto sul rivo di Prestinone; esso è mantenuto dal comune. Due balzi sorgono in questo territorio, cioè il Piana ed il Bogella: sono entrambi popolati di faggi e di piante resinose, che si tagliano una volta ogni secolo: non vi mancano pascoli pel grosso e pel minuto bestiame, di cui non sono ragguardevoli i prodotti, giacchè si consumano tutti nel paese. I prodotti vegetabili, oltre al fieno, consistono in segale, gran saraceno, patate, erbaggi, castagne e noci. La ricolta della segale, anche negli anni più prosperi, non è sufficiente ai bisogni della popolazione per sei mesi. Le patate forniscono il principale alimento di questi terrazzani. Vi sono esse di una squisita qualità, di un color giallo-citrino, sommamente farinacee ed asciutte.
La chiesa parrocchiale è sotto l'invocazione di s. Catterina. Il cimiterio giace a sufficiente distanza dall'abitato. Così in questo villaggio, come in altri paesetti circonvicini, veggonsi non poche civili case.
I terrazzani di Vocogno sono in generale robusti, affaticanti e d'indole assai buona.
Cenni storici. Prima del secolo XV questo luogo era privo di chiesa parrocchiale, e dipendeva per le cose spirituali dalla parrocchia di s. Maria Maggiore. Era compreso nella signoria di Vegezzo, appartenente alla casa Borromeo, la quale nominava e stipendiava il giudice in allora chiamato pretore, ed anche il messo della giudicatura; e la valle corrispondevagli un'annua somma di danaro a titolo di retribuzione feudale. Nel 1487 questo villaggio fu insieme cogli altri della valle Vegezzina orrendamente saccheggiato dai Vallesani, i quali vennero poi sconfitti e pressochè tutti uccisi alla battaglia del ponte di Crevola nell'aprile di quell'anno. Sotto il cessato regno d'Italia questo comune facea parte del dipartimento dell'Agogna.
Popolazione 240.