GUIDA Ferla
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| + | Sorge sui monti Iblei, all’interno della valle dell’Anapo a 556 m s.l.m. gia abitata in epoca greca e romana, il nome deriva da “Ferula”, nome di una pianta della zona, ma è più probabile discenda dal nome del suo fondatore il barone '''Iohannes de Ferula''' in epoca medievale nel '''1292'''. Il barone alla sua morte lascia il feudo al figlio '''Ruggero I de Ferula''', fino al '''1392'''. Appartenne succesivamente della famiglia '''Moncada di Paternò''' e in seguito fino al '''1625''' fu concesso dal re di Spagna '''Filippo IV''' a '''Giuseppe Rau''' e '''Grimaldi da Noto'''. Devastato nel '''1693''' dal terribile terremoto della '''Val di Noto''', la città venne ricostruita ma dislocando più a nord il centro urbano. Nel '''1704''' infine '''Simone Tarallo''' barone di Baida compra il titolo e il feudo di Ferla. Da Ferla si può raggiunge il sito di '''Pantalica''' (11 km). La Necropoli Rupestre è iscritta nella prestigiosa lista dei beni patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Il riconoscimento coinvolge naturalmente tutti i comuni sul cui territorio sorge il sito di Pantalica e quindi anche il Comune di Ferla. | ||
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*Gruppo Fratres Sorriso - Ferla, Via Umberto I | *Gruppo Fratres Sorriso - Ferla, Via Umberto I | ||
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Ferla è situato in Sicilia in Provincia di Siracusa. Il 20 gennaio si festeggia il Patrono, San Sebastiano.
Confina con i comuni di: Sortino, Cassaro, Carlentini, Buscemi e Buccheri.
Indice |
Storia
Sorge sui monti Iblei, all’interno della valle dell’Anapo a 556 m s.l.m. gia abitata in epoca greca e romana, il nome deriva da “Ferula”, nome di una pianta della zona, ma è più probabile discenda dal nome del suo fondatore il barone Iohannes de Ferula in epoca medievale nel 1292. Il barone alla sua morte lascia il feudo al figlio Ruggero I de Ferula, fino al 1392. Appartenne succesivamente della famiglia Moncada di Paternò e in seguito fino al 1625 fu concesso dal re di Spagna Filippo IV a Giuseppe Rau e Grimaldi da Noto. Devastato nel 1693 dal terribile terremoto della Val di Noto, la città venne ricostruita ma dislocando più a nord il centro urbano. Nel 1704 infine Simone Tarallo barone di Baida compra il titolo e il feudo di Ferla. Da Ferla si può raggiunge il sito di Pantalica (11 km). La Necropoli Rupestre è iscritta nella prestigiosa lista dei beni patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Il riconoscimento coinvolge naturalmente tutti i comuni sul cui territorio sorge il sito di Pantalica e quindi anche il Comune di Ferla.
Da Vedere
- Chiesa di Santa Maria del Gesù
- Chiesa di San Sebastiano
Biblioteche
- Biblioteca popolare dei cappuccini, Convento dei cappuccini
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Sportiva Ferla, Piazza Crispi, 2
- Confraternita di Misericordia di Ferla, Via Umberto, 83
- Gruppo Fratres Sorriso - Ferla, Via Umberto I
- Il Girasole Onlus, Ronco Aquila, 3
Memorie Storiche
Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:
Ferla - Capo circondario nel val di Noto, sua Intendenza, distretto e diocesi. Popol. 4567. Dista 24 miglia dal mare Jonio, altrettanto da Noto e 110 da Palermo. Ex-feudo del duca della Miraglia. Esporta grano vino e noci. Il fiume grande prende nome di Ferla nei contorni di questa terra. In essa vi si ammirano diverse anticaglie.






