GUIDA Torino/Chiesa di San Secondo Martire
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| − | + | ==Edifici Religiosi a Torino/Chiesa San Secondo Martire== | |
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| + | *Ubicata nel '''Quartiere''' [[Torino/Ritratto della Città/Crocetta]] è un ampio edificio (circondato quasi interamente da una massiccia cancellata in ferro battuto) situato nell'isolato, a cui fornisce il nome, compreso tra [[Torino/Via San Secondo]] , '''Via Magenta''', '''Via Vincenzo Gioberti''' e '''Via Assietta''' . Realizzata su disegno dell’ '''Architetto Formento''' e dell’ '''Ingegnere Carlo M. Vigna''' , tra gli anni 1872 e 1882, si presenta in stile eclettico e si rifà allo stile lombardo romanico del tardo medio evo. | ||
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| + | Con pianta a croce latina dispone di tre navate e nella semplice e lineare facciata vi sono tre portoni d’ingresso, che permettono l’accesso alla chiesa. Sul portale centrale vi è un grande rosone che rompe la linearità del frontespizio e tutt’intorno l’orlo del tetto è fregiato con piccoli archetti in terracotta. Agli angoli sono presenti eleganti pinnacoli a foggia di tempietto che fanno sembrare ancora più imponente l’edificio. | ||
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| + | Immagine:Torino - Chiesa di San Secondo - Portale d'accesso.jpg|Portale d'accesso | ||
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| + | Immagine:Torino - Chiesa di San Secondo - Campanile.jpg|Campanile | ||
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| + | All’interno le navate sono delimitate da imponenti colonne con capitelli riccamente decorati e vi sono cinque altari, dei quali, quello maggiore (dedicato a "San Secondo Martire") è sormontato da un vetro a cattedrale (rappresentante "Cristo seduto sul trono") con ai lati due mosaici di vetro rappresentanti, rispettivamente, il "Martirio di San Secondo" e la "Gloria di San Secondo". La Cappella dedicata a "San Giuseppe" presenta un dipinto del pittore '''Enrico Ruffo''' , che ha anche realizzato una tela raffifurante "Sant’Agnese" e la "Via Crucis"; la Cappella intitolata alla "Madonna delle Salett"e presenta un dipinto di '''Tommaso Lorenzone''' . | ||
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| + | :''Curiosità'' : | ||
| + | : - All’interno dell’edificio, posizionato al di sopra del portale d’ingresso vi è l’organo, realizzato dagli organari '''Fratelli Collino''' , che fu esposto all’ '''Esposizione Nazionale''' della città nell’anno 1884. | ||
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Edifici Religiosi a Torino/Chiesa San Secondo Martire
- Ubicata nel Quartiere Crocetta è un ampio edificio (circondato quasi interamente da una massiccia cancellata in ferro battuto) situato nell'isolato, a cui fornisce il nome, compreso tra Via San Secondo , Via Magenta, Via Vincenzo Gioberti e Via Assietta . Realizzata su disegno dell’ Architetto Formento e dell’ Ingegnere Carlo M. Vigna , tra gli anni 1872 e 1882, si presenta in stile eclettico e si rifà allo stile lombardo romanico del tardo medio evo.
Esterno
Con pianta a croce latina dispone di tre navate e nella semplice e lineare facciata vi sono tre portoni d’ingresso, che permettono l’accesso alla chiesa. Sul portale centrale vi è un grande rosone che rompe la linearità del frontespizio e tutt’intorno l’orlo del tetto è fregiato con piccoli archetti in terracotta. Agli angoli sono presenti eleganti pinnacoli a foggia di tempietto che fanno sembrare ancora più imponente l’edificio.
Portale d'accesso
Vista laterale destra
Vista laterale sinistra
Campanile
Interno
All’interno le navate sono delimitate da imponenti colonne con capitelli riccamente decorati e vi sono cinque altari, dei quali, quello maggiore (dedicato a "San Secondo Martire") è sormontato da un vetro a cattedrale (rappresentante "Cristo seduto sul trono") con ai lati due mosaici di vetro rappresentanti, rispettivamente, il "Martirio di San Secondo" e la "Gloria di San Secondo". La Cappella dedicata a "San Giuseppe" presenta un dipinto del pittore Enrico Ruffo , che ha anche realizzato una tela raffifurante "Sant’Agnese" e la "Via Crucis"; la Cappella intitolata alla "Madonna delle Salett"e presenta un dipinto di Tommaso Lorenzone .
- Curiosità :
- - All’interno dell’edificio, posizionato al di sopra del portale d’ingresso vi è l’organo, realizzato dagli organari Fratelli Collino , che fu esposto all’ Esposizione Nazionale della città nell’anno 1884.
