GUIDA  Aidone/Museo Archeologico Regionale di Morgantina

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Istituito nell'estate del '''1984''', il Museo Archeologico di Aidone situato alla sommità del parco comunale, usa il complesso dell' ex convento dei Cappuccini, realizzato tra il '''1611''' ed il '''1613''' sotto la reggenza di '''Padre Gregorio da Castrogiovanni''' . Di recente restaurato, è interamente occupato dalle '''11''' sale espositive e conserva i reperti di oltre trentanni di scavi a Morgantina disposte con un ordinamento cronologico e tematico, corredata da carte topografiche e pannelli esplicativi.  
 
Istituito nell'estate del '''1984''', il Museo Archeologico di Aidone situato alla sommità del parco comunale, usa il complesso dell' ex convento dei Cappuccini, realizzato tra il '''1611''' ed il '''1613''' sotto la reggenza di '''Padre Gregorio da Castrogiovanni''' . Di recente restaurato, è interamente occupato dalle '''11''' sale espositive e conserva i reperti di oltre trentanni di scavi a Morgantina disposte con un ordinamento cronologico e tematico, corredata da carte topografiche e pannelli esplicativi.  
  
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Attraverso il portico dell'antico chiostro, si arriva nella prima sala, qui sono visibili i materiali più antichi della preistoria e della protostoria della città provenienti dal ''Villaggio castellucciano di San Francesco'' e dall'insediamento morgetico della cittadella. Sono esposte numerose asce di pietra basaltica levigata. minuscole fuseruole e i frammenti della tipica ceramica dell'epoca impastata e lavorata a mano con essenziale decorazione  lineare a mano. Della prima età del ferro, invece, la ceramica acroma in forme carenate, d'impasto rosso e marrone.
 
Attraverso il portico dell'antico chiostro, si arriva nella prima sala, qui sono visibili i materiali più antichi della preistoria e della protostoria della città provenienti dal ''Villaggio castellucciano di San Francesco'' e dall'insediamento morgetico della cittadella. Sono esposte numerose asce di pietra basaltica levigata. minuscole fuseruole e i frammenti della tipica ceramica dell'epoca impastata e lavorata a mano con essenziale decorazione  lineare a mano. Della prima età del ferro, invece, la ceramica acroma in forme carenate, d'impasto rosso e marrone.
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Nella seconda sala, posta al primo piano, vi si accede da una grande scala a chiocciola, sono esposti reperti che vanno dal '''IX''' alla metà del '''V''' secolo a.C., sino alla distruzione della città per mano di Ducezio.  
 
Nella seconda sala, posta al primo piano, vi si accede da una grande scala a chiocciola, sono esposti reperti che vanno dal '''IX''' alla metà del '''V''' secolo a.C., sino alla distruzione della città per mano di Ducezio.  
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nelle Sale XIII e XIV (piano rialzato), la vita quotidiana a Morgantina: le attività produttive, l’ambito domestico, i culti, gli spettacoli.
 
nelle Sale XIII e XIV (piano rialzato), la vita quotidiana a Morgantina: le attività produttive, l’ambito domestico, i culti, gli spettacoli.
  
Il museo espone la ''Venere'' di Morgantina (rappresenta in realtà la dea ''Demetra'' o ''Persefone''), una statua in marmo bianco alta '''2,24''' mt proveniente dall'omonimo sito archeologico siciliano, risalente al '''V''' secolo a.C., trafugata ed esportata clandestinamente nel ''Regno Unito'' e successivamente acquistata illecitamente dal ''Paul Getty Museum di Malibu'', per '''10''' milioni di dollari. Al termine di un contenzioso andato avanti per anni tra l'[[Italia]] e ''Stati Uniti'' è stata restituita all'Italia il '''17 marzo 2011''' nel '''150º''' anniversario dell'Unità d'Italia e presentata al pubblico nel Museo archeologico di Aidone.
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Il museo espone la ''Venere'' di Morgantina (rappresenta in realtà la dea ''Demetra'' o ''Persefone''), una statua in marmo bianco alta '''2,24''' mt proveniente dall'omonimo sito archeologico siciliano, risalente al '''V''' secolo a.C., trafugata ed esportata clandestinamente nel ''Regno Unito'' e successivamente acquistata illecitamente dal ''Paul Getty Museum di Malibu'', per '''10''' milioni di dollari. Al termine di un contenzioso andato avanti per anni tra l'[[Italia]] e ''Stati Uniti'' è stata restituita all'Italia il '''17 marzo 2011''' nel '''150º''' anniversario dell'Unità d'Italia e presentata al pubblico nel Museo archeologico di Aidone.
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Immagine:Aidone - Museo Regionale - Sala Superiore 1.jpg|Sala Superiore
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Immagine:Aidone - Museo Regionale di Aidone - Sala Superiore.jpg|Sala Superiore Teca 1
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Immagine:Aidone - Museo Regionale di Aidone - Sala Superiore teca.jpg|Sala Superiore Teca 2
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Immagine:Aidone - Museo Regionale - sala degli Acroliti.jpg|Sala Degli Acroliti
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Immagine:Aidone - Museo Regionale - Sala della Venere-teca.jpg|Sala della Venere - Teca
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Immagine:Aidone - Museo Regionale - Auditorium-ex Chiesa di San Francesco.jpg|Auditorium-ex Chiesa di San Francesco
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Versione delle 12:48, 20 mag 2018

Aidone Museo Regionale
La Venere di Morgantina

Istituito nell'estate del 1984, il Museo Archeologico di Aidone situato alla sommità del parco comunale, usa il complesso dell' ex convento dei Cappuccini, realizzato tra il 1611 ed il 1613 sotto la reggenza di Padre Gregorio da Castrogiovanni . Di recente restaurato, è interamente occupato dalle 11 sale espositive e conserva i reperti di oltre trentanni di scavi a Morgantina disposte con un ordinamento cronologico e tematico, corredata da carte topografiche e pannelli esplicativi.

Si entra dalla chiesa annessa al convento, utilizzata oggi come Auditorium del Museo Archeologico, notevole per i ricchi e pregevoli intarsi lignei dell'altare principale e delle nicchie laterali, ma anche per le tre grandi tele, con scene della Madonna e dei Santi, che sovrastano il ciborio. Girare tra le sale del museo equivale a un viaggio nel passato di Morgantina dall’età del bronzo all’età romano-repubblicana.

Attraverso il portico dell'antico chiostro, si arriva nella prima sala, qui sono visibili i materiali più antichi della preistoria e della protostoria della città provenienti dal Villaggio castellucciano di San Francesco e dall'insediamento morgetico della cittadella. Sono esposte numerose asce di pietra basaltica levigata. minuscole fuseruole e i frammenti della tipica ceramica dell'epoca impastata e lavorata a mano con essenziale decorazione lineare a mano. Della prima età del ferro, invece, la ceramica acroma in forme carenate, d'impasto rosso e marrone.


Nella seconda sala, posta al primo piano, vi si accede da una grande scala a chiocciola, sono esposti reperti che vanno dal IX alla metà del V secolo a.C., sino alla distruzione della città per mano di Ducezio.

Il museo si trova precisamente in largo Torres Trupia. Le sala I e II sono introduttive con pannelli documentari e vista sul chiostro. Nella sale III e IV insediamento preistorico e protostorico: C. da san Francesco e la Cittadella, nella sala V gli Acroliti.

Nella sala IV la dea di Morgantina, nella sala VII l’architettura di Morgantina. Nella sala VIII le terme di Morgantina, nella sala IX gli argenti di Morgantina.

Nella sala X Morgantina in età greca arcaica: la Cittadella; nella sala XI la città ellenistico-romana: l’abitato di Serra Orlando, i santuari, le necropoli.

Nella sala XII - si trovano i pithoi e delle vasche fittili; nelle Sale XIII e XIV (piano rialzato), la vita quotidiana a Morgantina: le attività produttive, l’ambito domestico, i culti, gli spettacoli.

Il museo espone la Venere di Morgantina (rappresenta in realtà la dea Demetra o Persefone), una statua in marmo bianco alta 2,24 mt proveniente dall'omonimo sito archeologico siciliano, risalente al V secolo a.C., trafugata ed esportata clandestinamente nel Regno Unito e successivamente acquistata illecitamente dal Paul Getty Museum di Malibu, per 10 milioni di dollari. Al termine di un contenzioso andato avanti per anni tra l'Italia e Stati Uniti è stata restituita all'Italia il 17 marzo 2011 nel 150º anniversario dell'Unità d'Italia e presentata al pubblico nel Museo archeologico di Aidone.

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