GUIDA  Brusson/Ritratto della Città/Edifici Cittadini

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*Fra gli edifici civili presenti sia nel '''Capoluogo''' che nelle [[Brusson/Frazioni]] meritano una particolare menzione i seguenti:
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*Fra gli edifici civili presenti sia nel '''Capoluogo''' che nelle [[Brusson/Frazioni]] meritano una menzione i seguenti:
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: - '''Villa Helvetia''' : tipica villa di inizio secolo (risale all’anno 1913), ubicata davanti alla '''Cappella di Sant'Antonio''';
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: - '''Casa Beretta''' (in seguito divenuta '''Casa Menino''' e successivamente suddivisa in mini residenze): collocata in prossimità del primo tornante della strada per il '''Col de Joux''', fu realizzata tra gli anni 1968 ed il 1974 ad opera dell' '''Architetto Mario Galvagni''';
 
: - '''Casa Beretta''' (in seguito divenuta '''Casa Menino''' e successivamente suddivisa in mini residenze): collocata in prossimità del primo tornante della strada per il '''Col de Joux''', fu realizzata tra gli anni 1968 ed il 1974 ad opera dell' '''Architetto Mario Galvagni''';
: - '''Villa Rollandin''': sorge all'inizio del paese ed è costruita nell’anno 1941 dal capomastro '''Ernest Rollandin''' . E’ stata interamente ristrutturata nel corso del 2010 da privati;
 
 
: - '''Ex Colonia Olivetti''': realizzata nell’anno 1956 dagli Architetti '''Claudio Conte''' e '''Leonardo Fiori''', è uno dei rari esempi di residenze temporanee eseguite "a secco", mediante l'uso di pannelli prefabbricati in legno. Costituita da cinque unità residenziali collegate tra loro ma autonome fu fatta costruire da '''Adriano Olivetti''' per ospitare i figli dei suoi dipendenti. In corso di ristrutturazione, lasciando inalterate le linee architettoniche originali, assumerà le funzioni di clinica riabilitativa.
 
: - '''Ex Colonia Olivetti''': realizzata nell’anno 1956 dagli Architetti '''Claudio Conte''' e '''Leonardo Fiori''', è uno dei rari esempi di residenze temporanee eseguite "a secco", mediante l'uso di pannelli prefabbricati in legno. Costituita da cinque unità residenziali collegate tra loro ma autonome fu fatta costruire da '''Adriano Olivetti''' per ospitare i figli dei suoi dipendenti. In corso di ristrutturazione, lasciando inalterate le linee architettoniche originali, assumerà le funzioni di clinica riabilitativa.
 
: - '''Casa Quey''': ubicata nella '''Frazione Extrepierre''' , fu costruita nel 1600 e si differenzia dalla maggior parte delle abitazioni del villaggio per la sua scalinata interna di pietra. La casa è ricca di riferimenti storici che si possono leggere sull'architrave della porta d'entrata (N I - 16+94 Q = Noble Jean 16+94 QUEY) ; sull'affresco della facciata sud (I B QUEY L'AN 1748 = JEAN BAPTISTE QUEY); sotto il colmo del tetto (1696 NI - Q = 1696 Noble Jean Quey XIESUS MARIE - TACENDO LOCO ) oltre alla presenza dello '''Stemma Araldico''' della Famiglia, realizzato in stucco.
 
: - '''Casa Quey''': ubicata nella '''Frazione Extrepierre''' , fu costruita nel 1600 e si differenzia dalla maggior parte delle abitazioni del villaggio per la sua scalinata interna di pietra. La casa è ricca di riferimenti storici che si possono leggere sull'architrave della porta d'entrata (N I - 16+94 Q = Noble Jean 16+94 QUEY) ; sull'affresco della facciata sud (I B QUEY L'AN 1748 = JEAN BAPTISTE QUEY); sotto il colmo del tetto (1696 NI - Q = 1696 Noble Jean Quey XIESUS MARIE - TACENDO LOCO ) oltre alla presenza dello '''Stemma Araldico''' della Famiglia, realizzato in stucco.
 
[[Categoria:Palazzi]]
 
[[Categoria:Palazzi]]

Versione delle 12:01, 23 set 2018

Brusson/Ritratto della Città/Edifici Cittadini

  • Fra gli edifici civili presenti sia nel Capoluogo che nelle Frazioni meritano una particolare menzione i seguenti:
- Casa Beretta (in seguito divenuta Casa Menino e successivamente suddivisa in mini residenze): collocata in prossimità del primo tornante della strada per il Col de Joux, fu realizzata tra gli anni 1968 ed il 1974 ad opera dell' Architetto Mario Galvagni;
- Ex Colonia Olivetti: realizzata nell’anno 1956 dagli Architetti Claudio Conte e Leonardo Fiori, è uno dei rari esempi di residenze temporanee eseguite "a secco", mediante l'uso di pannelli prefabbricati in legno. Costituita da cinque unità residenziali collegate tra loro ma autonome fu fatta costruire da Adriano Olivetti per ospitare i figli dei suoi dipendenti. In corso di ristrutturazione, lasciando inalterate le linee architettoniche originali, assumerà le funzioni di clinica riabilitativa.
- Casa Quey: ubicata nella Frazione Extrepierre , fu costruita nel 1600 e si differenzia dalla maggior parte delle abitazioni del villaggio per la sua scalinata interna di pietra. La casa è ricca di riferimenti storici che si possono leggere sull'architrave della porta d'entrata (N I - 16+94 Q = Noble Jean 16+94 QUEY) ; sull'affresco della facciata sud (I B QUEY L'AN 1748 = JEAN BAPTISTE QUEY); sotto il colmo del tetto (1696 NI - Q = 1696 Noble Jean Quey XIESUS MARIE - TACENDO LOCO ) oltre alla presenza dello Stemma Araldico della Famiglia, realizzato in stucco.