GUIDA Briaglia
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| + | Appartenne alla contea di Vico, del qual paese non era che un semplice quartiere innanzi al 1726; nel qual anno fu eretto in parrocchia. Nel 1796 venne dichiarato comunità distinta da quella di Vico. | ||
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| + | L'abitato è posto sur un ameno rialto. Lo circondano fecondi vigneti. Sul territorio si alzano molte piccole colline ricche di pascoli, dei quali è riguardevole il prodotto. | ||
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| + | Vi si fanno buone ricolte di uve, frumento e castagne. Notevole è il guadagno che si ricava dalla legna da bruciare. Il principale commercio vi è quello dei generosi e saporiti vini detti ''moscatello'' e ''rosseggio''. | ||
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| + | La principale sua strada è praticabile con vetture in ogni stagione dell'anno. Essa interseca nella sua lunghezza tutto il comune, dipartendosi da Vico, e scorgendo a [[Bastia Mondovì|Bastia]] nella direzione da mezzodì a tramontana. | ||
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| + | La parrocchia, unica chiesa del luogo, è dedicata all'invenzione di santa Croce. E' lontano un miglio e mezzo da Vico, e tre e mezzo da Mondovi. | ||
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| + | I robusti terrazzani vi sono presso che tutti applicati all'agricoltura. Popolazione 500. | ||
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Versione delle 14:12, 4 ott 2008
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Briaglia è situato nel Piemonte in Provincia di Cuneo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Santa Croce.
Confina con i comuni di: Niella Tanaro, Mondovì e Vicoforte.
Dove Mangiare
- Ristorante Marsupino, Via Roma, 20
- Ristorante Corrado, Via Andrea Borsarelli, 4
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Centro Accoglienza Cascina Martello Soc. Coop. Sociale, Via Tetti Ellero, 26
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1834) Goffredo Casalis così descrive il comune:
Briaglia Santa Croce (Brialia s. Crucis), com. nel mand. di Vico, prov. e dioc. di Mondovì, div. di Cuneo. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. insin. ipot. e posta di Mondovì.
Appartenne alla contea di Vico, del qual paese non era che un semplice quartiere innanzi al 1726; nel qual anno fu eretto in parrocchia. Nel 1796 venne dichiarato comunità distinta da quella di Vico.
L'abitato è posto sur un ameno rialto. Lo circondano fecondi vigneti. Sul territorio si alzano molte piccole colline ricche di pascoli, dei quali è riguardevole il prodotto.
Vi si fanno buone ricolte di uve, frumento e castagne. Notevole è il guadagno che si ricava dalla legna da bruciare. Il principale commercio vi è quello dei generosi e saporiti vini detti moscatello e rosseggio.
La principale sua strada è praticabile con vetture in ogni stagione dell'anno. Essa interseca nella sua lunghezza tutto il comune, dipartendosi da Vico, e scorgendo a Bastia nella direzione da mezzodì a tramontana.
La parrocchia, unica chiesa del luogo, è dedicata all'invenzione di santa Croce. E' lontano un miglio e mezzo da Vico, e tre e mezzo da Mondovi.
I robusti terrazzani vi sono presso che tutti applicati all'agricoltura. Popolazione 500.
