GUIDA  Bibiana

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Le sue origini vanno rintracciate tra gli antichi insediamenti romani del I secolo d.C. Il toponimo, in effetti, deriverebbe  dal nome personale latino ''Bubius'' appartenente ad un generale dell'esercito romano che per prima colonizzò tale zone del Piemonte.  Nell'alto medioevo venne concessa ad '''Arduino Conte di Torino'''. In seguito fu dichiarata feudo della dinastia '''Manfredi'''.  
 
Le sue origini vanno rintracciate tra gli antichi insediamenti romani del I secolo d.C. Il toponimo, in effetti, deriverebbe  dal nome personale latino ''Bubius'' appartenente ad un generale dell'esercito romano che per prima colonizzò tale zone del Piemonte.  Nell'alto medioevo venne concessa ad '''Arduino Conte di Torino'''. In seguito fu dichiarata feudo della dinastia '''Manfredi'''.  
  
Uno dei primi documenti ufficiali riconducibili a Bibiana è un atto del ''' 1037''' del "Cartario di Cavour", nel quale la città è definita con il nome ''Villa Bibiana'', nel successivo, un diploma di''' Federico I Barbarossa''' risalente al '''1159''', veniva definita ''curtem de Bibianiva''. Nel XIII secolo furono le dinastie degli Acaja prima e dei Savoia dopo, a detenere il potere su tutta la città. Alcuni decenni più tardi furono costruite, lungo i confini della città, cinta murarie a difesa del territorio; queste inglobavano al loro interno anche il castello di Castelfiore. Ciononostante la suddetta protezione non impedì ai soldati francesi di invadere e distruggere il borgo durante la guerra del 1500 tra '''Carlo Emanuele I''' e '''Enrico di Navarra''' per la conquista del marchesato di Saluzzo. La città venne, dunque, decimata anche a causa della tremenda diffusione di peste che concorse con la guerra a mietere ulteriori vittime tra la popolazione. A queste due sciaguri si aggiunse anche la persecuzione religiosa contro la setta dei valdesi protrattasi per molti anni.  
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Uno dei primi documenti ufficiali riconducibili a Bibiana è un atto del ''' 1037''' del "Cartario di Cavour", nel quale la città è definita con il nome ''Villa Bibiana'', nel successivo, un diploma di''' Federico I Barbarossa''' risalente al '''1159''', veniva definita ''curtem de Bibianiva''. Nel XIII secolo furono le dinastie degli Acaja prima e dei Savoia dopo, a detenere il potere su tutta la città. Alcuni decenni più tardi furono costruite, lungo i confini della città, cinta murarie a difesa del territorio; queste inglobavano al loro interno anche il castello di Castelfiore. Ciononostante la suddetta protezione non impedì ai soldati francesi di invadere e distruggere il borgo durante la guerra del 1500 tra '''Carlo Emanuele I''' e '''Enrico di Navarra''' per la conquista del marchesato di Saluzzo. La città venne, dunque, decimata anche a causa della tremenda diffusione di peste che  
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concorse con la guerra a mietere ulteriori vittime tra la popolazione. A queste due sciaguri si aggiunse anche la persecuzione religiosa contro la setta dei valdesi protrattasi per molti anni.  
  
 
Oggi Bibiana è uno dei primi centri in Italia per la produzione di frutta. Molti consorzi ne tutelano, infatti, l'unicità delle mele in particolare. Le industrie cittadine e il relativo indotto dipendono per la maggior parte dei casi proprio dall'attività agricola di tutto il Pinerolo.  
 
Oggi Bibiana è uno dei primi centri in Italia per la produzione di frutta. Molti consorzi ne tutelano, infatti, l'unicità delle mele in particolare. Le industrie cittadine e il relativo indotto dipendono per la maggior parte dei casi proprio dall'attività agricola di tutto il Pinerolo.  
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==Alberi Monumentali==
 
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Vi è un  '''faggio laciniato''' con un'altezza di 26 metri e una larghezza di quasi 6 metri.
 
Vi è un  '''faggio laciniato''' con un'altezza di 26 metri e una larghezza di quasi 6 metri.
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Versione delle 17:32, 12 gen 2009

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Bibiana è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 2 dicembre si festeggia il Patrono, Santa Bibiana. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Marcellino.

Confina con i comuni di: Lusernetta, Luserna San Giovanni, Bricherasio, Campiglione-Fenile, Cavour e Bagnolo Piemonte.

Indice

Storia

Bibiana è una piccola cittadina situata ai piedi dei monti della valle Pellice, ai confini della provincia torinese. Le sue origini vanno rintracciate tra gli antichi insediamenti romani del I secolo d.C. Il toponimo, in effetti, deriverebbe dal nome personale latino Bubius appartenente ad un generale dell'esercito romano che per prima colonizzò tale zone del Piemonte. Nell'alto medioevo venne concessa ad Arduino Conte di Torino. In seguito fu dichiarata feudo della dinastia Manfredi.

Uno dei primi documenti ufficiali riconducibili a Bibiana è un atto del 1037 del "Cartario di Cavour", nel quale la città è definita con il nome Villa Bibiana, nel successivo, un diploma di Federico I Barbarossa risalente al 1159, veniva definita curtem de Bibianiva. Nel XIII secolo furono le dinastie degli Acaja prima e dei Savoia dopo, a detenere il potere su tutta la città. Alcuni decenni più tardi furono costruite, lungo i confini della città, cinta murarie a difesa del territorio; queste inglobavano al loro interno anche il castello di Castelfiore. Ciononostante la suddetta protezione non impedì ai soldati francesi di invadere e distruggere il borgo durante la guerra del 1500 tra Carlo Emanuele I e Enrico di Navarra per la conquista del marchesato di Saluzzo. La città venne, dunque, decimata anche a causa della tremenda diffusione di peste che concorse con la guerra a mietere ulteriori vittime tra la popolazione. A queste due sciaguri si aggiunse anche la persecuzione religiosa contro la setta dei valdesi protrattasi per molti anni.

Oggi Bibiana è uno dei primi centri in Italia per la produzione di frutta. Molti consorzi ne tutelano, infatti, l'unicità delle mele in particolare. Le industrie cittadine e il relativo indotto dipendono per la maggior parte dei casi proprio dall'attività agricola di tutto il Pinerolo.

Da Vedere

Castello Rorengo di Rorà

Il castello è immerso nel verde del poggio di Castelfiore. Tra le più importanti caratteristiche si annota il ponte in pietra risalente al 1780, disegnato dall'architetto Perino, situato sulle rive del Pellice. Purtroppo oggi resta ben poco dell'opera in quanto fortemente danneggiata dalla piena del fiume del 1977.

Ala comunale

L'Ala comunale è un edificio a pianta rettangolare, con fronti ritmate da archi e pilastri con lesene. Sulla pavimentazione vengono riportate due date: 1769 e 1784. Questa particolare struttura architettonica è molto diffusa nel piemontese. Tali edifici vengono adoperate per i mercati ortofrutticoli di molte città.

Dove Mangiare

  • Ristorante Americano, Via Cavour, 3

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Roma 28

Alberi Monumentali

Vi è un faggio laciniato con un'altezza di 26 metri e una larghezza di quasi 6 metri.

Informazioni Utili

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