GUIDA San Donato di Ninea/Chiesa della SS. Assunta
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La sezione centrale è culminata da un frontone ad arco ribassato semicircolare decorato con un rosone cieco e due lunette. | La sezione centrale è culminata da un frontone ad arco ribassato semicircolare decorato con un rosone cieco e due lunette. | ||
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Due belle nicchie decorano le sezioni laterali incorniciate da paraste nude. Sul lato destro si dipana, inoltre, la torre campanaria composta, in pratica, dalle sole celle campanarie modanate e chiuse da lesene. | Due belle nicchie decorano le sezioni laterali incorniciate da paraste nude. Sul lato destro si dipana, inoltre, la torre campanaria composta, in pratica, dalle sole celle campanarie modanate e chiuse da lesene. | ||
Versione attuale delle 11:38, 5 mar 2009
Chiesa parrocchiale di San Donato è la Chiesa della Santissima Assunta, detta anche Chiesa della Motta.
Storia
Fu costruita intorno al X secolo. Nella struttura si nota l'originale influsso normanno-svevo, anche se il prospetto principale è stato completamente rimaneggiato tra il cinque e il seicento.
Descrizione
Si tratta di un'originale struttura rettangolare, absidata a tre navate, costruita con pietra rustica a vista. La facciata, tripartita, presenta un bel portale architravato, decorato con un archivolto a strombatura unica inserito nella trabeazione, posto su di una scalinata d'ingresso con rampa alla destra della fabbrica.
La sezione centrale è culminata da un frontone ad arco ribassato semicircolare decorato con un rosone cieco e due lunette.
Due belle nicchie decorano le sezioni laterali incorniciate da paraste nude. Sul lato destro si dipana, inoltre, la torre campanaria composta, in pratica, dalle sole celle campanarie modanate e chiuse da lesene.
La chiesa conserva un'interessante tela eponima, la Madonna dell'Assunta, opera di gusto tenebrista sul filone del grande pennello calabrese Mattia Preti. E' opera attribuita al napoletano Tommaso Fasano.
La chiesa era utilizzata per conservare una notevole croce processionale d'argento di bottega locale della seconda metà del Quattrocento. Gli interni conservano le belle statue lignee utilizzate in occasione della processione appena citata (opere del XVII-XVIII secolo) e un bel confessionale del seicento.






