GUIDA  Provincia di Reggio Calabria

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È la seconda provincia della [[Calabria]] in quanto a numero di abitanti, la prima per densità abitativa. Il territorio che coincide con la '''punta dello Stivale''', dunque il più a sud dell'[[Italia]] continentale è in prevalenza montuoso, racchiuso dalle alture delle Serre a nord e dal '''massiccio dell'Aspromonte''' (il punto più meridionale dell'Appennino, di cui Montalto è la vetta più imponente) a sud. Ai piedi di quest'ultimo, dai due lati - cioè da Punta Stilo a est e da [[Rosarno]] a ovest - partono rispettivamente la costa sul mar Ionio e quella sul mar Tirreno che trovano il loro punto d'incontro in corrispondenza dello '''Stretto''' di [[Messina]].
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Quella in prossimità della fascia costiera è l'unica area pianeggiante della provincia, più ridotta sul versante ionico, più estesa nella cosiddetta piana di [[Gioia Tauro]], principale '''porto commerciale''' della regione (primo porto contenitore del Mediterraneo) e fiorente centro industriale. L'economia è di carattere prevalentemente agricolo, favorito dalla copiosità di corsi d'acqua, in maggioranza '''fiumare''' (i principali sono Allaro, Aposcipio, Amendolea, Calopinace, Petrace, Mesima) che nascono dai rilievi montuosi.
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Il fascino del paesaggio reggino abbraccia, in certi casi confonde, '''montagna e mare'''.
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La montagna per eccellenza è rappresentata dal patrimonio naturalistico compreso nel '''Parco Nazionale dell'Aspromonte''', che le sue sue fitte e impenetrabili distese di faggete e abeti bianchi è considerato uno degli ultimi paradisi naturali d'Europa.
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Il cuore storico è [[Gerace]] che vanta splendidi testimonianze architettoniche del passato: dal castello normanno (che gli abitanti chiamano il Baglio), alla quattrocentesca cattedrale, passando per la mirabile '''chiesa di San Francesco''' (del '200, con l'originale facciata in stile arabo-svevo).
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Tra le meraviglie storico-naturalistiche del parco: la '''cascata di Salino'''; le piste innevate di [[Santo Stefano in Aspromonte|Gambarie]] (da cui si raggiungono monte Montalto e la cascate di Mesano); il Santuario della Madonna della Montagna di [[San Luca|Polsi]]; la basiliana chiesetta di San Leo ad [[Africo]].
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Un discorso a parte merita l''''area della Bovesia''', anche detta "ellenofena" (dichiarata patrimonio dell'Umanità), un raro esempio di enclave linguistica, in cui ancora si parla il '''Grecanico''', il greco parlato nelle colonie della Magna Grecia e sopravvissuto alle successive dominazioni. Insieme alla lingua, diverse attività artigianali e la toponomastica di alcuni comuni ricordano l'influenza greca: da [[Condofuri|Gallicianò]] (il più antico) ad [[Condofuri|Amendolea]] (con il medievale Castello dei Ruffo), da [[Staiti]] (con la normanna chiesa di Santa Maria di Tridetti) a [[Bova]] (il '''Museo di Paleontologia''').
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A nord c'è la zona montuosa delle '''Serre Calabresi''', che tra le risorse naturalistiche abbraccia la natura selvaggia della Valle dello Stilaro (con le '''cascate del Marmarico''' di [[Bivongi]]) e quella boscosa della Ferdinandea (con le antiche fonderie e ferriere, pregevoli esempi di '''architettura industriale''' di primo '900). Tra gli edifici simbolo: l'Eremo di Santa Maria della Stella a [[Pazzano]]; la quattrocentesca chiesa Matrice e il Parco Museo Santabarbara (con capolavori internazionali di arte moderna) a [[Mammola]]; il duecentesco castello normanno e  i resti romani dell'antica colonia romana di ''Mystia'' a [[Gioiosa Ionica]].
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Nel territorio reggino permangono le tracce di alcune delle più importante città della Magna Grecia: oltre ai '''bronzi di Riace''', le aree archeologiche di ''Locri Epizefiri'' (a [[Locri]], tra cui un teatro del VI a.C.) e ''Kaulon'' (a [[Monasterace]]).
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L''''impronta bizantina''' è altrettanto marcata in alcuni dettagli di edifici religiosi, come la pianta a croce greca della splendida Cattolica (edificata nell'XI sec. sul monte Consolino) a [[Stilo]], e della chiesa di San Giovanello (del X sec.) a Gerace.
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Esempi del periodo normanno nelle '''romaniche chiese''' di San Giovanni Tereste (del XII sec.) a [[Bivongi]] (con monastero greco-ortodosso).
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I punti di forza del litorale sono: la '''Costa Viola''' (affacciata sul mar Tirreno e sullo Stretto di Messina) di cui fanno parte tra gli altri [[Scilla]] (con il suggestivo borgo di Chianalea e il Castello Ruffo del XVI sec.), [[Palmi]] e [[Bagnara Calabra]]; la '''Costa dei Gelsomini''' (cosiddetta per l'intenso profumo che emanavano in passato le omonime piante, oggi meno presenti) di cui fanno parte [[Brancaleone]], [[Caulonia]], Locri e Stilo.
  
 
==Bibliografia==
 
==Bibliografia==

Versione delle 15:30, 9 lug 2009

Pagine Utili sulla Provincia
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Giunta e Consiglio
La Provincia di Reggio Calabria è parte della Regione Calabria e comprende 97 comuni. Confina con le province di Catanzaro e Vibo Valentia.

Il capoluogo è Reggio Calabria, qui gli altri comuni della provincia.

Ritratto della Provincia

È la seconda provincia della Calabria in quanto a numero di abitanti, la prima per densità abitativa. Il territorio che coincide con la punta dello Stivale, dunque il più a sud dell'Italia continentale è in prevalenza montuoso, racchiuso dalle alture delle Serre a nord e dal massiccio dell'Aspromonte (il punto più meridionale dell'Appennino, di cui Montalto è la vetta più imponente) a sud. Ai piedi di quest'ultimo, dai due lati - cioè da Punta Stilo a est e da Rosarno a ovest - partono rispettivamente la costa sul mar Ionio e quella sul mar Tirreno che trovano il loro punto d'incontro in corrispondenza dello Stretto di Messina.

Quella in prossimità della fascia costiera è l'unica area pianeggiante della provincia, più ridotta sul versante ionico, più estesa nella cosiddetta piana di Gioia Tauro, principale porto commerciale della regione (primo porto contenitore del Mediterraneo) e fiorente centro industriale. L'economia è di carattere prevalentemente agricolo, favorito dalla copiosità di corsi d'acqua, in maggioranza fiumare (i principali sono Allaro, Aposcipio, Amendolea, Calopinace, Petrace, Mesima) che nascono dai rilievi montuosi.

Il fascino del paesaggio reggino abbraccia, in certi casi confonde, montagna e mare. La montagna per eccellenza è rappresentata dal patrimonio naturalistico compreso nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, che le sue sue fitte e impenetrabili distese di faggete e abeti bianchi è considerato uno degli ultimi paradisi naturali d'Europa. Il cuore storico è Gerace che vanta splendidi testimonianze architettoniche del passato: dal castello normanno (che gli abitanti chiamano il Baglio), alla quattrocentesca cattedrale, passando per la mirabile chiesa di San Francesco (del '200, con l'originale facciata in stile arabo-svevo). Tra le meraviglie storico-naturalistiche del parco: la cascata di Salino; le piste innevate di Gambarie (da cui si raggiungono monte Montalto e la cascate di Mesano); il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi; la basiliana chiesetta di San Leo ad Africo. Un discorso a parte merita l'area della Bovesia, anche detta "ellenofena" (dichiarata patrimonio dell'Umanità), un raro esempio di enclave linguistica, in cui ancora si parla il Grecanico, il greco parlato nelle colonie della Magna Grecia e sopravvissuto alle successive dominazioni. Insieme alla lingua, diverse attività artigianali e la toponomastica di alcuni comuni ricordano l'influenza greca: da Gallicianò (il più antico) ad Amendolea (con il medievale Castello dei Ruffo), da Staiti (con la normanna chiesa di Santa Maria di Tridetti) a Bova (il Museo di Paleontologia).

A nord c'è la zona montuosa delle Serre Calabresi, che tra le risorse naturalistiche abbraccia la natura selvaggia della Valle dello Stilaro (con le cascate del Marmarico di Bivongi) e quella boscosa della Ferdinandea (con le antiche fonderie e ferriere, pregevoli esempi di architettura industriale di primo '900). Tra gli edifici simbolo: l'Eremo di Santa Maria della Stella a Pazzano; la quattrocentesca chiesa Matrice e il Parco Museo Santabarbara (con capolavori internazionali di arte moderna) a Mammola; il duecentesco castello normanno e i resti romani dell'antica colonia romana di Mystia a Gioiosa Ionica.

Nel territorio reggino permangono le tracce di alcune delle più importante città della Magna Grecia: oltre ai bronzi di Riace, le aree archeologiche di Locri Epizefiri (a Locri, tra cui un teatro del VI a.C.) e Kaulon (a Monasterace). L'impronta bizantina è altrettanto marcata in alcuni dettagli di edifici religiosi, come la pianta a croce greca della splendida Cattolica (edificata nell'XI sec. sul monte Consolino) a Stilo, e della chiesa di San Giovanello (del X sec.) a Gerace. Esempi del periodo normanno nelle romaniche chiese di San Giovanni Tereste (del XII sec.) a Bivongi (con monastero greco-ortodosso).

I punti di forza del litorale sono: la Costa Viola (affacciata sul mar Tirreno e sullo Stretto di Messina) di cui fanno parte tra gli altri Scilla (con il suggestivo borgo di Chianalea e il Castello Ruffo del XVI sec.), Palmi e Bagnara Calabra; la Costa dei Gelsomini (cosiddetta per l'intenso profumo che emanavano in passato le omonime piante, oggi meno presenti) di cui fanno parte Brancaleone, Caulonia, Locri e Stilo.

Bibliografia

  • Reggio Calabria e la sua provincia, Bruno Zappone, collana "Arte e storia", Ed. Pellegrini (1989)
  • Specchio della memoria. Provincia di Reggio Calabria, Paolo Pollichieni - Vincenzo Mollica, Ed. collana "Le province d'Italia", Ed. Italia Turistica
  • Reggio Calabria e la sua provincia. Itinerari tra arte, storia e natura, Luigi Bilotto, Ed. Iiriti - Reggio Calabria (2008)
  • Reggio Calabria e la sua provincia, Luigi Bilotto, Ed. Iiriti - Reggio Calabria (2008)
  • Paesi in festa. Immagini delle feste popolari religiose nella provincia di Reggio Calabria, Pasquale Arbitrio, Ed. Arbitrio (2002)
  • L'Aspromonte durante l'epoca glaciale, E. Cortese (1929)
  • Gente in Aspromonte, C. Alvaro, Ed. Garzanti (1955)
  • L'Aspromonte, A. Pecora, in "Le Vie d'Italia", Touring Club Italiano (1959)