GUIDA Lonigo
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*''Lonigo nella storia'' - Dalle origini alla fine del Trecento, Egidio Mazzadi (1989) | *''Lonigo nella storia'' - Dalle origini alla fine del Trecento, Egidio Mazzadi (1989) | ||
*''Storia del santuario della Madonna dei Miracoli di Lonigo'', Quirino Tassello; Tip. A. Albarelli-Marchetti (1942) | *''Storia del santuario della Madonna dei Miracoli di Lonigo'', Quirino Tassello; Tip. A. Albarelli-Marchetti (1942) | ||
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| + | In [[Libri/Corografia dell'Italia]] ('''1833''') così viene descritto il comune: | ||
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| + | LONIGO, borgo-murato del Vicentino, capoluogo di distretto, creduto da alcuni molto antico, il che sembra comprovato da due grosse torri, una delle quali serve di prigione, e da una lapide piantala da un proconsole romano, perchè servisse di limite tra i Vicentini e quei d'Este. È posto nel centro di amenissima valle chiamata Trissino, ove ha termine la catena dei monti Berici, dieci miglia ad ostro da [[Vicenza]], otto a maestro da Este ed altrettante a greco da Soave. Gli scorre da vicino il fiumicello ''Brendola'', e vi si ammira il palazzo Pisani chiamato la Rocca, opera di Palladio. | ||
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| + | Vi si tengono tre mercati alla settimana al lunedì, mercoledì e venerdì; quattro fiere all'anno, 26 marzo, 26 luglio, 16 agosto e 9 settembre, specialmente per la vendita di cavalli e buoi, e vi si annoverano quasi 6,000 abitanti. Molto soffrì in tempo della guerra cagionata dalla Lega di Cambrai: fu quasi interamente incendiato dal furore dei soldati dell'imp. Massimiliano, che scesero dalle alpi Noriche a danno di Venezia. È sede di un giusdicente, di un commissario politico, e di un ufficio del registro; ha uno spedale, un monte di pietà ed un teatro. I suoi dintorni, benché argillosi, producono abbondantemente cereali, compreso il riso, vini, seta, canape e lino. Il suo distretto, parte montuoso, parte piano, è composto di 10 comunità e di quasi 26,000 abitanti. | ||
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Versione delle 15:18, 13 feb 2010
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Lonigo è situato nel Veneto in Provincia di Vicenza. Il 25 marzo si festeggia il Patrono, Santissimo Redentore. Tra gli edifici religiosi: Santuario Madonna dei Miracoli. Da Vedere: Villa Giovanelli.
Confina con i comuni di: Zimella, San Bonifacio, Cologna Veneta, Arcole, Montebello Vicentino, Orgiano, Sarego, San Germano dei Berici, Alonte, Grancona e Gambellara.
La città vanta la palladiana Villa Pisani, presso Bagnolo, che è considerata dall'Unesco, l'organizzazione delle Nazioni Unite che protegge l'arte e l'ambiente, Patrimonio dell'Umanità ed è iscritta nella prestigiosa lista dei Siti Unesco sotto la voce Vicenza e le ville del Palladio del Veneto.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante Bar Arena, Via Battisti, 10/12
- Ristorante Alle Acque, Via Acque, 9
- Ristorante Corte Quadri, Via Pontespin, 17/L
- Ristorante La Rocca Leonicena, Via Rocca, 6
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Via Castelgiuncoli, 5
- Biblioteca Zambon Group SpA, Via Dovaro, 1 (Almisano)
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Anffas Basso Vicentino, Via Fiume, 37
- Associazione Pro Lonigo, Piazza Garibaldi, 15
- Gruppo Volontario di Protezione Civile - Città di Lonigo, Via Pontespin, 4/B
- Pubblica Assistenza Volontaria Lonigo Soccorso, Via Sisana, 1. Telefono: 0444-832930
- Villa Serena Lonigo Servizi Sociali e Sociosanitari Alla Persona, Via Mure San Daniele, 15/B
Impianti Sportivi
- Campo Di Calcio Parrocchiale Di Madonna, Via Madonna
- Ippodromo Comunale, Via Circonvalazione
- Palestra Massari Serena, Piazza XXV Aprile
- Stadio Mancassola, Via Turati
- Tennis Club, Via Santa Marina
- Tiro A Segno, Via Turati
Complessi Bandistici
- La Filarmonica
Bibliografia
- Lonigo restauri, arte e cultura, Remo Schiavo; Comune di Lonigo (1993)
- Lonigo nella storia - Dalle origini alla fine del Trecento, Egidio Mazzadi (1989)
- Storia del santuario della Madonna dei Miracoli di Lonigo, Quirino Tassello; Tip. A. Albarelli-Marchetti (1942)
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto il comune:
LONIGO, borgo-murato del Vicentino, capoluogo di distretto, creduto da alcuni molto antico, il che sembra comprovato da due grosse torri, una delle quali serve di prigione, e da una lapide piantala da un proconsole romano, perchè servisse di limite tra i Vicentini e quei d'Este. È posto nel centro di amenissima valle chiamata Trissino, ove ha termine la catena dei monti Berici, dieci miglia ad ostro da Vicenza, otto a maestro da Este ed altrettante a greco da Soave. Gli scorre da vicino il fiumicello Brendola, e vi si ammira il palazzo Pisani chiamato la Rocca, opera di Palladio.
Vi si tengono tre mercati alla settimana al lunedì, mercoledì e venerdì; quattro fiere all'anno, 26 marzo, 26 luglio, 16 agosto e 9 settembre, specialmente per la vendita di cavalli e buoi, e vi si annoverano quasi 6,000 abitanti. Molto soffrì in tempo della guerra cagionata dalla Lega di Cambrai: fu quasi interamente incendiato dal furore dei soldati dell'imp. Massimiliano, che scesero dalle alpi Noriche a danno di Venezia. È sede di un giusdicente, di un commissario politico, e di un ufficio del registro; ha uno spedale, un monte di pietà ed un teatro. I suoi dintorni, benché argillosi, producono abbondantemente cereali, compreso il riso, vini, seta, canape e lino. Il suo distretto, parte montuoso, parte piano, è composto di 10 comunità e di quasi 26,000 abitanti.






