GUIDA Avise/Castelli e Fortificazioni/Castello di Avise
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| − | *Fatto edificare da '''Bonifacio d’Avise''' nell'anno 1492 | + | *Fatto edificare da '''Bonifacio d’Avise''' nell'anno 1492 fu a lungo in mano alla Famiglia sino alla loro estinzione. Passò successivamente alla Famiglia '''Bianco di San Secondo''',i quali nel 1798 la cedettero a privati.E'una costruzione di quattro piani sul cui spigolo occidentale è presente un torrione tozzo merlato,decorato,con portali a conci in pietra e finestre bifore rettangolari.La facciata verso valle è ricca di finestre semplici e binate,con cornici in pietra,e di finestrine a quattro lastre smussate.Sulla porta d’entrata sono scolpite le armi della famiglia con il motto '''Qui tost Avise tart se repent''' . |
| + | *Al piano terreno vi è la grande sala con il camino (cucina) contenente i due grandi mobili destinati ad esporre la collezione di peltri (non più esistenti);al primo piano si trovano: la "camera della cassaforte" che offre uno spaccato eloquente delle abitudini e del tenore di vita della borghesia medio-alta di un villaggio della [[Valle d'Aosta]] nella seconda metà del XIX secolo e la "sala delle mensole" ,così chiamata per la presenza di 14 mensole di legno scolpite con figure di animali,mostri e personaggi in vesti quattrocentesche,testimonianti le scelte decorative al gusto castellano medievale valdostano;infine una grande sala con soffitto a cassettoni. | ||
| + | *Le tracce di diverse fasi architettoniche nella struttura del castello (porte murate,inserimenti di finestre e murature),nonché la presenza di elementi lapidei antichi (architravi, cornici di finestra), frammenti di dipinti, decorazioni, graffiti testimoniano l'avvicendarsi di diversi proprietari ed oggi è una saltuaria sede espositiva. | ||
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Versione attuale delle 11:58, 2 set 2013
Castello di Avise
- Fatto edificare da Bonifacio d’Avise nell'anno 1492 fu a lungo in mano alla Famiglia sino alla loro estinzione. Passò successivamente alla Famiglia Bianco di San Secondo,i quali nel 1798 la cedettero a privati.E'una costruzione di quattro piani sul cui spigolo occidentale è presente un torrione tozzo merlato,decorato,con portali a conci in pietra e finestre bifore rettangolari.La facciata verso valle è ricca di finestre semplici e binate,con cornici in pietra,e di finestrine a quattro lastre smussate.Sulla porta d’entrata sono scolpite le armi della famiglia con il motto Qui tost Avise tart se repent .
- Al piano terreno vi è la grande sala con il camino (cucina) contenente i due grandi mobili destinati ad esporre la collezione di peltri (non più esistenti);al primo piano si trovano: la "camera della cassaforte" che offre uno spaccato eloquente delle abitudini e del tenore di vita della borghesia medio-alta di un villaggio della Valle d'Aosta nella seconda metà del XIX secolo e la "sala delle mensole" ,così chiamata per la presenza di 14 mensole di legno scolpite con figure di animali,mostri e personaggi in vesti quattrocentesche,testimonianti le scelte decorative al gusto castellano medievale valdostano;infine una grande sala con soffitto a cassettoni.
- Le tracce di diverse fasi architettoniche nella struttura del castello (porte murate,inserimenti di finestre e murature),nonché la presenza di elementi lapidei antichi (architravi, cornici di finestra), frammenti di dipinti, decorazioni, graffiti testimoniano l'avvicendarsi di diversi proprietari ed oggi è una saltuaria sede espositiva.






