GUIDA  Teggiano/Obelisco di San Cono

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Vi sono molti canti in dialetto che illustrano i suoi miracoli.
 
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A Teggiano si festeggia “ San Cono di Penitenza” il 16 ed il 17 dicembre a ricordo dell’intervento miracoloso in occasione del terremoto.
 
A Teggiano si festeggia “ San Cono di Penitenza” il 16 ed il 17 dicembre a ricordo dell’intervento miracoloso in occasione del terremoto.
  
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La sera del giorno 16 viene acceso ai piedi dell’obelisco un grande falò, e piatti tipici vengono offerti ai visitatori.
 
  
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La sera del giorno 16 viene acceso ai piedi dell’obelisco un grande falò, e piatti tipici vengono
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La mattina del giorno 17 la statua di San Cono viene portata in processione per il paese.  
 
La mattina del giorno 17 la statua di San Cono viene portata in processione per il paese.  
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Dal flagello del terror
 
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Del suo popol fedel.
 
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Celebrata ognor sarà.
 
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Versione attuale delle 17:47, 15 apr 2012

Obelisco di San Cono
L’obelisco di San Cono nato alla fine del 1100 e patrono di Teggiano, si erge in piazza municipio.


Fu voluto dai cittadini dopo il terremoto che colpì il Vallo di Diano il 17 dicembre del 1857 in segno di devozione e ringraziamento per averli salvati da quel tragico evento che aveva invece colpito i paesi vicini.


San Cono viene venerato in Urugay,Venezuela,Canada, dove si festeggia ogni anno il 3 giugno.


Vi sono molti canti in dialetto che illustrano i suoi miracoli.


A Teggiano si festeggia “ San Cono di Penitenza” il 16 ed il 17 dicembre a ricordo dell’intervento miracoloso in occasione del terremoto.

Obelisco di San Cono


La sera del giorno 16 viene acceso ai piedi dell’obelisco un grande falò, e piatti tipici vengono offerti ai visitatori.

La mattina del giorno 17 la statua di San Cono viene portata in processione per il paese.

Canto

Cittadini alziamo un canto

Alla gloria di San Cono

Dato a noi dal Cielo in Dono

Per proteggerci quaggiù


E risponde il Colle il Piano

Al festante popol grato

Che San Cono ha liberato

Dal flagello del terror

Teggiano - Obelisco di San Cono - piazza.jpg


Ai suoi segni assai funesti,

Di spavento orror e lutto,

Atterrito il popol tutto

Piu’ non sa dove fuggir.

Obelisco di San Cono


L’ora estrema è già scoccata,

E l’elettrico torrente

Dall’Occaso all’Oriente

Il suo rombo fa sentir


Il gran santo al trono eccelso

Del gran Dio di maestate

Si presenta e ottien pietate

Del suo popol fedel.

Obelisco di San Cono


Con lo sguardo volto al suolo,

Che si scuote in ogni istante,

la sua manna assicurante,

fa grondare dal suo piè.


O portento singolare,

Che sorprende il sol lucano,

La ventura di Diano

Celebrata ognor sarà.


Sia scolpito a note d’oro,

questo giorno memorando,

e ripete ognun cantando

viva il Santo Protettor.