GUIDA Cambiano
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| + | Cambiano è posta ai piedi delle colline torinesi. Il nome ha origine dal nome celtico latinizzato "''Cambius''" unito al suffisso "-''anus''". Cambiano appare per la prima volta in un documento del 959 per l'attestazione di una vendita. Ma le sue radici sono ancora più antiche. Resti di edifici e monete in bronzo rinvenuti a seguito di scavi archeologici testimoniano presenza di popoli romani, presumibilmente dal III secolo d.C. | ||
| + | Il Medioevo di Cambiano è legato all'amministrazione di [[Chieri]]; proprio a causa di tale dipendenza politica, nel 1155, venne bruciata da Federico Barbarossa assieme alla grande città. Per tale disgrazia comune le due città si unirono in una sorta di mutuo soccorso, aiutandosi a vicenda per la ricostruzione di entrambi i centri. Per tale sollecitudine del popolo cambianese, Chieri non considerò mai subordinata ad essa la piccola città, bensì, sancito da statuto, Cambiano aveva pari rango in tutte le questioni politiche e amministrative del territorio. | ||
| + | Tra il XVI secolo e il XVII i '''Savoia''' presero il potere e il '''conto Scotto''', per volere di re Carlo Emanuele I, divenne signore di Cambiano. Secondo quanto riportato dalle cronache del tempo, custodite negli archivi locali, Cambiano venne più volte saccheggiata e depredata dfagli eserciti spagnoli e francesi di passando sul territorio. | ||
| + | Agli Scoto si successero i Borgarelli e in seguito il potere andò nella mani dei Pertengo. Cambiano vide più stabili anni al momento della connessione al Regno Sabaudo e poi al Regno d'Italia. Gli ultimi secoli furono vissuti in tranquillità e dedizione all'agricoltura e al commercio | ||
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Versione delle 12:22, 5 mar 2009
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Cambiano è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio; Chiesa dello Spirito Santo.
Confina con i comuni di: Trofarello, Chieri, Pecetto Torinese e Santena.
Indice |
Ritratto della Città
Cambiano è posta ai piedi delle colline torinesi. Il nome ha origine dal nome celtico latinizzato "Cambius" unito al suffisso "-anus". Cambiano appare per la prima volta in un documento del 959 per l'attestazione di una vendita. Ma le sue radici sono ancora più antiche. Resti di edifici e monete in bronzo rinvenuti a seguito di scavi archeologici testimoniano presenza di popoli romani, presumibilmente dal III secolo d.C. Il Medioevo di Cambiano è legato all'amministrazione di Chieri; proprio a causa di tale dipendenza politica, nel 1155, venne bruciata da Federico Barbarossa assieme alla grande città. Per tale disgrazia comune le due città si unirono in una sorta di mutuo soccorso, aiutandosi a vicenda per la ricostruzione di entrambi i centri. Per tale sollecitudine del popolo cambianese, Chieri non considerò mai subordinata ad essa la piccola città, bensì, sancito da statuto, Cambiano aveva pari rango in tutte le questioni politiche e amministrative del territorio. Tra il XVI secolo e il XVII i Savoia presero il potere e il conto Scotto, per volere di re Carlo Emanuele I, divenne signore di Cambiano. Secondo quanto riportato dalle cronache del tempo, custodite negli archivi locali, Cambiano venne più volte saccheggiata e depredata dfagli eserciti spagnoli e francesi di passando sul territorio. Agli Scoto si successero i Borgarelli e in seguito il potere andò nella mani dei Pertengo. Cambiano vide più stabili anni al momento della connessione al Regno Sabaudo e poi al Regno d'Italia. Gli ultimi secoli furono vissuti in tranquillità e dedizione all'agricoltura e al commercio
Dove Mangiare
- Ristorante Cacciatori, Via Volta, 2
- Ristorante Cannone D'Oro, Piazza Grosso, 5
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Piazza Vittorio Veneto 9
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Echale Salsita, Via Cesare Battisti 35






