GUIDA Rapallo/Il castello sul mare
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Nel 1866 passò dal Comune allo Stato che ne fece la sede della Guardia di Finanza e delle carceri giudiziarie. | Nel 1866 passò dal Comune allo Stato che ne fece la sede della Guardia di Finanza e delle carceri giudiziarie. | ||
Versione delle 16:33, 15 ott 2012
Il castello situato alla fine del lungomare Vittorio Veneto è costruito su di uno scoglio circondato dall’acqua del mare, quasi fosse un fossato naturale, ed è collegato alla terra ferma da un sottile lembo di terra su cui vi è una scala in pietra che ne consente l’accesso.
La costruzione si presenta con una struttura compatta a forma di parallelepipedo, dominata da una massiccia torre quadrata con a fianco un piccolo campanile a vela.
Storia
Il 4 luglio 1549 i barbareschi al comando del corsaro turco Dragut sbarcarono nel golfo di Rapallo saccheggiando il borgo e facendo prigionieri molti dei suoi abitanti.
A seguito di questo terribile evento la Repubblica di Genova inviò un suo delegato per valutare la situazione.
Si decise quindi di edificare un castello a difesa del borgo.
La costruzione fu ultimata in appena un anno e si rivelò un efficace deterrente per possibili nuove incursioni piratesche.
All’inizio del 600 il castello fu adibito ad abitazione del Capitano del Popolo e in seguito utilizzato come carcere.
Nel 1866 passò dal Comune allo Stato che ne fece la sede della Guardia di Finanza e delle carceri giudiziarie.
Il comune di Rapallo lo riacquista nel 1958 e dopo averlo restaurato lo adibisce a sede espositiva.
Restaurato ulteriormente nel 1963 e nel 1997 il Castello diviene una prestigiosa sede per mostre e convegni.






