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| | *Club Internazionale dei Diritti del Turista, Viale S.Pancrazio, 53 | | *Club Internazionale dei Diritti del Turista, Viale S.Pancrazio, 53 |
| | *Penelope Coordinamento Solidarietà Sociale, Via Cluverio, 24 | | *Penelope Coordinamento Solidarietà Sociale, Via Cluverio, 24 |
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| | + | ==Informazioni Utili== |
| | + | {{Memorie_Storiche}} |
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| | ==Bibliografia== | | ==Bibliografia== |
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| | *''Taormina attraverso i tempi'', A. Calì (1887) | | *''Taormina attraverso i tempi'', A. Calì (1887) |
| | *''Taormina e dintorni'', M. Santangelo (1950) | | *''Taormina e dintorni'', M. Santangelo (1950) |
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| − | ==Memorie Storiche==
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| − | Nel [[Sicilia/Dizionario_geografico_statistico_e_biografico_della_Sicilia|Dizionario]] del '''1858''' di Antonio Busacca la città viene così descritta:
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| − | Taormina - Capo circondario, nell'intendenza e dioc. di Messina, distr. di Castroreale. Pop. 8770. Pria detta Tauromenio, poi Tauromina, oggi Taormina. Di essa ne parlano Diodoro, Strabone Tolomeo, Mela, Solino ed altri. II significato del suo nome corrisponde a fortezze di taoro. Da Diodoro nel libro 16 ci è, che Andronamo di Tauromenio si pose a radunare quanti uomini rimanevano banditi da Nasso, città che Dionigi avea distrutta, e si pose ad abitare il colle che domina Nasso, e che chiamasi Tauro 360 anni av. G. C. E come era già lungo tempi dacché egli era ivi stabilito, da tale stanza sul Tauro, avea dato alla città il nome dì Tauromenio.
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| − | Quel luogo avea preso assai presto un fiorente incremento e perciò gli abituaii si erano fatti ricchi, e la città di gran rinomanza. Del che si vede quanto vanno errati coloro che dicono che Andronamo non fu il fondatore ma il ristoratore di Taormina. Dallo stesso Diodoro abbiamo al lib. 14 c. 18, che conchiusa la pace coi Cartaginesi, Dionigi occupò Taormina e mandò in esilio la più parte dei Sicoli. Il medesimo Diodoro al c. 10 ci fa osservare, che sebbene fuori Siracusa è un sito detto Tauro pure non è da confonderlo con Taormina, dappoiché sono di parte opposte e disuguale distanza, locché è confermato dall'itinerario di Antonino.
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| − | In quella parte di Taormina che è ancora in piedi, si vedono molte reliquie di antiche rovine. Nella prima rupe del cantone che è verso levante, dove è un colle assai rilevato, priachè si entri nella città venendo da Messina, vi si vede un teatro di mattoni cotti il quale in gran parte è esistente ed è tanto maraviglioso cha facilmente si giudica essere opera di Coliseo di Roma. Sonvi ancora due cisterne sotterranee fatte a volta, l'una delle quali è posti sopra otto colonne di calcina e mattoni, e l'altra è rovinata , ma ambedue sono di bellissimo artifizio. Si vedono molti antichi acquedotti, e poco sotto alla città le rovine del tempio di Apolline Archegeto; si vedono pure molti sepolcri, ed anticaglie, per le ingiurie del tempo non si possono distinguere.
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| − | In questa città e nelle vicinanze si cavano medaglie di rame, di argento è d'oro, le quali sono segnate con lettere greche o latine, e se ne trovano in gran quantità. Questa città al tempo del Papa S. Gregorio, era vescovile, come egli stesso ne fa fede in un libro chiamato ''Registro''. Fuori della città verso ponente è una fonte lungo le mura, la quale oggi si chiama Cifonia Vedi il viaggio di Biscari - Fu distrutta dai Saraceni nel 902 essendo vescovo Procopio.
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| − | Taormina moderna è posta sopra la sommità del monte dista un miglio dal mar Jonio, 30 da Messina, e 180 da Palermo è adorna di due castelli e di vari buoni edifici chiese e conventi. Il suo territorio è fertile in ortaggi, in olio e in frutta. Il vino di Taormina è stato sempre tenuto in gran pregio e anticamente si soleva mettere nei conviti invece del mamertino, secondo Plinio lib. 24.
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| − | Taormina vanta il celebre Timeo filosofo e storico, primo ad usare nella storia la cronologia delle olimpiadi, fiorì nel'Olimpiade 120 che corrisponde 292 anni av. G. C. Fu pure di Taormina Evacrio discepolo di Pancrazio primo vescovo di detta città, e suo successore che fiorì circa l'anno 45 di Cristo. Il celebre arcivescovo Teofane Cerameo di cui esistono le omelie nella biblioteca romana ed in quella di Vienna che fiorì al IX sec. Nel XVI sec. il domenicano Sebastiano Tauromenitano, che scrisse sulla fisica e metafisica, l'etica, la politica e l'economia ec. Nel XVI, XVIII, e XIX sec. Tommaso Corvaja ed il poeta Giorgio Fichera.
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| | [[Categoria:Comuni Provincia di Messina]] [[Categoria:Comuni Sicilia]] [[Categoria:Comuni Italia]] | | [[Categoria:Comuni Provincia di Messina]] [[Categoria:Comuni Sicilia]] [[Categoria:Comuni Italia]] |