GUIDA  Alpignano/Personalità Illustri

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: - la città di [[Torino]]  gli ha dedicato una via nel quartiere '''Barriera di Milano''' ed un "murales" nel quartiere '''Lesna''' ;un'altra via è stata a lui intitolata a [[Roma]] ,nel quartiere '''Portuense''' , (vicino al '''Lungo Tevere''' )  ed a [[Pisa]]  nel quartiere '''Porta a mare''' .
 
: - la città di [[Torino]]  gli ha dedicato una via nel quartiere '''Barriera di Milano''' ed un "murales" nel quartiere '''Lesna''' ;un'altra via è stata a lui intitolata a [[Roma]] ,nel quartiere '''Portuense''' , (vicino al '''Lungo Tevere''' )  ed a [[Pisa]]  nel quartiere '''Porta a mare''' .
  
 
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*'''Felice Govean''' :
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:nacque a [[Racconigi]] il 19 dicembre 1819 e morì ad [[Alpignano]] il 10 marzo 1898.Di famiglia dalle origini Portoghesi e dalle tradizioni giacobine, all’età di trent’anni iniziò l’attività di giornalista con le pubblicazioni della '''Gazzetta del Popolo''' (giornale fondato insieme a '''Giovan Battista Bottero''' ed '''Alessandro Borella''' ) un giornaletto popolare (democratico ma fortemente filo Cavouriano) che inaugurò un nuovo genere di giornalismo,semplice e popolare,rivolto quasi esclusivamente alla piccola borghesia,agli operai qualificati ed al piccolo artigianato.Si distinse per la sua politica Cavouriana e nella lotta contro i privilegi clericali (fu vittima del rigore gesuitico,soffrendo per questo motivo mesi di carcere). Abbandonò la direzione della '''Gazzetta del Popolo''' nell'anno 1861 e quattro anni più tardi tentò di dar vita a due giornali,il '''Conte di Cavour''' e il '''Papà Camillo''' che ebbero però scarsa fortuna e segnarono la definitiva uscita di scena.Due anni prima fu tra coloro che diedero vita alla loggia massonica "Ausonia" , ossia il primo nucleo di quello che diventerà ufficialmente il "Grande Oriente italiano" del quale,dal dicembre dell’anno 1861 al luglio dell’anno 1863 fu '''Gran Maestro reggente''' . Appartatosi dalla vita torinese,si ritirò con la Famiglia ad [[Alpignano]] ,nella villa (vds. in [http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Alpignano/Ville_e_Palazzi] ) che si era fatta costruire nella seconda metà del 1800 e dove amava villeggiare.A lui la città di [[Torino]] gli ha dedicato un nell'omonima piazza, in corrispondenza della confluenza di '''Via Madama Cristina''' e '''Via Belfiore''' .
  
 
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Versione delle 14:54, 27 feb 2016

Personalità Illustri

  • Mario Magnetto
nacque il 21 giugno 1919 nella Borgata Cà Magnet in Almese ed ivi morì il 15 febbraio 2002.Fu un imprenditore filantropico che ha creò un gruppo industriale,oggi leader nel settore del trattamento dei laminati metallici. Nel particolare, ll’inizio degli anni 1960,decise di trasferire le proprie attività in Caselette ,creando la CLN sas (Coils,Lamiere,Nastri) . Iniziò anche al sua espansione all’estero e, quando gli impianti di Caselette non bastarono più, ne aprì altri ad Alpignano . Acquistò aziende in Italia e all’estero; ne aprì altre e nell'anno 1990 entrò nel settore delle ruote d’acciaio.L’imprenditore fattosi da sé non dimenticò però le proprie origini ed alla metà degli anni 1960 decise di dedicare le sue energie ad Almese . Nell'anno 1970 divenne Sindaco carica che occupò per dieci anni .
  • Alessandro Cruto
nacque a Piossasco il 24 maggio 1847 e morì a Torino il 15 dicembre 1908. Da giovane si iscrisse ad una scuola di architettura seguendo nel contempo le lezioni di Fisica sperimentale e di Chimica presso la Regia Università di Torino , perseguendo il sogno di cristallizzare il carbonio per ottenere diamanti.Nel corso delle sue ricerche sulla cristallizzazione e dopo aver assistito ad una serie di conferenze tenute da Galileo Ferraris sui progressi dell'elettrotecnica e sugli esperimenti compiuti da Thomas Edison ,tesi alla ricerca di un filamento adatto per la sua lampada elettrica,inventò con pochi mezzi un filamento di grafite adatto per le lampade elettriche ad incandescenza con un coefficiente di resistività positivo (aumenta cioè con l'aumento della temperatura).Con questa creazione intuì che la sua scoperta avrebbe potuto essere utilizzata per i filamenti delle lampadine elettriche in sostituzione di quelle in bambù carbonizzato,risolvendo tutti i problemi connessi alla costruzione del filamento della lampadina e favorendone la sua realizzazione pratica.A causa dell'inadeguatezza del vecchio laboratorio trasformato in fabbrica a Piossasco , decise di trasferire l'attività in un luogo più idoneo e lo individuò in Alpignano ,sulla sponda idrografica destra del Fiume Dora Riparia (nei pressi del Ponte Vecchio ) dove impiantò nell’anno 1886 la prima fabbrica in Italia a produrre lampade ad incandescenza con filamento di carbone.Mantenne la direzione della costituta Società A. Cruto e Compagnia fino all’anno 1889 data in cui decise di licenziarsi,per riprendere la sua passione di inventore.Trascorse l'ultimo periodo di vita oscillando tra la famiglia ed il vecchio laboratorio in Piossasco continuando i suoi esperimenti come quello per immagazzinare energia atmosferica oppure nella creazione di un giocattolo denominato "mosca elettrica".
A lui:
- la città di Alpignano ha apposto una targa ricordo sull’ex opificio;
- la città di Torino gli ha dedicato una via nel quartiere Barriera di Milano ed un "murales" nel quartiere Lesna ;un'altra via è stata a lui intitolata a Roma ,nel quartiere Portuense , (vicino al Lungo Tevere ) ed a Pisa nel quartiere Porta a mare .
  • Felice Govean :
nacque a Racconigi il 19 dicembre 1819 e morì ad Alpignano il 10 marzo 1898.Di famiglia dalle origini Portoghesi e dalle tradizioni giacobine, all’età di trent’anni iniziò l’attività di giornalista con le pubblicazioni della Gazzetta del Popolo (giornale fondato insieme a Giovan Battista Bottero ed Alessandro Borella ) un giornaletto popolare (democratico ma fortemente filo Cavouriano) che inaugurò un nuovo genere di giornalismo,semplice e popolare,rivolto quasi esclusivamente alla piccola borghesia,agli operai qualificati ed al piccolo artigianato.Si distinse per la sua politica Cavouriana e nella lotta contro i privilegi clericali (fu vittima del rigore gesuitico,soffrendo per questo motivo mesi di carcere). Abbandonò la direzione della Gazzetta del Popolo nell'anno 1861 e quattro anni più tardi tentò di dar vita a due giornali,il Conte di Cavour e il Papà Camillo che ebbero però scarsa fortuna e segnarono la definitiva uscita di scena.Due anni prima fu tra coloro che diedero vita alla loggia massonica "Ausonia" , ossia il primo nucleo di quello che diventerà ufficialmente il "Grande Oriente italiano" del quale,dal dicembre dell’anno 1861 al luglio dell’anno 1863 fu Gran Maestro reggente . Appartatosi dalla vita torinese,si ritirò con la Famiglia ad Alpignano ,nella villa (vds. in [1] ) che si era fatta costruire nella seconda metà del 1800 e dove amava villeggiare.A lui la città di Torino gli ha dedicato un nell'omonima piazza, in corrispondenza della confluenza di Via Madama Cristina e Via Belfiore .