GUIDA  San Donato di Ninea/Monte La Mula

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[[Immagine:San_Donato_di_Ninea_-_Monte_Mula.jpg|left|Monte Mula - Foto: www.sandonatodininea.net]]Il territorio della Mula viene inserito dalla Societ&agrave; Botanica Italiana fra le zona con biotipi da salvaguardare. Dal paese di San Donato di Ninea si percorre la carrabile per l'acquedotto fino al casello della Forestale dove &egrave; possibile rifornirsi d'acqua. Il sentiero comincia a salire seguendo la pendice boscata del monte La Mula, che resta sulla destra. Subito dopo &egrave; visibile la vetta, raggiungibile anche direttamente, ma ci&ograve; non &egrave; consigliabile in quanto, da questa parte si verificano delle slavine. Dalla cima del monte si apre un ampio panorama sul Mar Tirreno e Ionio e sui sottostanti rilievi: ricchi di faggi e di pini, sul versante ionico e brulli e pietrosi, per l'azione del vento, sul versante tirrenico. Dalla cima, per il ritorno, si deve rifare la stessa strada a ritroso fino all'ampio pianoro denominato il Campo, quindi si raggiunge il casello forestale.&nbsp; La Mula &egrave; un grosso &ldquo;panettone&rdquo; di facile accesso con ampi panorami sul Tirreno. Inoltre, &egrave; la montagna di questo versante che porta ancora le &ldquo;prove&rdquo; dell&rsquo;antica glaciazione wurmiana. Infatti, sono evidenti le numerose nicchie a forma di scodella che provano quegli eventi geologici.
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Il '''territorio della Mula''' viene inserito dalla '''Società Botanica Italiana''' fra le zona con biotipi da salvaguardare.
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Dal rifugio <strong>Piano di Lanzo</strong> (1351 m ) prendere a sinistra. Attraversato un ruscello seguire il sentiero A5 che in circa un'ora porta a <strong>Frida</strong>: una sorgente cristallina che scaturisce dalle viscere di una grotta (per trovarla seguire la segnaletica). Qui termina la segnaletica. Per proseguire prendere a sinistra dell'abbeveratorio e all'incrocio seguire a destra la sterrata che conduce fino alla Mula. L'altopiano ai piedi della Mula &egrave; il <strong>Campo</strong> (1550 m) una depressione di origine carsica, dove &egrave; possibile incontrare branchi di cavalli allo stato brado. Scendendo sul versante Nord-Est della Mula si pu&ograve; ammirare fino a tutto agosto il nevaio omonimo, fenomeno raro per una montagna del meridione d'Italia.
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<span class="Stile1"><strong>Luogo di Arrivo</strong></span><strong>:</strong> Monte La Mula (1935 m)
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<strong class="Stile1">Difficolt&agrave;:</strong> EE= Escursionismo per Esperti. Il percorso presenta difficolt&agrave; di orientamento in caso di cattivo tempo.
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<strong class="Stile1">Tempi di percorrenza:</strong>7 h A/R
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<strong class="Stile1">Dislivello in discesa:</strong> 584 m
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Dalla città si percorre la strada carrabile in direzione dell'acquedotto fino al casello della forestale, dove è possibile effettuare un primo rifornimento d'acqua.
  
Fonte: http://www.sandonatodininea.net
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Il sentiero comincia a salire seguendo la pendice boscata del '''monte La Mula''', che resta sulla destra. Subito dopo è visibile la vetta, raggiungibile anche direttamente, ma ciò non è consigliabile in quanto da questa parte ci potrebbe essere il pericolo di slavine.
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Dalla cima del monte si apre un ampio panorama sul '''Mar Tirreno e Ionio''' e sui rilievi sottostanti: ricchi di faggi e di pini sul versante ionico e brulli e pietrosi, per l'azione del vento, su quello tirrenico.
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Dalla cima, per il ritorno, si deve rifare la stessa strada a ritroso fino all'ampio pianoro denominato '''il Campo''', quindi si raggiunge il casello forestale.
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Il '''monte La Mula''' (1935 metri) ha la forma di grosso "panettone", di facile e accesso con ampi panorami sul Tirreno. Inoltre, su questo versante sono ancora visibili "prove" dell'antica glaciazione wurmiana: sono infatti evidenti numerose nicchie a forma di scodella, che provano quegli eventi geologici.
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Partendo dal rifugio '''Piano di Lanzo''' (1351 metri) prendere a sinistra.
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Attraversato un ruscello seguire il '''sentiero A5''' che in circa un'ora, seguendo le indicazioni, porta a '''Frida''', una sorgente cristallina che scaturisce dalle viscere di una grotta. Da qui in poi termina la segnaletica.
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Per proseguire prendere a sinistra dell'abbeveratoio e all'incrocio seguire a destra la sterrata che conduce fino alla Mula. L'altopiano ai piedi della Mula è chiamato il '''Campo''' (1550 metri), una depressione di origine carsica dove è possibile incontrare branchi di cavalli allo stato brado.
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Scendendo sul versante Nord-Est della Mula si può ammirare fino a tutto agosto il '''nevaio''' omonimo, fenomeno raro per una montagna del meridione d'Italia.
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[[Immagine:San_Donato_di_Ninea_-_Monte_Mula-_cascata.jpg|thumb|right|Una cascata sul Monte Mula]]
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==Ulteriori Informazioni==
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*Livello di difficoltà: '''EE (Escursionismo per Esperti)'''. Il percorso presenta difficoltà di orientamento in caso di cattivo tempo.
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*Tempi di percorrenza: '''7 ore andata/ritorno'''.
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*Dislivello in salita ed in discesa: '''584 metri'''.
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*Rifornimento idrico: '''rifugio Piano di Lanzo'''; '''Sorgenti di Frida'''.  
  
 
[[Categoria:Località]]
 
[[Categoria:Località]]

Versione attuale delle 17:28, 20 feb 2009

Il Monte Mula

Il territorio della Mula viene inserito dalla Società Botanica Italiana fra le zona con biotipi da salvaguardare.

Dalla città si percorre la strada carrabile in direzione dell'acquedotto fino al casello della forestale, dove è possibile effettuare un primo rifornimento d'acqua.

Il sentiero comincia a salire seguendo la pendice boscata del monte La Mula, che resta sulla destra. Subito dopo è visibile la vetta, raggiungibile anche direttamente, ma ciò non è consigliabile in quanto da questa parte ci potrebbe essere il pericolo di slavine.

Dalla cima del monte si apre un ampio panorama sul Mar Tirreno e Ionio e sui rilievi sottostanti: ricchi di faggi e di pini sul versante ionico e brulli e pietrosi, per l'azione del vento, su quello tirrenico.

Dalla cima, per il ritorno, si deve rifare la stessa strada a ritroso fino all'ampio pianoro denominato il Campo, quindi si raggiunge il casello forestale.

Il monte La Mula (1935 metri) ha la forma di grosso "panettone", di facile e accesso con ampi panorami sul Tirreno. Inoltre, su questo versante sono ancora visibili "prove" dell'antica glaciazione wurmiana: sono infatti evidenti numerose nicchie a forma di scodella, che provano quegli eventi geologici.


Come Arrivare

Partendo dal rifugio Piano di Lanzo (1351 metri) prendere a sinistra.

Attraversato un ruscello seguire il sentiero A5 che in circa un'ora, seguendo le indicazioni, porta a Frida, una sorgente cristallina che scaturisce dalle viscere di una grotta. Da qui in poi termina la segnaletica.

Per proseguire prendere a sinistra dell'abbeveratoio e all'incrocio seguire a destra la sterrata che conduce fino alla Mula. L'altopiano ai piedi della Mula è chiamato il Campo (1550 metri), una depressione di origine carsica dove è possibile incontrare branchi di cavalli allo stato brado.

Scendendo sul versante Nord-Est della Mula si può ammirare fino a tutto agosto il nevaio omonimo, fenomeno raro per una montagna del meridione d'Italia.

Una cascata sul Monte Mula

Ulteriori Informazioni

  • Livello di difficoltà: EE (Escursionismo per Esperti). Il percorso presenta difficoltà di orientamento in caso di cattivo tempo.
  • Tempi di percorrenza: 7 ore andata/ritorno.
  • Dislivello in salita ed in discesa: 584 metri.
  • Rifornimento idrico: rifugio Piano di Lanzo; Sorgenti di Frida.