GUIDA Strambinello
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| + | Nel 1142 è signore di Strambinello Guillelmus Bogius de Martianasco o Guglielmo di Mercenasco che è fedele a Vercelli: fra XI e XII secolo la realtà patrimoniale è frantumata. Strambinello, pur trovandosi su una via strategica verso la val d'Aosta, è percepita come una serie di fondi. Il potere politico si esaurisce nel potere patrimoniale; cosa, d'altronde, tipica di tutta la società feudale, dove anche lo Stato aveva natura precipuamente patrimoniale. Un'importante famiglia autoctona, i Gualia di Strambino, nel 1161 vendevano i loro fondi al vescovo d'Ivrea. Anche i Loranzè sono presenti dal punto di vista fondiario: a partire dal 1201. | ||
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| + | Nel XIV secolo il vescovo eporediese, investe del feudo di Carlo e Federico di Loranzè. Il secolo si caratterizza per i tumulti della nobiltà canavesana, legati alla crisi fiscale del feudalesimo e le tensioni territoriali che investivano il Piemonte. | ||
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| + | Nel 1345 Giovanni di Strambinello viene reinvestito dal Vescovo di Ivrea. Nel 1386 Antonio di Strambinello andava dal Marchese di Monferrato | ||
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Versione delle 17:43, 7 feb 2008
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Strambinello è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 13 gennaio si festeggia il Patrono, Sant'Ilario. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Sant'Ilario Vescovo.
Confina con i comuni di: Torre Canavese, Vistrorio, Quagliuzzo e Baldissero Canavese.
Storia
Le prime notizie archivistiche sulla Pedanea risalgono al 1044, mentre la prima citazione del toponimo Strambinus, risale ad un documento del 1175. In questa fase il borgo ricade sotto Ivrea.
Nel 1142 è signore di Strambinello Guillelmus Bogius de Martianasco o Guglielmo di Mercenasco che è fedele a Vercelli: fra XI e XII secolo la realtà patrimoniale è frantumata. Strambinello, pur trovandosi su una via strategica verso la val d'Aosta, è percepita come una serie di fondi. Il potere politico si esaurisce nel potere patrimoniale; cosa, d'altronde, tipica di tutta la società feudale, dove anche lo Stato aveva natura precipuamente patrimoniale. Un'importante famiglia autoctona, i Gualia di Strambino, nel 1161 vendevano i loro fondi al vescovo d'Ivrea. Anche i Loranzè sono presenti dal punto di vista fondiario: a partire dal 1201.
Nel XIV secolo il vescovo eporediese, investe del feudo di Carlo e Federico di Loranzè. Il secolo si caratterizza per i tumulti della nobiltà canavesana, legati alla crisi fiscale del feudalesimo e le tensioni territoriali che investivano il Piemonte.
Nel 1345 Giovanni di Strambinello viene reinvestito dal Vescovo di Ivrea. Nel 1386 Antonio di Strambinello andava dal Marchese di Monferrato
Nell'agosto del 1386 Antonio di Strambinello andava dal Marchese di Monferrato per appianare con lui la questione del porto di Verrua (206).
1315 Enrico e Guglielmo di Strambinello, Enrico di Loranzè e gli altri guelfi canavesani delegano il conte di Brosso Uberto Felice fu Filippo a rappresentarli presso Amedeo di Savoia






