GUIDA Palma di Montechiaro/Castello di Montechiaro
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Il Castello di Montechiaro è una delle residenze del Gattopardo, in quanto si tratta di una nobile dimora di proprietà della famiglia '''Tomasi di Lampedusa'''. | Il Castello di Montechiaro è una delle residenze del Gattopardo, in quanto si tratta di una nobile dimora di proprietà della famiglia '''Tomasi di Lampedusa'''. | ||
Versione delle 12:11, 30 ago 2013
Il Castello di Montechiaro è una delle residenze del Gattopardo, in quanto si tratta di una nobile dimora di proprietà della famiglia Tomasi di Lampedusa.
Storia
Il castello di Palma di Montechiaro sorge su di un colle roccioso a picco sul mare in prossimità di Marina di Palma.
Fu costruito per volontà di Federico Chiaramonte, vicario generale e maestro giustiziere del regno, nel 1353.
La rocca fu di grande rilievo nella lotta contro i pirati; un problema che Chiaromonte, infatti, affrontò con l'erezione di numerose fortificazioni, nei suoi feudi.
Dopo la morte di Andrea Chiaramonte nel 1392 e la confisca dei i suoi beni, il castello divenne proprietà di Guglielmo Raimondo Moncada. In quell’occasione, il castello fu rinominato "di Montechiaro" con una inversione di nome dovuta all'intento di cancellare i passato chiaromontiano.
In seguito, il castello divenne proprietà di Giovanni de Grixo ed alla sua morte, per concessione di re Martino, passò a Palmerio Caro, nel 1401.
I Caro tennero il castello fino al 1638, quando esso passò, per linea femminile, a Carlo Tomasi, insignito da Filippo III di Sicilia del titolo di duca di Palma, come Tomasi Caro.
Questi prese i voti e cedette i suoi beni al fratello che fu II duca di Palma e I principe di Lampedusa. Il castello passò, infine, ai marchesi Bilotti Ruggi d'Aragona.
Descrizione
Il castello, anche se rovinato, denota un classico gusto siculo-catalano nelle decorazioni.
Spicca dalla bassa cortina il cassero merlato. La struttura è interamente realizzata con un opus rusticum.
All’interno è una Madonna, nella cappella, attribuita, da alcuni, ad Antonello Gagini. La Madonna è venerata come Maria di Montechiaro e si narra sia stata un tempo rubata dai vicini abitanti di Agrigento. Gli abitanti di Palma ingaggiarono tuttavia una lotta ed andarono a riprendersela. Da qui l'usanza di custodire gelosamente la Madonna affinchè non venga sottratta ai concittadini; l’esposizione pubblica, infatti, avviene per solo un mese all’anno nella cattedrale di Palma.
L'attuale proprietario, Giuseppe Tomasi Mastrogiovanni principe di Lampedusa, in omaggio alla tradizione ed al sentimento popolare, assicura a tutt’oggi la costante vigilanza della sacra statuetta nel castello.






