GUIDA Sorano
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| + | SORANO. ''Capoluogo'' con Dogana di Frontiera: grossa terra, già dei Conti di Pitigliano. - Sul vertice pianeggiante di un colle tufaceo elevasi la sua fortissima cittadella. Il conte Niccolò Orsini fece costruirla nel secolo XIV; Ferdinando I l'accrebbe e la munì di cortine e di bastioni, e, sebbene in seguito abbandonata, pure resistè in gran parte alle ingiurie del tempo. Sotto la fortezza è il castello, che comparisce quasi nascosto tra le rupi di tufa. Le case addossate a quelle scogliere, sono assai meschine, tutte però fregiate di un qualche ornato di architettura, essendochè un antico statuto municipale decretava premii a chi in ciò distinguevasi. | ||
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| + | Nella parte più centrale trovasi la chiesa Colleggiata assai vasta. Una via principale discende serpeggiante dall'alto del castello fino alla più bassa parte; ivi un promontorio tufaceo elevasi sopra i fabbricati, pianeggiando in altra foggia di piazza, cui si ascende per via di scaletta tagliata nel tufo. E' questa facilità di tagliare il tufo offre agevol mezzo di escavare in esso stanze, ripostigli, colombaj, cantine, alcune delle quali di ammirabile grandezza. ''(V. Atl. Tosc.)''. | ||
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Versione delle 02:02, 27 set 2007
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Sorano è situato nella Toscana, ai confini con il Lazio, nella Provincia di Grosseto. Tra gli edifici religiosi: Duomo di San Pietro e Paolo; Chiesa di Castell'Ottieri; Chiesa di San Nicola.
Confina con i comuni di: Manciano, Semproniano, Pitigliano, Castell'Azzara, Latera, Onano, Proceno e Acquapendente.
Indice |
Biblioteche
- Biblioteca Comunale Manfredo Vanni, Piazza Cairoli
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Arancia Blu Società Cooperativa Sociale Onlus, Via Giovanni Selvi, 6
- Associazione Onlus Familia, Via San Marco, 20
Complessi Bandistici
- Filarmonica Comunale Giuseppe Verdi
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:
SORANO. Capoluogo con Dogana di Frontiera: grossa terra, già dei Conti di Pitigliano. - Sul vertice pianeggiante di un colle tufaceo elevasi la sua fortissima cittadella. Il conte Niccolò Orsini fece costruirla nel secolo XIV; Ferdinando I l'accrebbe e la munì di cortine e di bastioni, e, sebbene in seguito abbandonata, pure resistè in gran parte alle ingiurie del tempo. Sotto la fortezza è il castello, che comparisce quasi nascosto tra le rupi di tufa. Le case addossate a quelle scogliere, sono assai meschine, tutte però fregiate di un qualche ornato di architettura, essendochè un antico statuto municipale decretava premii a chi in ciò distinguevasi.
Nella parte più centrale trovasi la chiesa Colleggiata assai vasta. Una via principale discende serpeggiante dall'alto del castello fino alla più bassa parte; ivi un promontorio tufaceo elevasi sopra i fabbricati, pianeggiando in altra foggia di piazza, cui si ascende per via di scaletta tagliata nel tufo. E' questa facilità di tagliare il tufo offre agevol mezzo di escavare in esso stanze, ripostigli, colombaj, cantine, alcune delle quali di ammirabile grandezza. (V. Atl. Tosc.).
