GUIDA Genova/Palazzo San Giorgio
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Nella parte esterna nel lato opposto al mare si trova un ricco tabernacolo settecentesco di marmo e stucco, fiancheggiato da due angeli con statua dell’Assunta e baldacchino metallico. | Nella parte esterna nel lato opposto al mare si trova un ricco tabernacolo settecentesco di marmo e stucco, fiancheggiato da due angeli con statua dell’Assunta e baldacchino metallico. | ||
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| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Veduta laterale.jpg|Veduta laterale | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Orologio.jpg|L'orologio sulla facciata | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Particolare affresco facciata.jpg|Affresco della facciata | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Scalone di ingresso.jpg|Scalone d' ingresso | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Il cortile interno.jpg|Il cortile interno | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Sala del Capitano.jpg|La sala del Capitano | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Affresco con S.Giorgio e il drago.jpg|Affresco con S.Giorgio e il drago | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Bassorilievo con S.Giorgio e il drago.jpg|Bassorilievo con S.Giorgio e il drago | ||
| + | Immagine:Genova - Palazzo San Giorgio - Edicola votiva.jpg|Edicola votiva | ||
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Versione delle 12:34, 11 ott 2012
Il Palazzo S. Giorgio si compone di due corpi ben distinti, appartenenti ad epoche diverse.
La parte più antica fu fatta costruire dal Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra nel 1260 e fu portata a termine grazie alle conoscenze tecniche di frate Oliveiro, cistercense dell’Abbazia di S.Andrea di Sestri.
La costruzione è a pianta rettangolare con cortile interno ad unico porticato con colonne e basamenti in pietra.
La parte superiore, in mattoni a vista, è formata da due piani, con eleganti finestre quadrifore al primo piano e trifore al secondo. Il tetto è in ardesia a quattro spioventi ed è coronato da un attico a merlatura ghibellina.
Alla fine del XIII secolo nelle carceri del palazzo fu rinchiuso Marco Polo, il famoso viaggiatore veneziano, fatto prigioniero dai genovesi nella battaglia di Curzola (1268).
Sembra che durante la prigionia Marco Polo raccontasse ad un suo compagno di cella, Rustichello da Pisa, le sue avventure durante i viaggi in Oriente e che questi le trascrisse e le diede alle stampe con il titolo “ Il Milione”.
Nel XIV secolo vi fu insediata la dogana e alcune magistrature di controllo dei traffici portuali e dal 1407 il palazzo divenne sede del Banco di San Giorgio, una delle più antiche banche dell’epoca, che amministrava il debito pubblico dello Stato genovese.
Nel 1570 a causa del continuo aumento delle funzioni ed attività del Banco il palazzo venne ampliato verso il mare e fu aggiunto un nuovo corpo.
La costruzione cinquecentesca finì con l’incorporare l’edificio medioevale in gran parte ristrutturato.
Il prospetto principale e laterale vennero affrescati da Andrea Semino.
I dipinti subirono un rapido deterioramento per cui tra il 1606 e il 1608 la decorazione fu rifatta ex novo da Lazzaro Tavarone. Il pittore vi raffigurò S.Giorgio a cavallo nell’atto di trafiggere il drago e nella parte superiore dipinse alcune figure femminili (le Virtù) reggenti le armi della Repubblica e putti recanti trofei di guerra.
Alla fine dell’Ottocento il complesso edilizio venne restaurato dall’architetto Alfredo D’Andrade, direttore dell’ufficio per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria.
Grazie al suo intervento vennero ricostruiti all’interno del palazzo la sala del Capitano del Popolo, la Manica lunga e la Manica corta.
L’ingresso del palazzo è situato nel prospetto a mare e salendo uno scalone in marmo si arriva al primo piano dove si trovano la cinquecentesca sala del Capitano del Popolo e il più ampio e magnifico Salone delle Compere.
Alle pareti, in nicchie, si trovano, scolpite da valenti artisti dell’epoca, le statue dei Benemeriti. Si tratta di eminenti personaggi che rinunciarono alle loro rendite finanziarie in favore della Repubblica.
Si trovano anche tele di illustri pittori di scuola genovese quali il Fiasella, Gio Carlone e Luciano Borzone. Bassorilievo con S.Giorgio e il drago di Michele d’Aria.
Dal 1903 il palazzo è sede dell’Autorità portuale di Genova.
Nella parte esterna nel lato opposto al mare si trova un ricco tabernacolo settecentesco di marmo e stucco, fiancheggiato da due angeli con statua dell’Assunta e baldacchino metallico.






