GUIDA Salbertrand
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==Storia== | ==Storia== | ||
Prime notizie archivistiche sul comune, nell'antica forma di Salabertana, risalgono in una donazione di Adelaide di Susa alla Prevostura di Oulx, nel XI secolo. | Prime notizie archivistiche sul comune, nell'antica forma di Salabertana, risalgono in una donazione di Adelaide di Susa alla Prevostura di Oulx, nel XI secolo. | ||
| − | + | La prevostura era un ente autonome ecclesiastico, che godeva di diversi diritti patrimoniali, non ultimi quelli di proprietà sul fondo di Salbertrand che, comunque faceva parte del Delfinato; il Delfinato era, all'origine, uno Stato indipendente, facente parte del Sacro Romano Impero Germanico che fu incamerato nel 1349 dal re di Francia, Filippo VI, in quanto l'ultimo Delfino, Umberto II era rimasto senza eredi. | |
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| + | A Salbertrand ci fu una grande battaglia fra i valdesi, nell'ambito della Gloriosa rientrata, e i francesi, nel 1689, che vide i primi vincitori. | ||
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| + | Salbetrand restò sotto la corona di Francia fino al 1714 quando, col trattato di Utrecht, firmato fra Luigi XIV, Filippo V di Spagna, la Regina Anna di Gran Bretagna e il Ducato di Savoia, non si decise di staccare la parte meridionale del Delfinato ed incorporarla al regno sabaudo. I Savoia, di fatti, completamente assorbiti nella sfera d'influenza francese, avevano cercato già nel 1688, con Vittorio Amedeo II, di smarcarsi da tale soggezione: in quell'occasione Vittorio Amedeo II aderì alla Lega di Augusta, fatta in funzione antifrancese da Giacomo II d'Inghilterra, ma sconfitto dai Francesi, fu costretto a ritornare sui suoi passi. Una nuova occasione fu offerta dalla Guerra di Successione spagnola, quando praticamente tutte le potenze europee si lanciarono contro Luigi XIV per impedire l'unificazione della corona francese con quella spagnola, determinatasi per motivi dinastici, e che avrebbe comportato l'egemonia indiscussa dei Borbone in Europa. La vittoria dei Savoia, in quell'occasione, affermò l'autonomia del regno sabaudo dalla Francia e portò Salbertrand, insieme al basso delfinato nel Piemonte. | ||
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| + | Le politiche di italianizzazione forzata promosse dal fascismo crearono molti problemi alla comunità locale occitana: dal 1937 fino al 1955 il comune fu italianizzato col nome di Salabertano. | ||
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| + | Oggi il comune è una amena località climatica iscritta nel Parco Naturale del Gran Bosco, istituito dalla Regione Piemonte nel 1980. | ||
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Versione delle 13:14, 1 feb 2008
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Salbertrand è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 24 giugno si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista. Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista; Parrocchiale di San Cristoforo (in località Oulme).
Confina con i comuni di: Exilles, Pragelato e Oulx. E' a circa settantadue chilometri da Torino.
Storia
Prime notizie archivistiche sul comune, nell'antica forma di Salabertana, risalgono in una donazione di Adelaide di Susa alla Prevostura di Oulx, nel XI secolo. La prevostura era un ente autonome ecclesiastico, che godeva di diversi diritti patrimoniali, non ultimi quelli di proprietà sul fondo di Salbertrand che, comunque faceva parte del Delfinato; il Delfinato era, all'origine, uno Stato indipendente, facente parte del Sacro Romano Impero Germanico che fu incamerato nel 1349 dal re di Francia, Filippo VI, in quanto l'ultimo Delfino, Umberto II era rimasto senza eredi.
A Salbertrand ci fu una grande battaglia fra i valdesi, nell'ambito della Gloriosa rientrata, e i francesi, nel 1689, che vide i primi vincitori.
Salbetrand restò sotto la corona di Francia fino al 1714 quando, col trattato di Utrecht, firmato fra Luigi XIV, Filippo V di Spagna, la Regina Anna di Gran Bretagna e il Ducato di Savoia, non si decise di staccare la parte meridionale del Delfinato ed incorporarla al regno sabaudo. I Savoia, di fatti, completamente assorbiti nella sfera d'influenza francese, avevano cercato già nel 1688, con Vittorio Amedeo II, di smarcarsi da tale soggezione: in quell'occasione Vittorio Amedeo II aderì alla Lega di Augusta, fatta in funzione antifrancese da Giacomo II d'Inghilterra, ma sconfitto dai Francesi, fu costretto a ritornare sui suoi passi. Una nuova occasione fu offerta dalla Guerra di Successione spagnola, quando praticamente tutte le potenze europee si lanciarono contro Luigi XIV per impedire l'unificazione della corona francese con quella spagnola, determinatasi per motivi dinastici, e che avrebbe comportato l'egemonia indiscussa dei Borbone in Europa. La vittoria dei Savoia, in quell'occasione, affermò l'autonomia del regno sabaudo dalla Francia e portò Salbertrand, insieme al basso delfinato nel Piemonte.
Le politiche di italianizzazione forzata promosse dal fascismo crearono molti problemi alla comunità locale occitana: dal 1937 fino al 1955 il comune fu italianizzato col nome di Salabertano.
Oggi il comune è una amena località climatica iscritta nel Parco Naturale del Gran Bosco, istituito dalla Regione Piemonte nel 1980.
Complessi e Corali
- Gruppo Folkloristico Aoute Doueire, Piazza Martiri Libertà, 1






