GUIDA Arquata Scrivia
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| + | La storia di Arquata è strettamente intrecciata con Libarna, un antico centro ligure localizzato nella piana sulla quale si affaccia il nostro comune. Libarna era uno dei più antichi centri dei Liguri, popolazione celtica presente in Liguria e Piemonte a partire dal.... Quando i Romani colonizzarono queste regioni assimilarono i celti e trasformarono Libarna, da semplice centro agricolo, in un presidio militare o meglio un mansio lungo l'importante via Postumia, una delle principali arterie di comunicazione della romanità che collegava Aquileia a Genova. | ||
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| + | Con buona probabilità Arquata fu un ulteriore castrum edificato allorquando, nel crepuscolo dell'Impero e a causa delle scorrerie barbare, la popolazione di Libarna scappò dalla pianura ed edificò un ulteriore centro sulla collina, ove è il più antico insediamento arquatese, in prossimità di un Acquedotto Romano dal quale la località, probabilmente, prende il nome. | ||
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| + | La posizione fortificata e favorevole fece si che il centro continuasse a rivestire una discreta importanza strategica sia durante i regni romano-barbarici che all'epoca sia dei ducati Longobardi che delle contee franche. In particolare, proprio queste zone furono al centro di grosse lotte all'epoca delle guerre greco-gotiche. Arquata era al confine col mondo bizantino, all'epoca di Agilulfo, mentre solo sotto Rotari la Liguria viene conquistata dai Longobardi ed il confine con la valle dello Scrivia viene reso più sicuro. | ||
| + | In epoca carolingia, nel IX secolo, il paese era di proprietà dell'abbazia di Sant'Ambrogio di Milano poichè, con diploma imperiale, Carlo il Grosso aveva stabilità che Arquata facesse parte del patrimonio abbaziale, a partire dall'880. In seguito, sia su Milano che sulla Liguria, giunsero a governare gli Obertenghi che erano marchesi di Milano, conte di Luni e reggenti di una marca che includeva anche l'Oltregiogo e la val Bormida, in Piemonte. Dagli Obertenghi nacque il ramo degli Estensi. Nel 1077, Enrico IV confermava il possesso della città a Ugo e Folco d’Este, mentre, poco dopo fu, probabilmente Oberto a concedere Arquata al vescovo di Tortona, Pietro I. | ||
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| + | Nel 1177 l'Imperatore Barbarossa confermava il possesso del castrum a Tortona; il castello fu alla base dello scontro che oppose Genova a Tortona del XIII secolo e si concluse con un'arbitrato di Milano, nel 1228, che stabiliva che Genova rinunciasse al castello di Capriata e Tortona a quello di Arquata, e che i castelli venissero distrutti. La cosa, puntualmente, avvenne. | ||
| + | Nel XIII secolo, infatti, si era scatenata una guerra fra Genova, Alessandria, Tortona, Vercelli e Milano che minacciano i traffici commerciali della Repubblica genovese. Alla morte del Podestà Brancaleone di Ansaldo ne approfittarono anche Savona e Albenga per insorgere contro la Repubblica; la pace del 1228 veniva riratificata nel 1231, dopo un'ulteriore scontro con Alessandria. | ||
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| + | Intanto, il comune di Tortona, vendeva nel 1310 Arquata ad Opicino Spinola di Genova; gli Spinola, una delle più importanti famiglie di Genova, diventavano così i signori di Arquata che incominciava a gravitare nell'orbita della Repubblica genovese. | ||
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Versione delle 13:10, 19 feb 2008
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Arquata Scrivia è situato nel Piemonte, ai confini con la Liguria, nella Provincia di Alessandria. Il 16 agosto si festeggia il Patrono, San Rocco. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Giacomo e di Sant'Antonio.
Confina con i comuni di: Gavi, Grondona, Serravalle Scrivia, Vignole Borbera e Isola del Cantone.
Indice |
Storia
La storia di Arquata è strettamente intrecciata con Libarna, un antico centro ligure localizzato nella piana sulla quale si affaccia il nostro comune. Libarna era uno dei più antichi centri dei Liguri, popolazione celtica presente in Liguria e Piemonte a partire dal.... Quando i Romani colonizzarono queste regioni assimilarono i celti e trasformarono Libarna, da semplice centro agricolo, in un presidio militare o meglio un mansio lungo l'importante via Postumia, una delle principali arterie di comunicazione della romanità che collegava Aquileia a Genova.
Con buona probabilità Arquata fu un ulteriore castrum edificato allorquando, nel crepuscolo dell'Impero e a causa delle scorrerie barbare, la popolazione di Libarna scappò dalla pianura ed edificò un ulteriore centro sulla collina, ove è il più antico insediamento arquatese, in prossimità di un Acquedotto Romano dal quale la località, probabilmente, prende il nome.
La posizione fortificata e favorevole fece si che il centro continuasse a rivestire una discreta importanza strategica sia durante i regni romano-barbarici che all'epoca sia dei ducati Longobardi che delle contee franche. In particolare, proprio queste zone furono al centro di grosse lotte all'epoca delle guerre greco-gotiche. Arquata era al confine col mondo bizantino, all'epoca di Agilulfo, mentre solo sotto Rotari la Liguria viene conquistata dai Longobardi ed il confine con la valle dello Scrivia viene reso più sicuro. In epoca carolingia, nel IX secolo, il paese era di proprietà dell'abbazia di Sant'Ambrogio di Milano poichè, con diploma imperiale, Carlo il Grosso aveva stabilità che Arquata facesse parte del patrimonio abbaziale, a partire dall'880. In seguito, sia su Milano che sulla Liguria, giunsero a governare gli Obertenghi che erano marchesi di Milano, conte di Luni e reggenti di una marca che includeva anche l'Oltregiogo e la val Bormida, in Piemonte. Dagli Obertenghi nacque il ramo degli Estensi. Nel 1077, Enrico IV confermava il possesso della città a Ugo e Folco d’Este, mentre, poco dopo fu, probabilmente Oberto a concedere Arquata al vescovo di Tortona, Pietro I.
Nel 1177 l'Imperatore Barbarossa confermava il possesso del castrum a Tortona; il castello fu alla base dello scontro che oppose Genova a Tortona del XIII secolo e si concluse con un'arbitrato di Milano, nel 1228, che stabiliva che Genova rinunciasse al castello di Capriata e Tortona a quello di Arquata, e che i castelli venissero distrutti. La cosa, puntualmente, avvenne. Nel XIII secolo, infatti, si era scatenata una guerra fra Genova, Alessandria, Tortona, Vercelli e Milano che minacciano i traffici commerciali della Repubblica genovese. Alla morte del Podestà Brancaleone di Ansaldo ne approfittarono anche Savona e Albenga per insorgere contro la Repubblica; la pace del 1228 veniva riratificata nel 1231, dopo un'ulteriore scontro con Alessandria.
Intanto, il comune di Tortona, vendeva nel 1310 Arquata ad Opicino Spinola di Genova; gli Spinola, una delle più importanti famiglie di Genova, diventavano così i signori di Arquata che incominciava a gravitare nell'orbita della Repubblica genovese.
Dove Mangiare
- Ristorante Lo Casale, Strada par Pratolungo, 59
- Ristorante La Torre, Localita' Le Vaie
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Piazza S. Bertelli 21
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Pubblica Assistenza Croce Verde Arquatese, Piazza Della Musica 14
- Unione Sportiva Dilettantistica Arquatese, St.Comun. Garrone- V.Pratolongo
Bibliografia
- Arquata e le vie dell'Oltregiogo, C, Ceschi - T.O. De Negri - N. Gabrielli (1959)
- Arquata Scrivia. Un borgo nuovo del XIII secolo, D. Canazza, Ed. ERGA (2003)






