GUIDA  Belforte Monferrato

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==Storia==
 
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La storia del comune è legata all'antico monastero del Faldellino, che sorgeva alla sinistra dello Stura, attorno al quale si coagulò il primo nucleo abitato, alla destra del torrente, in zona Pastori-San Colombano.
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La storia del comune è legata all'antico '''monastero di San Colombano''' presso una località anticamente nomata ''del Faldellino'', che sorgeva alla sinistra dello Stura, attorno al quale si coagulò il primo nucleo abitato, alla destra del torrente, in zona Pastori-San Colombano.
  
Il Monastero era proprietà dell'importante abbazia di San Colombano in Bobbio (VII secolo), una delle più importanti del Medioevo, che era un feudo monastico che diventò poi Contea vescovile avendo ricevuto anche Bobbio il titolo imperiale di Città, da Enrico II nel 1014); sotto i monaci di San Colombano grazie alla donazione del re longobardo Agilulfo, con la mediazione della regina Teodolinda e l'esenzione papale;
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Il monastero era proprietà dell'importante omonima '''abbazia di San Colombano di [[Bobbio]]''' (VII secolo), una delle più importanti del Medioevo, che era un feudo monastico che diventò, poi, Contea vescovile avendo ricevuto anche Bobbio il titolo imperiale di Città, da Enrico II, nel 1014.
  
Intorno al X secolo, la popolazione si spostò dal fondovalle per occupare la zona del castello. Nel 934, i re borgognoni d'Italia Ugo e Lotario, concessero questi fondi ad Aleramo del Monferrato. La concessione fu confermata da Ottone nel 967.
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Intorno al X secolo, la popolazione si spostò dal fondovalle per occupare la zona del '''Castello''' che, probabilmente, non sorgeva esattamente presso il convento, bensì presso un'ulteriore ed importante chiesa, quella di San Benedetto; il nome non è casuale giacchè, a partire da '''San Bobuleno''', quarto abate di Bobbio (643-652), era stata introdotta la regola benedettina.  
  
In seguito tutta la contea di Bobbio cadde nelle mani degli Obertenghi, anch'essi di stirpe arduinica, giacchè l'abbazia di san Colombano aveva richiesto la protezione di soldati di ventura legati proprio ai marchesi di Luni.
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Nel '''934''', i re borgognoni d'Italia Ugo e Lotario, concessero questi fondi ad '''Aleramo del Monferrato'''. La concessione fu confermata da '''Ottone''' nel '''967'''.
  
In seguito Bellum Fortium passò ad un'altra famiglia aleramica, i Malaspina di Cremolino, molto influenti fra Lunigiana Massa e Carrara e genovesato. Belforte fu sempre più attratta nell'orbita di influenza della Repubblica di Genova e nel 1328, a capo del castello salirono gli Spinola di Genova.
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In seguito tutta la contea di Bobbio passava agli '''Obertenghi''', anch'essi di stirpe arduinica, giacchè l'abbazia di San Colombano aveva richiesto la protezione di soldati di ventura legati proprio ai marchesi di Luni.
  
In seguito abbiam i, Grimaldi e i Cattaneo della Volta.
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''Bellum Fortium'' passò ancora ad un'altra famiglia aleramica, i '''Malaspina di [[Cremolino]]''', molto influenti fra Lunigiana, Massa e Carrara e genovesato. Belforte viene sempre più attratta nell'orbita di influenza della '''Repubblica di [[Genova]]''' e di quelle famiglie, a capo dei così detti '''Feudi Imperiali''', i cui interessi territoriali erano localizzati in [[Liguria]] e Lunigiana.  
  
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Nel 1328, infatti, a capo del castello salirono gli '''Spinola''' di Genova, importantissima famiglia che annovera, nella storia della repubblica genovese, ben 10 dogi e 127 senatori.
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Nel 1538, muore Giambattista Spinola, la cui figlia era andata in sposa ai '''Grimaldi''' che, così, prendono Belforte; fino al 1652, quando il patrimonio passa a '''Patrizio Cattaneo della Volta''' - infatti anche i Cattaneo erano imparentati con i Grimaldi - che fu il primo a ricevere dai Savoia il titolo marchionale.
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I Cattaneo della Volta saranno gli ultimi signori di Belforte, fino all'estinzione del feudalesimo e, comunque, continueranno a detenere la proprietà del castello, fino ai giorni nostri.
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Belforte fu accorpato al comune di [[Tagliolo Monferrato]] dal 1927 al '''1947''', quando riguadagnò l'autonomia.
  
 
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Versione delle 12:36, 26 feb 2008

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Belforte Monferrato è situato nel Piemonte, ai confini con la Liguria, nella Provincia di Alessandria. L'8 settembre si festeggia il Patrono, Natività di Maria Vergine. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Benedetto.

Confina con i comuni di: Ovada, Tagliolo Monferrato e Rossiglione.

Storia

La storia del comune è legata all'antico monastero di San Colombano presso una località anticamente nomata del Faldellino, che sorgeva alla sinistra dello Stura, attorno al quale si coagulò il primo nucleo abitato, alla destra del torrente, in zona Pastori-San Colombano.

Il monastero era proprietà dell'importante omonima abbazia di San Colombano di Bobbio (VII secolo), una delle più importanti del Medioevo, che era un feudo monastico che diventò, poi, Contea vescovile avendo ricevuto anche Bobbio il titolo imperiale di Città, da Enrico II, nel 1014.

Intorno al X secolo, la popolazione si spostò dal fondovalle per occupare la zona del Castello che, probabilmente, non sorgeva esattamente presso il convento, bensì presso un'ulteriore ed importante chiesa, quella di San Benedetto; il nome non è casuale giacchè, a partire da San Bobuleno, quarto abate di Bobbio (643-652), era stata introdotta la regola benedettina.

Nel 934, i re borgognoni d'Italia Ugo e Lotario, concessero questi fondi ad Aleramo del Monferrato. La concessione fu confermata da Ottone nel 967.

In seguito tutta la contea di Bobbio passava agli Obertenghi, anch'essi di stirpe arduinica, giacchè l'abbazia di San Colombano aveva richiesto la protezione di soldati di ventura legati proprio ai marchesi di Luni.

Bellum Fortium passò ancora ad un'altra famiglia aleramica, i Malaspina di Cremolino, molto influenti fra Lunigiana, Massa e Carrara e genovesato. Belforte viene sempre più attratta nell'orbita di influenza della Repubblica di Genova e di quelle famiglie, a capo dei così detti Feudi Imperiali, i cui interessi territoriali erano localizzati in Liguria e Lunigiana.

Nel 1328, infatti, a capo del castello salirono gli Spinola di Genova, importantissima famiglia che annovera, nella storia della repubblica genovese, ben 10 dogi e 127 senatori.

Nel 1538, muore Giambattista Spinola, la cui figlia era andata in sposa ai Grimaldi che, così, prendono Belforte; fino al 1652, quando il patrimonio passa a Patrizio Cattaneo della Volta - infatti anche i Cattaneo erano imparentati con i Grimaldi - che fu il primo a ricevere dai Savoia il titolo marchionale.

I Cattaneo della Volta saranno gli ultimi signori di Belforte, fino all'estinzione del feudalesimo e, comunque, continueranno a detenere la proprietà del castello, fino ai giorni nostri.

Belforte fu accorpato al comune di Tagliolo Monferrato dal 1927 al 1947, quando riguadagnò l'autonomia.