GUIDA  Spoleto/Edifici Religiosi

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*[[Spoleto/Edifici Religiosi/Ubicati nel Capoluogo]]  
 
*[[Spoleto/Edifici Religiosi/Ubicati nel Capoluogo]]  
  
*Ubicati nelle [[Spoleto/Frazioni]] :
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*[[Spoleto/Edifici Religiosi/Ubicati nelle Frazioni]]  
: - [[Spoleto/Frazioni/Azzano]] :
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:  1. [[Spoleto/Edifici Religiosi/Chiesa San Lorenzo e Santa Caterina]]
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:  2. [[Spoleto/Edifici Religiosi/Chiesa San Lorenzo]]
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:  3. [[Spoleto/Edifici Religiosi/Chiesa Santa Maria del Soccorso]], Strada Provinciale. 457
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:  4. Edicola votiva:
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:ubicata fuori dell’abitato (nei pressi di un edificio di antica fondazione e non lontano dalla [[Spoleto/Edifici Religiosi/Chiesa San Lorenzo e Santa Caterina]] ), dedicata a Santa Lucia e risalente all’anno 1581, presenta sul muro di fondo un dipinto raffigurante la Madonna col Bambino incoronata da angioletti: il gruppo si libra sulla Santa Casa Lauretana, attorno alla quale svolazzano cherubini. Sulla parete destra sono raffigurati  Santa Lucia ed Sant’Antonio da Padova con in mano il fuoco; sulla parete di destra Sant’Antonio Abate con Caterina d’Alessandria. Le figurazioni sono inquadrate da fregi e architetture con motivi classici, cui si sostituiscono colonnine avvinghiate da racemi nel vano d’ingresso, più largo del precedente, rettangolare e dove le partizioni sono ricoperte da tendaggi realizzati a secco All’interno, sulla parete di destra, è riportata la seguente iscrizione: "QUESTA CAPPELLA LA FECE FARE BARTOLOMEA / PER LASSITO DE SUO MARITO FIORAVANTE . ANNO DOMINI / MDLXXXI A DI XVI DE MAGGIO".
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: - [[Spoleto/Frazioni/Baiano]] :
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:  1. '''Chiesa di Santa Maria della cura''' :Risalente al XIII secolo è caratterizzata da un campanile quadrilatero che, pur se rimaneggiato nel corso dei secoli, presenta ancora intatto il fascino dell’architettura romanica. Già appartenuta alla '''Famiglia Mauri Tagliaferri''' ed alla '''Famiglia Pila di Spoleto''', conserva un affresco attribuito ad un pittore locale di fine 1400 ed uno a '''Martinangelo di Bartolomeo di Spoleto''', oltre a due affreschi votivi cinquecenteschi, raffiguranti San Sebastiano e San Giovanni Battista e una Santa Martire.
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*Ubicati nelle '''Località''':
 
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: - '''Acqualacastagna di Spoleto''':
 
: - '''Acqualacastagna di Spoleto''':
 
:  1. '''Cappella Madonna del Carmine''' : risalente al XV secolo è un piccolo edificio, tipologicamente uguale ad altri variamente disposti lungo o nei pressi del tratto della '''Via Flaminia''' (a sud del '''Capoluogo'''), isolato fra i boschi e con l’apertura di accesso a lunettone e chiuso da un cancello di legno. All'interno, la tela sulla parete di fondo e risalente al XVIII secolo, raffigura il patriarca Elia che riceve lo scapolare alla presenza della Madonna e di una monaca.
 
:  1. '''Cappella Madonna del Carmine''' : risalente al XV secolo è un piccolo edificio, tipologicamente uguale ad altri variamente disposti lungo o nei pressi del tratto della '''Via Flaminia''' (a sud del '''Capoluogo'''), isolato fra i boschi e con l’apertura di accesso a lunettone e chiuso da un cancello di legno. All'interno, la tela sulla parete di fondo e risalente al XVIII secolo, raffigura il patriarca Elia che riceve lo scapolare alla presenza della Madonna e di una monaca.

Versione delle 13:23, 14 giu 2019

Spoleto/Edifici Religiosi

  • Ubicati nelle Località:

Cappella Madonna del Carmine, in Acqualacastagna
Cappella Madonna del Carmine, in Acqualacastagna

- Acqualacastagna di Spoleto:
1. Cappella Madonna del Carmine : risalente al XV secolo è un piccolo edificio, tipologicamente uguale ad altri variamente disposti lungo o nei pressi del tratto della Via Flaminia (a sud del Capoluogo), isolato fra i boschi e con l’apertura di accesso a lunettone e chiuso da un cancello di legno. All'interno, la tela sulla parete di fondo e risalente al XVIII secolo, raffigura il patriarca Elia che riceve lo scapolare alla presenza della Madonna e di una monaca.
2. Ex Chiesa San Giovanni Battista
- Chiodo:
1. Ex Chiesa di San Claudio : sita lungo la Via Romana ad occidente del Capoluogo, edificata anteriormente al XI secolo (come testimoniato da vari reperti recuperati in loco ed altri riutilizzati per la costruzione dell’edificio stesso), ha subito nel corso del tempo vari stravolgimenti architettonici sia all’interno che all’esterno (resta pressoché integro il perimetro e l’abside esterno), tanto che che i volumi della chiesa sono stati inglobati in spazi di una casa colonica addossata ed alcuni annessi ridotti a stalletti e pollaio. Il complesso è rimasto, attualmente, “incastonato” tra il passaggio a livello ferroviario sulla scoscesa strada proveniente dalla Frazione Collerisana e l’imponente struttura della ex Cementir (al quarto chilometro del vecchio tratto stradale SpoletoFrazione San Giovanni di BaianoAcquasparta) . La porta di ingresso presenta nell’arcata una pietra con incisioni latine mal posizionata rispetto al verso della scrittura il che fa pensare che anche lo stesso arco abbia subito rimaneggiamenti. E’ di proprietà privata ed in fase di recupero per merito dell’attuale proprietario Amleto Morosini , collezionista di tessuti antichi e restauratore in città.

Edicole Votive