GUIDA Romagnano al Monte
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A seguito del sisma, l'abitato si è spostato in gran parte in pianura. | A seguito del sisma, l'abitato si è spostato in gran parte in pianura. | ||
La contrada era nota fin dall'antichità con il nome di ''Fundus Romanianus''. Si costituì come feudo nel Medioevo ed - in epoca normanna - era parte dei possedimenti di '''Roberto di Quaglietta'''. | La contrada era nota fin dall'antichità con il nome di ''Fundus Romanianus''. Si costituì come feudo nel Medioevo ed - in epoca normanna - era parte dei possedimenti di '''Roberto di Quaglietta'''. | ||
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| + | Editore, Napoli, 1999. | ||
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Versione delle 14:36, 1 dic 2008
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Romagnano al Monte è situato in Campania, ai confini con la Basilicata, in Provincia di Salerno.
Confina con i comuni di: Buccino, Salvitelle, San Gregorio Magno, Ricigliano, Vietri di Potenza e Balvano.
Storia
Il territorio era parte della Vulceiana civitas - l'odierna Buccino - in epoca tardoromana.
L'antico borgo - abbandonato a seguito del grande terremoto del 1980 -, di fondazione medioevale, sorgeva e sorge su di uno sperone roccioso a 635 mslm, sulla gola del torrente Bianco, alla sinistra del Platano, affluente del fiume Melandro. A seguito del sisma, l'abitato si è spostato in gran parte in pianura.
La contrada era nota fin dall'antichità con il nome di Fundus Romanianus. Si costituì come feudo nel Medioevo ed - in epoca normanna - era parte dei possedimenti di Roberto di Quaglietta.
In epoca Angioina passò alla famiglia Accia. Sotto gli Aragonesi, Romagnano era feudo degli Alagna: quando Pietro de Alagna si ribellò ad Alfonso d'Aragona, il sovrano infeudò i Caracciolo, ai quali seguirono i signori di Lamagna.
Nel 1562, il feudo passò ai Ligni, nobile famiglia di origine francese, che lo elevarono al rango di Baronia; quando Isabella Ligni si sposò con Raniero, nel 1625, Romagnano fu elevata al rango di marchesato.
Nell'organizzazione amministrativa borbonica, Romagnano era parte del Principato Citeriore.
Nel Settecento, l'ultimo marchese di Romagnano, Antonio Ligni, muore senza figli legittimi, legittimati, quindi, ad ereditare anche il titolo marchionale.
Nel 1728, il feudo viene venduto ad un ricco borghese di Buccino, Carlo Torelli che è, però, costretto a rinunciare al titolo marchionale. Nel 1759, con Francesco Torelli, Romagnano diviene nuovamente Baronia.
I Torella di Buccino tennero Romagnano fino all'eversione della feudalità, nel 1819.
- Chiesa della Madonna del Rosario,
- Cappella di San Nicola
- Cappella di Santa Maria del Carmine
Bibliografia
F. Assante, Romagnano, Famiglie feudali e società contadina in età moderna, Giannini
Editore, Napoli, 1999.






