GUIDA  Sassari/Chiesa di Santa Caterina

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Alla fine di corso Vittorio Emanuele II, all'incrocio con via Santa Caterina c'è uno slargo dove, al termine di una scalinata, sorge l'omonima fabbrica.
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==Storia==
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La chiesa, precedentemente dedicata a Gesù e Maria, fu costruita tra il 1580 e 1607, per i gesuiti.
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L'originale disegno di '''Giovanni De Rosis''', ispirato ai canoni dell'architettura della Controriforma del Della Porta e del Vignola, venne parzialmente alterato dalle maestranze locali che costruirono la fabbrica.
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==Descrizione==
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===Esterno===
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La '''facciata''' è aperta da un ingresso stretto fra un duplice ordine di paraste. Le lesene più esterne proseguono per tutto il prospetto, fiancheggiando il finestrone dell'ordine superiore, e si arrestano sulla cornice terminale della chiesa, dove un timpano semicircolare chiude la struttura.
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Due finestre cieche affiancano il finestrone centrale: particolarmente vivace si presenta la loro decorazione.
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La fabbrica è coronata da una bella cupola ottagonale.
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Alla sinistra della chiesa è l'ex '''collegio Canopoleno''', fi Fernandez Ponce de Leon (1580), con bel portale, oggi murato.
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===Interno===
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La struttura è a navata centrale con cappelle con volte a crociera. Notevoli tele di anonimi locali del Seicento adornano l'interno.
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* I Martiri turritani, II cappella a sx
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* Incoronazione della Vergine, transetto dx
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* Trinità, transetto a sx
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L'altare maggiore è opera della fine dell'Ottocento di '''Simone Manca''' che ingloba una statua raffigurante ''David con la cetra'', dell'originale altare ligneo barocco.
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Immagine:Sassari - Chiesa di S. Caterina - Uno scorcio.jpg|Chiesa di Santa Caterina
 
Immagine:Sassari - Chiesa di S. Caterina - Uno scorcio.jpg|Chiesa di Santa Caterina

Versione delle 10:12, 23 mar 2009

Alla fine di corso Vittorio Emanuele II, all'incrocio con via Santa Caterina c'è uno slargo dove, al termine di una scalinata, sorge l'omonima fabbrica.

Indice

Storia

La chiesa, precedentemente dedicata a Gesù e Maria, fu costruita tra il 1580 e 1607, per i gesuiti. L'originale disegno di Giovanni De Rosis, ispirato ai canoni dell'architettura della Controriforma del Della Porta e del Vignola, venne parzialmente alterato dalle maestranze locali che costruirono la fabbrica.

Descrizione

Esterno

La facciata è aperta da un ingresso stretto fra un duplice ordine di paraste. Le lesene più esterne proseguono per tutto il prospetto, fiancheggiando il finestrone dell'ordine superiore, e si arrestano sulla cornice terminale della chiesa, dove un timpano semicircolare chiude la struttura.

Due finestre cieche affiancano il finestrone centrale: particolarmente vivace si presenta la loro decorazione. La fabbrica è coronata da una bella cupola ottagonale.

Alla sinistra della chiesa è l'ex collegio Canopoleno, fi Fernandez Ponce de Leon (1580), con bel portale, oggi murato.

Interno

La struttura è a navata centrale con cappelle con volte a crociera. Notevoli tele di anonimi locali del Seicento adornano l'interno.

  • I Martiri turritani, II cappella a sx
  • Incoronazione della Vergine, transetto dx
  • Trinità, transetto a sx

L'altare maggiore è opera della fine dell'Ottocento di Simone Manca che ingloba una statua raffigurante David con la cetra, dell'originale altare ligneo barocco.



Mappa del luogo in cui si trova la Chiesa, in Via Santa Caterina

Foto Satellitare
Foto Satellitare