GUIDA Torino/Palazzo Reale
| Riga 1: | Riga 1: | ||
'''Palazzo Reale''' è una grandiosa costruzione secentesca, residenza dei Savoia, dei Re di Sardegna e dei Re d'Italia fino al '''1865'''. | '''Palazzo Reale''' è una grandiosa costruzione secentesca, residenza dei Savoia, dei Re di Sardegna e dei Re d'Italia fino al '''1865'''. | ||
| + | |||
| + | Il palazzo venne eretto dove sorgeva l'antico Palazzo Vescovile nel '''1646''', ma il progetto venne avviato già sotto Carlo Emanuele I, nel '''1584''', sotto la direzione di '''Ascanio Vitozzi'''. Il nuovo palazzo seicentesco, promosso da Madama Reale Maria Cristina di Francia, fu eseguito da Carlo Morello, a cui si deve la facciata, e da Maurizio Valperga, Maurizio Venello e Amedeo di Castellamonte. | ||
| + | |||
| + | I giardini interni furono progettati da '''Andrè Lenotre''', artefici del giardino di Versailles. | ||
| + | |||
| + | Nel primo Settecento, si confrontò con il palazzo il genio di '''Filippo Juvarra''', al quale si devono varie ristrutturazioni, nonchè la realizzazione della virtuosistica '''scala delle forbici''', del 1720, e il '''gabinetto della lacche cinesi'''. | ||
| + | |||
| + | Dal '''1738''', altri lavori furono realizzati da '''Benedetto Alfieri'''. | ||
| + | |||
| + | Il palazzo venne depredato nell'Ottocento dalle armate napoleoniche. | ||
| + | |||
| + | Con la Restaurazione, i Savoia intrapresero nuovi lavori di arricchimento del palazzo che durarono l'intero secolo. | ||
| + | |||
| + | Nel 1820 fu rifatto lo '''Scalone d'onore''', nel '''1823''' fu ristrutturata la Galleria di Beaumont e fu realizzato il rondò, smantellato nel 1834 e riattato come '''sala della rotonda'''. | ||
| + | |||
| + | Nel 1838 fu completata la '''sala del trono'''; nel 1862, furono rifatti alcuni soffitti e stucchi. Negli anni 90 dell'Ottocento altri lavori furono intrapresi da '''Emilio Stramucci''', a cui si deve la '''Manica Nuova'''. | ||
| + | |||
[[Categoria:Palazzi]] | [[Categoria:Palazzi]] | ||
Versione delle 11:26, 17 mar 2010
Palazzo Reale è una grandiosa costruzione secentesca, residenza dei Savoia, dei Re di Sardegna e dei Re d'Italia fino al 1865.
Il palazzo venne eretto dove sorgeva l'antico Palazzo Vescovile nel 1646, ma il progetto venne avviato già sotto Carlo Emanuele I, nel 1584, sotto la direzione di Ascanio Vitozzi. Il nuovo palazzo seicentesco, promosso da Madama Reale Maria Cristina di Francia, fu eseguito da Carlo Morello, a cui si deve la facciata, e da Maurizio Valperga, Maurizio Venello e Amedeo di Castellamonte.
I giardini interni furono progettati da Andrè Lenotre, artefici del giardino di Versailles.
Nel primo Settecento, si confrontò con il palazzo il genio di Filippo Juvarra, al quale si devono varie ristrutturazioni, nonchè la realizzazione della virtuosistica scala delle forbici, del 1720, e il gabinetto della lacche cinesi.
Dal 1738, altri lavori furono realizzati da Benedetto Alfieri.
Il palazzo venne depredato nell'Ottocento dalle armate napoleoniche.
Con la Restaurazione, i Savoia intrapresero nuovi lavori di arricchimento del palazzo che durarono l'intero secolo.
Nel 1820 fu rifatto lo Scalone d'onore, nel 1823 fu ristrutturata la Galleria di Beaumont e fu realizzato il rondò, smantellato nel 1834 e riattato come sala della rotonda.
Nel 1838 fu completata la sala del trono; nel 1862, furono rifatti alcuni soffitti e stucchi. Negli anni 90 dell'Ottocento altri lavori furono intrapresi da Emilio Stramucci, a cui si deve la Manica Nuova.






