GUIDA Venzone/Duomo
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| + | Nobile ed insigne monumento gotico, il Duomo fu completamente distrutto dai terremoti del 6 maggio e del 15 settembre 1976 che distrussero la città e, in seguito, ricostruito per anastilosi, riedificando cioè in modo uguale la struttura preesistente al sisma. | ||
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| + | La prima chiesa ove sorge il duomo risale all’inizio del '''XIII''' secolo. Nel '''1251''', il feudatario '''Glozio''' la ampliò ulteriormente. La fabbrica attuale (come rifatta dopo il 1976) risale alla nuova chiesa costruita nel 1308, probabilmente, dall’architetto '''Giovanni Griglio''', lo stesso autore del Duomo di [[Gemona]]. | ||
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| + | Il nuovo duomo fu consacrato dal patriarca di [[Aquileia]] '''Bertrando''', nel 1338. | ||
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| + | La fabbrica è una costruzione che, nonostante il periodo breve entro il quale si realizzò, è abbastanza composita nel gusto e nello stile, con elementi romanici e gotici, di ascendenza francese, come i ''crochet'' dei pilastri, e di area germanica, come le absidi poligonali culminanti su contrafforti decorati con statue su cuspidi piramidali o l’utilizzo di statue di santi su mensole all’altezza dell’imposta dei costoloni, presenti presso le tre absidi del presbiterio. | ||
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| + | La facciata, a capanna, semplice, nuda e sprovvista di luci, è decorata da una ghimberga dal frontone semplice e nudo ma impreziosito da un portale strombato romanico con le armille e gli archivolti decorati, poggiante su di un architrave istoriato che sormonta delle lesene a fascio gotiche, con capitelli riccamente decorati da crochet. | ||
| + | Sui fianchi si aprono dei portali entro avancorpi di fattura simile. Le lunette sono decorate con bassorilievi della Crocifissione (al centro), l’Incoronazione della Vergine (a destra) e Cristo benedicente. | ||
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| + | I pilastri della navata sono rettangolari, a volte con un decoro all’altezza del capitello. | ||
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| + | Notevoli le opere d’arte custodite nella chiesa. | ||
| + | Segnaliamo le acquasantiere, un pluteo e un fonte battesimale opera di '''Bernardino da Bissone''' (XVI sec), lastre tombali del vescovo Concordia (1392), del duca Boislao e Lorenzo di Bacia (XV secolo). | ||
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| + | Inoltre, abbiamo due manufatti di scuola tedesca, un ''Vesperbild'' in areanaria del Quattrocento ed un ''Compianto sul cristo morto'', di legno dipinto, composto da otto statue, del '''1530''', e riferibile ad una anonimo maestro di Ulm. | ||
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Versione attuale delle 14:49, 12 mag 2010
Nobile ed insigne monumento gotico, il Duomo fu completamente distrutto dai terremoti del 6 maggio e del 15 settembre 1976 che distrussero la città e, in seguito, ricostruito per anastilosi, riedificando cioè in modo uguale la struttura preesistente al sisma.
Indice |
Storia
La prima chiesa ove sorge il duomo risale all’inizio del XIII secolo. Nel 1251, il feudatario Glozio la ampliò ulteriormente. La fabbrica attuale (come rifatta dopo il 1976) risale alla nuova chiesa costruita nel 1308, probabilmente, dall’architetto Giovanni Griglio, lo stesso autore del Duomo di Gemona.
Il nuovo duomo fu consacrato dal patriarca di Aquileia Bertrando, nel 1338.
Descrizione
La fabbrica è una costruzione che, nonostante il periodo breve entro il quale si realizzò, è abbastanza composita nel gusto e nello stile, con elementi romanici e gotici, di ascendenza francese, come i crochet dei pilastri, e di area germanica, come le absidi poligonali culminanti su contrafforti decorati con statue su cuspidi piramidali o l’utilizzo di statue di santi su mensole all’altezza dell’imposta dei costoloni, presenti presso le tre absidi del presbiterio.
Esterno
La facciata, a capanna, semplice, nuda e sprovvista di luci, è decorata da una ghimberga dal frontone semplice e nudo ma impreziosito da un portale strombato romanico con le armille e gli archivolti decorati, poggiante su di un architrave istoriato che sormonta delle lesene a fascio gotiche, con capitelli riccamente decorati da crochet. Sui fianchi si aprono dei portali entro avancorpi di fattura simile. Le lunette sono decorate con bassorilievi della Crocifissione (al centro), l’Incoronazione della Vergine (a destra) e Cristo benedicente.
Interno
Severo, a croce latina, di impatto gotico, e terminante con tre absidi.
Le absidi sono coperte da volte gotiche a crociera, mentre le navate da un tetto a carena rovesciata.
I pilastri della navata sono rettangolari, a volte con un decoro all’altezza del capitello.
Notevoli le opere d’arte custodite nella chiesa. Segnaliamo le acquasantiere, un pluteo e un fonte battesimale opera di Bernardino da Bissone (XVI sec), lastre tombali del vescovo Concordia (1392), del duca Boislao e Lorenzo di Bacia (XV secolo).
Inoltre, abbiamo due manufatti di scuola tedesca, un Vesperbild in areanaria del Quattrocento ed un Compianto sul cristo morto, di legno dipinto, composto da otto statue, del 1530, e riferibile ad una anonimo maestro di Ulm.
Dei numerosi affreschi che decoravano l’interno (molti ascrivibili ad Antonio Baietto e Domenico Lu Domine, 1400 circa), resta solo la Consacrazione della chiesa e alcuni frammenti.






