GUIDA  Portici/Villa Starita

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==Storia==
 
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La villa è stata costruita nel settecento ma ha subito pesanti rimaneggiamenti nell'ottocento.
 
La villa è stata costruita nel settecento ma ha subito pesanti rimaneggiamenti nell'ottocento.
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Passò a Luigi Astarita nel millenovecentoquattro.
 
Passò a Luigi Astarita nel millenovecentoquattro.
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==Descrizione==
 
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Al termine del giardino c'è una terrazza di gusto romantico, arredata con finti ruderi romani;
 
Al termine del giardino c'è una terrazza di gusto romantico, arredata con finti ruderi romani;
qui sorgeva un casino di gusto pompeiano, andato completamente distrutto.
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qui sorgeva un casino di gusto pompeiano, andato completamente distrutto assieme al caffuaus nel 1944 durante l'occupazione alleata.  
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==Indirizzo==
 
==Indirizzo==

Versione delle 00:40, 19 nov 2010

Didascalia

Indice

Storia

La villa è stata costruita nel settecento ma ha subito pesanti rimaneggiamenti nell'ottocento.

L'edificio era di proprietà del principe di Calvaruso. La villa venne, poi, acquistata da Enrico Pessina e ceduta nel 1887 ad Emilio Marrullier (ufficiale del Genio Militare).

Passò a Luigi Astarita nel millenovecentoquattro.

Didascalia

Descrizione

Molto bella la facciata di via Farina; l'elemento che maggiormente colpisce l'occhio è il portale di gusto sanfeliciano. Incastonata da paraste a fascio, termina con un arco ribassato spezzato con un ricco gioco di volute sorreggenti uno stemma gentilizio, in posizione di chiave di volta leggermente pendente. L'architrave sorregge il balcone del piano nobile.

Il piano terra è decorato, inoltre, da eleganti cassettoni.

Anche il prospetto che volge verso via Pessina presenta elementi di notevole interesse architettonico. Il portale ad arco pendulo si connota per le agili volute terminali.

La facciata è scandita dal gioco delle alternanze fra le eleganti finestre e i balconi.

L'ingresso è coperto da due volte, una a crociera con nervature e l'altra a vela.

Un meraviglioso arco trionfale con tre campate, una maggiore e due minori, coduce al fantastico giardino, arredato con un'imponente vasca di piperno.

Al termine del giardino c'è una terrazza di gusto romantico, arredata con finti ruderi romani; qui sorgeva un casino di gusto pompeiano, andato completamente distrutto assieme al caffuaus nel 1944 durante l'occupazione alleata.


Indirizzo

Via Cupa Farina, 2

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