GUIDA  Amalfi/Lapide all'arcivescovo Ferdinando Palatucci

Da Wiki.
Riga 3: Riga 3:
 
Arcivescovo di Amalfi - Cava de' Tirreni
 
Arcivescovo di Amalfi - Cava de' Tirreni
  
Poichè la chiesa di Dio che è in Amalfi ricorda quest'anno il millennio della sua elevazione a sede arcivescovile e si accinge a concludere le celebrazioni con una solenne liturgia presieduta dal caro fratello il Signor Cardinale Sebastiano Baggio, mi è gradito porgere a lei, al suo presbiterio, alle persone consacrate ed a tutti i fedeli il mio affettuoso saluto, unendomi spiritualmente alla comune esultanza. Questa significativa circostanza è, anzitutto, un motivo per ringraziare il Signore ed è, insieme, un'occasione opportuna per riflettere sulla peculiare vocazione pastorale che, anche nel tempo presente, il Signore affida ad Amalfi cristiana. Il dono divino della fede e dell'evangelizzazione non cessa di fruttificare in ogni tempo, ed è doveroso discernere e comprendere che cosa lo spirito suggerisca a codesta chiesa (cf. AP 2.7.II), perchè annunci incessantemente Cristo mediante il ministero della parola e della carità. Sono note le tradizioni civili e religiose di Amalfi, sede vescovile già nota nel VI secolo e che proprio mille anni fa, in ragione della sua importanza rispetto alle regione circostante, fu elevata al grado arcivescovile dal Pontefice Giovanni XV. Nella sua cattedrale, inoltre, sono custodite, secondo un'antica tradizione, le reliquie dell'apostolo Sant'Andrea, patrono dell'arcidiocesi, mentre in tutto il territorio sono tuttora evidenti le tracce dell'antica fiorente vita cristiana, segnata da tante chiese e monasteri. Ma molte altre sono, ovviamente le memorie storiche, evocate dalla ricorrenza millenaria. Accanto alle vicende della comunità civile, famosa per le costituzioni giuridiche e per il suo ruolo di libera repubblica marinara, sono da ricordare le figure insigni degli arcivescovi amalfitani, tra i quali meritano singolare menzione Lorenzo da Amalfi, maestro e collaboratore di S. Gregorio VII, ed il cardinale Pietro Capuano, promotore di efficaci iniziative di carità.  
+
Poichè la chiesa di Dio che è in Amalfi ricorda quest'anno il millennio della sua elevazione a sede arcivescovile e si accinge a concludere le celebrazioni con una solenne liturgia presieduta dal caro fratello il Signor Cardinale Sebastiano Baggio, mi è gradito porgere a lei, al suo presbiterio, alle persone consacrate ed a tutti i fedeli il mio affettuoso saluto, unendomi spiritualmente alla comune esultanza. Questa significativa circostanza è, anzitutto, un motivo per ringraziare il Signore ed è, insieme, un'occasione opportuna per riflettere sulla peculiare vocazione pastorale che, anche nel tempo presente, il Signore affida ad Amalfi cristiana. Il dono divino della fede e dell'evangelizzazione non cessa di fruttificare in ogni tempo, ed è doveroso discernere e comprendere che cosa lo spirito suggerisca a codesta chiesa (cf. AP 2.7.II), perchè annunci incessantemente Cristo mediante il ministero della parola e della carità. Sono note le tradizioni civili e religiose di Amalfi, sede vescovile già nota nel VI secolo e che proprio mille anni fa, in ragione della sua importanza rispetto alle regione circostante, fu elevata al grado arcivescovile dal Pontefice Giovanni XV. Nella sua cattedrale, inoltre, sono custodite, secondo un'antica tradizione, le reliquie dell'apostolo Sant'Andrea, patrono dell'arcidiocesi, mentre in tutto il territorio sono tuttora evidenti le tracce dell'antica fiorente vita cristiana, segnata da tante chiese e monasteri. Ma molte altre sono, ovviamente le memorie storiche, evocate dalla ricorrenza millenaria. Accanto alle vicende della comunità civile, famosa per le costituzioni giuridiche e per il suo ruolo di libera repubblica marinara, sono da ricordare le figure insigni degli arcivescovi amalfitani, tra i quali meritano singolare menzione Lorenzo da Amalfi, maestro e collaboratore di S. Gregorio VII, ed il cardinale Pietro Capuano, promotore di efficaci iniziative di carità. Nè può essere dimenticata la speciale e profonda devozione di Amalfi verso Maria Santissima, in cui onore i suoi mercanti e navigatori amavano erigere chiese nelle località dell' Italia e dell'oriente da loro frequentate, sicchè ancor oggi in alcuni santuari, cari alla pietà  dei fratelli ortodossi, la Vergine è invocata sotto il nome di "S. Maria degli amalfitani". Da una storia così ricca di vicende religioso-ecclesiali mi è gradito trarre l'auspicio che la celebrazione del primo millennio incrementi la missione evangelizzatrice della chiesa odierna. Amalfi ed il suo territorio costituiscono al presente un'area intensamente frequentata da persone provenienti da ogni parte per motivi di cultura e di studio, di cura e di vacanza, attratti dalle eccezionali bellezze naturali ed artistiche, ed è  questo un fatto che non può essere disatteso dalla chiesa locale.
 +
  
  
 
|desc=
 
|desc=
 
}}
 
}}

Versione delle 15:27, 15 dic 2010

Amalfi - Duomo - all'Arcivescovo P. Palatucci.jpg

Al venerato fratello MONS. FERDINANDO PALATUCCI

Arcivescovo di Amalfi - Cava de' Tirreni

Poichè la chiesa di Dio che è in Amalfi ricorda quest'anno il millennio della sua elevazione a sede arcivescovile e si accinge a concludere le celebrazioni con una solenne liturgia presieduta dal caro fratello il Signor Cardinale Sebastiano Baggio, mi è gradito porgere a lei, al suo presbiterio, alle persone consacrate ed a tutti i fedeli il mio affettuoso saluto, unendomi spiritualmente alla comune esultanza. Questa significativa circostanza è, anzitutto, un motivo per ringraziare il Signore ed è, insieme, un'occasione opportuna per riflettere sulla peculiare vocazione pastorale che, anche nel tempo presente, il Signore affida ad Amalfi cristiana. Il dono divino della fede e dell'evangelizzazione non cessa di fruttificare in ogni tempo, ed è doveroso discernere e comprendere che cosa lo spirito suggerisca a codesta chiesa (cf. AP 2.7.II), perchè annunci incessantemente Cristo mediante il ministero della parola e della carità. Sono note le tradizioni civili e religiose di Amalfi, sede vescovile già nota nel VI secolo e che proprio mille anni fa, in ragione della sua importanza rispetto alle regione circostante, fu elevata al grado arcivescovile dal Pontefice Giovanni XV. Nella sua cattedrale, inoltre, sono custodite, secondo un'antica tradizione, le reliquie dell'apostolo Sant'Andrea, patrono dell'arcidiocesi, mentre in tutto il territorio sono tuttora evidenti le tracce dell'antica fiorente vita cristiana, segnata da tante chiese e monasteri. Ma molte altre sono, ovviamente le memorie storiche, evocate dalla ricorrenza millenaria. Accanto alle vicende della comunità civile, famosa per le costituzioni giuridiche e per il suo ruolo di libera repubblica marinara, sono da ricordare le figure insigni degli arcivescovi amalfitani, tra i quali meritano singolare menzione Lorenzo da Amalfi, maestro e collaboratore di S. Gregorio VII, ed il cardinale Pietro Capuano, promotore di efficaci iniziative di carità. Nè può essere dimenticata la speciale e profonda devozione di Amalfi verso Maria Santissima, in cui onore i suoi mercanti e navigatori amavano erigere chiese nelle località dell' Italia e dell'oriente da loro frequentate, sicchè ancor oggi in alcuni santuari, cari alla pietà dei fratelli ortodossi, la Vergine è invocata sotto il nome di "S. Maria degli amalfitani". Da una storia così ricca di vicende religioso-ecclesiali mi è gradito trarre l'auspicio che la celebrazione del primo millennio incrementi la missione evangelizzatrice della chiesa odierna. Amalfi ed il suo territorio costituiscono al presente un'area intensamente frequentata da persone provenienti da ogni parte per motivi di cultura e di studio, di cura e di vacanza, attratti dalle eccezionali bellezze naturali ed artistiche, ed è questo un fatto che non può essere disatteso dalla chiesa locale.