GUIDA Portici/Memorie Storiche
La linea Napoli-Portici
Nel "Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni" di Gaetano Moroni (1854, Tipografia Emiliana) viene così ricordata la realizzazione della prima ferrovia italiana:
Ferdinando II ha il vanto di avere pel I.° in Italia introdotto le Strade ferrate, poichè Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie francese, nel 1836 ottenne dal re di stabilire una società per costruirne una da Napoli a Castellamare ed a Nocera, da prolungarsi all'uopo sino a Salerno e ad Avellino. Nel 1837 si pose mano all'opera, e nel'1839 fu compito un tratto di 4 miglia e mezzo, che dalle mura orientali di Napoli, presso la porta di Nola, arrivava a Portici, ed a'3 ottobre se ne fece solennemente l'apertura. Fu quindi prorogata sino a Castellamare e a Nocera. Dipoi il re ne fece inoltre costruire delle altre, come da Napoli a Capua, passando per Caserta.
Passeggiate proposte
Nell'Indicazione del più rimarcabile, Andrea de Jorio (nel 1835) tra le passeggiate nei dintorni di Napoli suggeriva anche Portici, con queste parole:
Portici. - Le delizie di esso, e particolarmente il Casino Reale, donde il Principe, senza traversare la strada, da un lato ed in carozza pel suo boschetto giunge fin sotto alle lave ancora incolte del Vesuvio, e dall'altro fino alle scale del suo bagno nel mare, sono qualche cosa che non può vedersi altrove.






