GUIDA  Vicenza/Santuario Madonna di Monte Berico

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Storia

La costruzione della basilica è legata a due miracolose apparizioni della Madonna. La prima del sette marzo 1426, la seconda del primo agosto 1428. In occasione del miracolo, la città venne guarita dalla peste che affliggeva il vicentino. La prodigiosa apparizione salvifica indusse, subito, i fedeli ad erigere una prima fabbrica, in appena 3 mesi, in onore della Madonna, alla quale si aggiunse un'ulteriore chiesa terminata nel 1703, che, addossata al fianco orientale della prima chiesetta, forma un unico complesso devozionale. I pellegrinaggi mariani avvengono, ogni anno, l'8 settembre, secondo il voto cittadino fatto per scongiurare l'invasione austriaca del 1917.

Descrizione

La chiesa barocca è opera dell'architetto vicentino Carlo Borella, che la iniziò nel 1688. La fabbrica ha una pianta a croce greca ma fra le crociere sono delle cappella quadrate coperte da calotta. La struttura si caratterizza per il bel tamburo della cupola, che svetta sul presbiterio. Le facciate sono tripartite, con il braccio della navata più avanzata rispetto alle sezioni laterali del quadrato in cui è iscritta la croce greca. Sono tutte simili, con l'eccezione di quella rappresentata dall'originale chiesa gotica, che è stata assorbita dalla fabbrica di Borella e funge da coro e presbiterio. Su un grosso basamento e su spessi dadi, stanno le belle lesene e le colonne corinzie che ritmano la facciata. Le sezioni laterali delle facciate sono decorate con delle statue alloggiate nelle nicchie e con dei finestroni rococò modellati con volute. Il tutto è coronato da una bella balaustra. La parte centrale, chiusa da due colonne alveolate, ha una bella porta ad arco a tutto sesto, chiusa da un timpano lineare, di gusto veneziano, posta alla fine di una scalinata; l'ingresso è sormontata da una prima luce. Nel secondo livello c'è un ampio finestrone esagonale, affiancato dalle statue della balaustra delle sezioni laterali, sormontato da un frontone ad arco ribassato. Notevoli sono le statue. Sono 42, opera di Orazio Marinali e bottega (1700).

La chiesa gotica fu fondata nel 1428 ed ampliata da Lorenzo da Bologna nel 1480. Essa è stata assorbita dalla fabbrica del Borrella e serve, in pratica, da presbiterio e coro. La facciata superstite è frutto di un rifacimento neogotico di Giovanni Miglioranza. Nulla resta dell'opera del Palladio che pure collaborò ad un restyling della facciata. Lateralmente è il bel campanile, a pianta quadrata, in laterizio, con piedritti in pietra, dotato di una bella cella campanaria aperta da una serliana. La torre è opera di Antonio Piovene e Luigi Cagnola, del 1825.