GUIDA Portici/Villa Zelo
Storia
In origine la villa era di Crescenzo Nocerino.Venne realizzata sui resti di una presistente villa settecentesca. La residenza passò, in seguito, prima a Tommaso Bernabò, poi a Giuseppe Siniscalco che, nel 1740, fece edificare l'attuale corpo del palazzo, con la cappella annessa dedicata alla Vergine Addolorata. L'architetto di questo intervento fu Tommaso Benevento. Nel 1825 la villa venne acquistata dal barone Zelo.
Descrizione
La facciata attuale è completamente riferibile alla "casa palazziata" che Giuseppe Siniscalco volle realizzare. Sopra l'entrata, molto semplice, campeggia l'araldo, al di sopra del quale si sviluppa il balconcino del piano nobile che scorre lungo tre finestre. La villa si articola su tre livelli, mentre le ali sono ad un solo livello e sono coronate da un terrazzino.
Particolarmente interessanti sono il cortile che termina con una bella esedra e l'atrio ricoperto da volte a vela decorate con preziosi stucchi e lo stemma di famiglia.
Un possente scalone di piperno si dipana dalla destra dell'atrio e conduce ad un pianerottolo intermedio da quale partono due rampe laterali, con un bel gioco di strutture.
Nell'ala bassa a sinistra sorge la cappella: una volta a botte copre il piccolo vano che custodisce un bell'altare realizzato con marmi policromi.






