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Foto Trapani:
2012, 2009, 2008

Trapani è situato in Sicilia ed è capoluogo della omonima provincia. Il 7 agosto si festeggia il Patrono, Sant'Alberto. Da Vedere: Forte della Colombaia.

Confina con i comuni di: Erice e Paceco.

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Trapani cità nobile de Scicilia. Istoria di Trapani. Tra Sicilia e Africa. Storia di una città mediterranea, Salvatore Costanza - Salvatore Denaro (2007)
  • Opere d'arte restaurate nella provincia di Trapani (1987-1996), M. Pia Demma (1998)
  • Sicilia immagini. Trapani, Ed. Pubblisicula (2000)
  • Trapani e provincia, Ed. Touring (2002)
  • Storia di Trapani, M. Serraino (1976)

Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Trapani - Città vescovile marittima nei val di Mazzara, capo luogo sede di un intendente, piazza d'armi, dista da Palermo 68 m. Pop. 24848. territ. sal 15198. Di questa città ne parlano Polibio, Diodoro, Dionisio Alicarnasso, Tolomeo, Stefano, Virgilio, Cornetto, Plinio ed altri. Drepanum fu detta, ed un tal nome le fu dato dalla curvità del luogo ove sorge, che si rassomiglia ad una falce. La sua origine è incerta. Vi è chi la fa derivare da Cam, ossia Saturno da cui fu detta Camesana. Da Diodoro e da Stefano ci è detto che Saturno fu in Sicilia, che fabbricò delle torri nella parte occidentale, che occupò, ma nulla dicono di Trapani. Trapani è decorata di un bello ed insigne porto, di cui fa elogio Diodoro nel lib. 15 al c. XI scrivendo la guerra di Dionigi con i Cartaginesi. Al tempo della prima guerra punica, questa città era assai grande, e fu molta accomodata a questa impresa come dimostra Plinio nel primo libro. Cornelio Nipote nel suo libro degli nomini illustri dice: Essendo stato mandato Attilio Calatino dai Romani in Sicilia contro i Cartaginesi, egli cacciò i presidii dai forti dei nemici d'intorno ad Enna, Trapani e Lilibeo, città grandi e ben munite. Trapani dai Romani fu fatta una delle città consolari e sempre ha goduto e gode distinto rango in Sicilia.

Questa città è di 3 m. di circuito, cinta di mura e di fortificazioni: È divisa in tre quartieri adorna di vari monasteri, conservatori, case religiose, conventi, ha un collegio, due monti di pietà. Si trovano nella sua costiera marmi bellissimi; e vi si lavora il corallo rosso e nero, che si pesca in quei mari. Vi sono celebri manifatture di sal marino. - Si lavorano pure degli alabastri, conchiglie, e se no fanno belli ornamenti. In faccia al porto vi è una piccola fortezza chiamata la Colombaja che si crede essere un colombajo dell'antico Tempio di Venere Ericiana, che era dov'è oggi il monte S. Giuliano. Tre isolette sono sul littorale fra Trapani e Lilibeo nominate Forbanzia, Egusa e Sacra, oggi Levanzo, Favignana e Marittimo.

Lunga è la serie degli uomini illustri che ha prodotto Trapani, fra i quali sono più celebri S. Alberto Carmelitano e principalmente l'abate Michelangelo Fardella, che fa onore non solo alla Sicilia, ma all'Italia ancora; il P. Tommaso, ed il P. Francesco Maria Delmonaco, il primo insigne oratore dei PP. Domenicani e profondo teologo, ed il secondo teatino, fondatore di una casa a Parigi, fu Vescovo in Francia morto nel 1651: Filippo Triolo poeta e letterato celebre del XVII sec. il medico Pietro Parisi che fu mandato in Malta e nell'Africa nel XVI sec. in occasione di un terribile contagio e pubblicò con le stampe varie opere di medicina; il P. Nicolò Terranova domenicano del XV sec. primo teologo di quei tempi; il dotto giureconsulto Nicolò Riccio del XVII sec; il dottor D. Marcelle Fardella Duca di Cumia dotto giureconsulto onore del foro di Palermo nel XVII sec; Martino Barbaro storico e poeta che morì di naufragio nel 1646 Leonardo Orlandino che pubblicò una descrizione di Trapani nel 1605, ed altre opere; il medico Erasmo Salato che morì in Palermo nel 1640, che comentò Galeno; il cav. Cesare Farro storico ed antiquario che nel 1637 pubblicò un catalogo di tutti i cavalieri dell'ordine gerosolimitano dall'anno 1401 sino al 1637; il giureconsulto Antonio Ferro, che fiòrì nel sec. XVII; il gesuita Ferro chiaro in quel secolo per le sue erudizioni ed eloquenza; i giureconsulti Antonio Bulli zio e nipote che fiorirono nel secolo XVII; il sacerdote medico Antonio Crirpo nato nel 1600 autore di varie opere di medicina; Giacomo Zita domenicano che scrisse la storia della città di Trapani. Fra gli artisti celebri sono da notarsi i pittori G. Loverde, Andrea Carrega e Vito Carrera; fra gli scuttori Giovanni Anselmo e poi Andrea ed Alberto Tipa; È da ricordar pure il P. Leonardo Ximenes prof. di matematiche in Firenze, che colle sue opere stampate acquistò nome di gran matematico. Il celebre cav. Giuseppe Errante pittore dei primi di Europa, ed il sig. Michele Laodicina incisore in pietre dure.