GUIDA Alpignano/Storia
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Storia di Alpignano
- La cittadina, situata sulla catena di colline moreniche risalenti alla glaciazione di 230 e 185 mila anni fa, nacque in epoca augustea in prossimità della direttrice delle Gallie, antica strada che manteneva la comunicazione tra L'Italia e la Gallia.L'origine romana di Alpignano è testimoniata da numerosi reperti archeologici rinvenuti a seguito degli scavi del 1832 nella località di San Marcello e nel 1891 durante la costruzione della strada comunale per Pianezza. I reperti emersi erano per la maggior parte tombe con pavimenti in mattoni e pareti in pietra e marmi lavorati o epigrafi appartenenti a personaggi illustri. Tutto questo patrimonio archeologico è oggi custodito presso la Biblioteca civica o presso alcune collezioni private.
- Durante l'Alto Medioevo Alpignano, molto probabilmente, patì attacchi di popolazioni barbariche confinanti e invasioni dei Longobardi e dei Franchi per poi subire ulteriori incursioni da parte di Ungari e Saraceni. I primi documenti scritti furono redatti intorno al XI secolo. Secondo lo storico Gabotto è un atto del 1170 per la compravendita di terre riferito al vescovo di Torino, a sancire la nascita ufficiale della città. Dal documento si evince, inoltre, il forte potere giurisdizionale che il vescovo deteneva ad Alpignano e in tutto il territorio circostante.
- Nel 1294, per divisioni interne al comitato sabaudo il conte, Amedeo V, cedette al nipote Filippo terre piemontesi a sud di Rivoli.Alpignano divenne, dunque, giurisdizione di Filippo, il quale, delegò svariati rappresentanti per l'amministrazione del territorio. L'ultima famiglia delegata a governare fu quella dei Montbel, che durò più di 200 anni accrescendo il proprio potere e la propria influenza.Influenza che l'ultimo discendente della dinastia adoperò per mantenere fedele la popolazione al duca Emanuele Filiberto impegnato a combattere al fianco dello zio, l'imperatore Carlo V, nelle Fiandre. Dopo la morte nel 1559 di Carlo di Montbel Alpignano venne infeudata per concessione di Emanuele Filiberto da Andrea Provana, discendente della dinastia Leinì. Andrea morì nel 1592 dopo aver combattuto numerose battaglie per terra e per mare e avviato la costruzione del castello della città, oggi casa dei missionari della Consolata. Con la morte dell'ultimo erede della casata Leinì, Filiberto Provana, il castello venne inglobato nel demanio regio.
- Il paese cambiò nel corso del XIX secolo. Di tradizione prevalentemente agricola Alpignano divenne, all'inizio del secolo, il punto di riferimento per la fabbricazione di materiali elettrici, lampadine e lampade. Proprio nel centro città, infatti, fu impiantata la prima fabbrica di lampadine dall'imprenditore Alessandro Cruto. Figlio di un capomastro, Alessandro intuì il potenziale delle lamine di carbone e perfezionò la nuova invenzione presso il laboratorio di fisica di Torino. Cruto morì nel 1908 senza ricevere alcun riconoscimento pubblico per il suo operato. Negli anni trenta la sua fabbrica, cresciuta esponenzialmente, fu rilevata dal nascente colosso Philips. In quegli anni il settore elettronico crebbe fornendo occupazione per il 65% della popolazione. Percentuale destinata a crescere nel corso del 1951.
- Alpignano resta un punto di riferimento per la fabbricazione di lampadine e macchine utensile anche se soffre ancora oggi la crisi nel settore di inizio anni 1980 ,che ha coinvolto tutto il paese.






