GUIDA Recco/Ritratto della Città/Specialità
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Versione del 14 giu 2017 alle 12:39 di Colonnello (Discussione | contributi)
Ritratto della Città/Specialità di Recco
- La città è da sempre nota e famosa per la sua cucina ricca di specialità tanto dolci quanto salate,alla base di alcuni piatti della gastronomia genovese e ligure,tanto da venire definita "capitale gastronomica della Liguria".Tra le specialità tipiche è nota la focaccia con il formaggio di Recco, una specialità che è stata inserita nel registro delle eccellenze alimentari europee con l'I.G.P. (Indicazione geografica protetta), e che si contraddistingue per i suoi ingredienti e per la sua tradizione secolare.Alcuni altri piatti noti sono: i pansoti , una pasta speciale che va accompagnata con la salsa di noci; le trofiette di Recco , col pesto; i corzetti ;le focaccette al formaggio oltre,naturalmente,il buon pesce.Non di meno sono la preparazione di marmellate e, soprattutto, la preparazione di sciroppi e liquori che mostrano una particolare diffusione e varietà nelle località di Megli e di Polanesi (limoncino,mandarinetto,arancino,amarena,"latte di vecchia",nocino,"cherry").
- Curiosità:
- - Esiste una forte variabilità sugli ingredienti di base,in relazione alla stagione e all'areale,per la realizzazione del pesto.Durante l'inverno viene preparato il cosiddetto "pesto di inverno" fatto con il prezzemolo e le bietole e,talvolta,con l'aggiunta di "persa".Nelle località e Frazioni più in quota e fino al secondo dopo guerra sembra che il pesto più diffuso fosse preparato con il prezzemolo (tutto l'anno),probabilmente in connessione con la sua elevata produzione finalizzata alla commercializzazione al di fuori della vallata del Torrente Recco . Le prime foglie del prezzemolo venivano raccolte a novembre (si "fugiàva"); a gennaio si raccoglievano le foglie e si tagliava la pianta (si "custegiàva") ,lasciando solo gli scassi.I mazzetti così preparati venivano acquistati dai grossisti (i "careghè", i "binélli") che li incestavano e li spedivano a Milano mettendoli a bagno in appositi recipienti. Le piante che non venivano vendute si conservavano per la semenza. Nel mese di luglio la pianta veniva tagliata e seccata.






