GUIDA Vallepietra/Santuario della Santissima Trinità
Sulla cima del monte Autore è situato il Santuario della Santissima Trinità; le sue origini non sono ben definite, ma legate a due leggende: la prima narra di un contadino che mentre arava i suoi campi situati proprio in queste zone, vide improvvisamente fuggire i suoi buoi che poi caddero in uno strapiombo; disperato al pensiero del peggio, invocò la grazia della Santissima Trinità, e poco dopo ritrovò i suoi buoi vivi in posizione di adorazione dell'immagine della Trinità dipinta su una parete della grotta sottostante. La seconda leggenda, invece, si basa sul contenuto di una memoria scritta che avrebbe trovato Don Salvatore Mercuri, uno degli abati del Santuario: due ravennati per sfuggire alle persecuzioni si sarebbero rifugiati in una grotta tra i monti Simbruini, dove avrebbero ricevuto le visite di Pietro e Giovanni, e dove sarebbe apparsa un'immagine della Santissima Trinità. Altri sostengono che il Santuario sarebbe sorto sulle rovine di un antico tempietto pagano.
A prescindere dalle leggende, in ogni caso l'ipotesi più fondata pare essere quella secondo cui San Domenico di Sora (o di Lucullo) avrebbe fondato questa chiesa nel 1031, come è riportato nella biografia del Santo.
Oggi la chiesetta è ancora lì, all'interno di una grotta profonda 15 metri e suddivisa in due sezioni: la parte alta è il vero e proprio santuario, mentre in quella inferiore - chiamata Grotta dell'Angelo - c'è la Cappella del Crocifisso. Si crede che un tempo il santuario avesse tutte le pareti ricoperte di affreschi; oggi ne restano solo due gruppi di figure, disposti rispettivamente sulla parete occidentale e su quella orientale. Al primo gruppo appartiene l'affresco più antico, quello della Santissima Trinità, rappresentato però in modo inconsueto da tre Cristi benedicenti, poi quattro scene del Vangelo, e delle raffigurazioni dei mesi dell'anno, di cui sono giunte a noi solo quella di gennaio e febbraio.






