GUIDA  Nettuno/Palazzo Pamphilj

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Palazzo Pamphilj, vista dal porto

Storia

Il Palazzo Pamphilj è uno dei monumenti più significativi di Nettuno, fu costruito da Camillo Pamphilj verso la metà del seicento. Camillo era nipote di papa Innocenzo X, fatto cardinale dallo zio, aveva lasciato la carica cardinalizia e si era sposato con Olimpia Aldobrandini, infatti nel suo stemma sono fusi i simboli delle due famiglie.

Per costruire il Palazzo venne prima acquistata e poi abbattuta una villetta di Giovanni Federico Cesi, vennero poi acquisate altre case confinanti che si affacciavano sul mare per ingrandire il palazzo. Una concessione pontificia permise di elevare la facciata meridionale del palazzo direttamente sulle mura castellana, interrompendo il cammino per la ronda.

Quando si estinse la famiglia Pamphilj, le loro proprietà passarono ai Doria che tennero il palazzo dal 1763 al 1829 quando furono costretti a venderlo a Francesco Borghese. La famiglia Borghese tenne il palazzo fino al 1959 quando lo vendettero a privati; parte del palazzo fu ceduto alla Curia Vescovile di Albano.