GUIDA Salaparuta/Castello di Salaparuta
Il castello sorge in posizione strategica nella Val di Mazara e del Belice.
Il primo castello risale al 1296; si trattava di una elementare fortificazione messa a protezione di alcuni fondi colonizzati che avevano spontaneamente prodotto un casale, chiamato Sala, da Sala di Madonna Alvira.
I fondi, infatti, erano originariamente di proprietà di un tale Errigo Abate che li cedette a Domenica Alvira de Aversa, da cui il toponimo.
Nel 1355 vengono infeudati Motta e nel 1376 il castello passa a Matteo di Moncada. Re Martino, però, glielo confiscò, per aver tradito la Corona, e lo donò al proprio maggiordomo Michele de Imbo (1397).
Nel medioevo il castello di Salaparuta era una semplice torre rettangolare costruita con pietre di calcare grezzo di medie dimensioni.
Diverse famiglie influenti del luogo si succedono nella proprietà del castello: nel 1399, è proprietario Petro de Pomara; nel 1401, il castello passa a Ferrerius de Ferrerio e, da questi, a Marco Plaia.
Nel 1436 – 1439, partono dei grandi lavori di restauro della struttura.
Nel 1462 il castello passa al barone Geronimo Paruta, nipote di Ruggiero Paruta, viceré di Sicilia, e da questa famiglia il castello, nel 1500 circa, prese il nome di «Salaparuta».
Nel 1561, Fiammetta Paruta portò il castello in dote a Giuseppe Alliata di Villafranca. Fu il loro primogenito, Francesco Alliata Paruta, nel 1625, ad ottennere da re Filippo III di Sicilia, l'elevazione a ducato della baronia di Salaparuta.
Sotto la signoria degli Alliata vi furono molti restauri; nel 1716 ci fu l’erezione della grande torre quadrata che fungeva da cassero, mentre nel 1722 fu ricostruito il battifolle merlato.






