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 2012, 2009, 2008 |
Signa è situato in Toscana in Provincia di Firenze. Tra gli edifici religiosi: Chiesa della Madonna di Fatima; Chiesa di San Mauro; Chiesa di San Miniato, in Via Sorelle Gramatica.
Confina con i comuni di: Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Poggio a Caiano e Carmignano.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante La Panoramica, Via Berti, 62
- Ristorante Nuovo Manhattan, Via Pistoiese, 211/E
- Ristorante Oveja Negra, Via Giotto, 9. Telefono: 055-8732202
- Ristorante Tre Corone, Via Di Castelletti, 11
Biblioteche
- Biblioteca Comunale Boncompagno da Signa, Via Degli Alberti, 11
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Pubblica Assistenza, Via Argine Strada, 5
- Casa di Betania - Onlus, Piazza C Castracani, 4/5
- Confraternita di Misericordia, Via Della Croce, 66 (S. Mauro)
- Pollicino Onlus, Piazza Della Repubblica, 1
- R.S.A. Monsignor Olinto Fedi Coop. Sociale per Azioni Onlus, Via Olinto Fedi, 34
- Associazione Culturale "Dance Connection" - Via Cavalcanti, 12A [1]
Complessi Bandistici
- Filarmonica di Signa Giuseppe Verdi
Lapidi Storiche
Informazioni Utili
Bibliografia
- A Signa si parlava così (e così si parla). Vocabolario e modi di dire d'un vernacolo toscano del Novecento, Pratelli R. Jean (2004)
- Signa: i nuovi insediamenti urbani, Donato Carone (2004)
- Scritto su pietra. Percorso storico attraverso le lapidi di Signa, G. Fossi (2005)
- Storia della comunità di Signa, Z. Ciuffoletti, Ed. Edifir (2003)
- Signa 1944: frammenti di storia attraverso i documenti dell'archivio storico, Comune di Signa, Ed. Masso delle Fate, collana "Signa nel ventesimo secolo" (2004)
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:
SIGNA. Capoluogo. Antico castello posto in elevato colle, alle di cui radici confluisce il Bisenzio coll'Arno. nel 982 la madre del marchese Ugo lo donò alla Badia fiorentina. Successivamente sembra che appartenesse ai Fabroni di Pistoia, ma nel 1124 si ridusse ad obbedienza dei Fiorentini. Nel 1326 sofferse gravi infortunj per parte di Castruccio, ma i Fiorentini lo ricinsero subito di nuove mura e lo munirono di alte torri; quindi nel 1396 le genti del Duca di Milano tentarono invano d'impadronirsene. Non così accadde nel 1529, quando l'Orange vi penetrò proditoriamente, e dato il guasto ai primarj edifizj, li abbandonò al sacco e alla rapina.
Il ricinto del moderno castello conserva le vestigia delle sue forti e turrite mura, e due porte castellane. Alle abitazioni che tuttora esistono sono interposti campi coltivati; da un lato del castello è la chiesa prioria, piuttosto ampia e ben ornata. Discendendo nel ripiano adiacente al castello trovasi una vasta piazza coll'antica Pieve da un lato detta comunemente la Beata. Ivi infatti trovasi deposto il corpo della B. Giovanna penitente di Signa. Al di là della piazza incontrasi un altro villaggio, ov'è la primitiva Pieve di s. Lorenzo, sempre ammirabile per la sua vetusta e bella semplicità, e fino dal 930 riunita a quella di s. Giovanni. Signa ha una Stazione secondaria della Via Ferrata Leopolda da Firenze a Livorno. (V. Atl. Tosc.).
