GUIDA  Buttigliera Alta/Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso

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Edifici Religiosi/Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso

Cartello turistico
  • Il complesso costituito dalla Chiesa Conventuale , le cascine e l' Ospedale prende il nome di Precettoria e dipendeva dalla casa madre degli Antoniani (la Chiesa Abbaziale di Saint-Antoine-du Viennois nel Delfinato )ed aveva come responsabile un "precettore" nominato dall'Abate degli Antoniani (nome derivante da quello di Sant'Antonio Abate,che aveva la fama di essere un taumaturgo).Essa venne costruita in seguito ad una donazione (tra il 1180 ed il 1185) dal Conte Umberto III di Savoia,che la volle in prossimità di un ramo della Via Francigena (vds. Itinerari Storici in [1] ) e la affidò ai Padri Antoniani che si dedicavano ad assistere i pellegrini in transito.A questo scopo venne costruito l' ospedale (nel quale venivano curati soprattutto coloro che erano colpiti dal "fuoco di Sant'Antonio").Nell'anno 1776 il complesso passò all' Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro quando, per volere di Papa Pio IV venne soppresso l'Ordine degli Antoniani.
  • La Chiesa,inizialmente costruita in stile romanico,in seguito alle trasformazioni subite nel corso di tre secoli ha assunto forme gotiche.L'attuale facciata che risale alla metà del XIV secolo presenta tre portali con archi a sesto acuto,a cui si sovrappongono le ghimberghe(la ghimberga è un frontone triangolare sormontato da un pinnacolo)risalenti alla grande sistemazione dell'edificio avvenuto alla fine del XV secolo.Nel particolare la ghimberga centrale non è in asse con la facciata ma spostata verso la destra di chi guarda per testimoniare l'aggiunta in un tempo successivo.Ai lati di questa si aprono due finestre monofore.La facciata è abbellita da una decorazione dipinta a motivi geometrici (risalente al XVI secolo) ed è movimentata da una ricca decorazione in terracotta.L'abside poligonale,risalente alla fine del XV secolo,è percorsa da alti contrafforti.I tre portali della facciata danno accesso ad un portico eretto intorno alla metà del XIV secolo ed è coperto con volte a crociera,la mediana delle quali è decorata con affreschi del 1500.Le volte sono sostenute da pilastri con capitelli e da mensole,tutti realizzati in pietra verde,che crea un contrasto cromatico con il rosso delle strutture in cotto.Sia i capitelli che le mensole,scolpiti da un anonimo artista piemontese (intorno all'anno 1280) sono ornati con teste umane,animali e mostri,secondo l'usanza diffusa nel medioevo.Dal portico si accede alla chiesa attraverso tre portali;nella lunetta del portale centrale si trova un affresco risalente alla fine del XV secolo raffigurante una Madonna con Bambino tra San Giovanni Evangelista ed un altro Santo:
Esterno
Dettagli Architettonici :
  • L'interno è a tre navate divise da pilastri che sostengono archi a sesto acuto e volte a crociera.La chiesa primitiva,edificata alla fine del 1100 era costituita da una sola navata con un'abside semicircolare.Queste ridotte dimensioni imposero nel XIII secolo un primo intervento di ampliamento con la trasformazione dell'abside in un presbiterio a pianta quadrata.Nel corso del XIV secolo venne attuato un imponente piano di ampliamento dell'edificio:vennero costruite le cappelle del lato settentrionale;venne edificato un nuovo presbiterio coperto da una volta a crociera;fu costruita la cappella ora adibita a sacrestia;la navata centrale ricevette una copertura con volta a crociera impostata su pilasti;infine venne eretta la navata meridionale.Durante il XV secolo fu aggiunto il coro d'inverno,al di sopra del portico esterno.Nel corso degli ultimi interventi (risalenti alla fine del XV secolo) venne costruita l'abside poligonale e fu rifatta la volta del presbiterio.Sotto l'aspetto artistico all'interno si potranno osservare:sull'altare maggiore il polittico di Defendente Ferrari che rappresenta la "Natività" con ai lati San Rocco e San Bernardino da Siena ed, a destra,Sant'Antonio e San Sebastiano;nel presbiterio,sulla parete di sinistra la "Madonna in trono" e San Giovanni Battista,Sant'Antonio Abate,Santa Marta,Santa Margherita,San Nicola e San Martino oltre ai Profeti di Giacomo Jaquerio ;nella sacrestia gli affreschi "I quattro Evangelisti",l'"Orazione sull'Orto" e la "Salita al calvario" sempre di Giacomo Jaquerio .
Il Chiostro :
  • Sul fianco meridionale della Chiesa è addossato un piccolo Chiostro del quale rimane solo un lato:questo è coperto con volta a crociera e si apre sul giardino con archi sostenuti da massicci pilastri in mattoni a cui sono addossate semicolonne,anch'esse in mattoni.A sinistra dell'ingresso al chiostro una scala conduce al coro d'inverno dei monaci.Questo è costruito al di sopra del portico esterno ed è illuminato dalla due finestre monofore che sulla facciata della chiesa fiancheggiano la ghimberga centrale.

Il Campanile

  • In stile gotico,si innalza sul fianco sinistro della Chiesa e,risalente alla seconda metà del XIV secolo, è stato costruito su quello primitivo molto più basso.Suddiviso in cinque piani,dei quali il terzo presenta finestre bifore sui lati nord ed ovest, e due orologi sui lati est e sud,mentre al quarto e quinto piano si apre una bifora su ogni lato.Questo culmina con quattro pinnacoli in mezzo ai quali si innalza una cuspide ottagonale.

L'Ospedale

  • La facciata è tutto ciò che resta dell'edificio,costruito alla fine del XV secolo,in cui gli Antoniani ospitavano e curavano gli ammalati.Presenta una facciata a capanna con: un portale centrale con arco a sesto acuto ed ornato,una porta a destra ed una finestra a sinistra,anch'esse con arco a sesto acuto.Alla parte interna della facciata agli inizi del XV secolo è stato addossato un rustico mentre sul luogo in cui era situato il fabbricato dell'ospedale è stata costruita una cascina nei primi decenni del XVIII secolo.

La Cascina

Miti e Leggende :
La campana dell’ Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso :nel campanile c’è una campana di notevoli dimensioni (che veniva suonata in occasione delle feste di Sant’Antonio Abate e di Sant’Isidoro da un campanaro,con una serie di martelletti di diversa grandezza, appollaiato su una scala doppia,riuscendo a trarne suoni melodiosi per allietare il percorso delle processioni)sulla quale si può notare impresso un quadratino sul quale la leggenda narra che sia stato lasciato da una martellata di Napoleone in persona quando,volendo portare in Francia il prezioso cimelio (la lega usata per costruire la campana comprende anche oro e argento) dovette rinunciarvi per quanto accadde:
staccata la campana dal suo appoggio e fattala caricare su un carro trainato da buoi requisiti ai contadini della zona,arrivato in zona dell’attuale Frazione Ferriera i buoi si fermarono e,nonostante gli incitamenti e le botte,non ci fu verso di farli proseguire.Cambiati più volte gli animali ed aumentati di numero (fino a contarne otto coppie) questi,appena aggiogati, si inginocchiavano e niente e nessuno riusciva a farli muovere.A questo punto Napoleone ,adirato per quanto stava capitando,diede una violenta martellata sulla campana (forse per incrinarla e renderla inutilizzabile) per poi ordinare di riportarla al suo posto. Ciò avvenne riuscì con la sola coppia di buoi iniziali.