GUIDA Fiavè/Torbiera e sito archeologico delle Palafitte
Le più antiche ed evidenti testimonianze circa le genti che hanno abitato la Valle Giudicarie Esteriori (nel Trentino) sono accentrate nel territorio della Torbiera di Fiavè, grazie ai numerosi reperti che vi sono stati ritrovati.
Anticamente si era creata in quel luogo una conca, alimentata dalle abbondanti sorgenti che tuttora sgorgano dalla base dei monti che la fiancheggiano.
L'attuale Torbiera conosciuta in paese con il nome di "Palù" occupa l'alveo di un antico lago di sbarramento (lago Carera), progressivamente trasformatosi in deposito di torba, sfruttato nel corso degli anni per uso combustibile.
Le prime scoperte archeologiche si sono verificate nella Torbiera di Fiavè appunto in occasione dei lavori di estrazione della torba, riportando alla luce abitati palafitticoli dei quali sono stati individuati finora due distinte zone di insediamento : la prima riferibile al Tardo Neolitico (2100-2000 a.C.), la seconda collocabile tra il 1400 ed il 1300 a.C.
La Torbiera possiede pure un importante interesse naturalistico per la rarità delle specie animali e vegetali che la popolano ed è salvaguardata con legge del Biotopi.
Patrimonio UNESCO
IL 28 giugno 2011, rimarrà data importantissima per il paese di Fiavè, perché la candidatura delle palafitte dell'arco alpino per diventare patrimonio UNESCO è stata accettata ed ora anche i siti di Ledro e Fiavè sono nella prestigiosa lista.
Qui sono presenti strutture e testimonianze di vita con insediamenti su palafitte del periodo dal 2300 al 1200 a.C. un imponente sito che è uno dei rinvenimenti preistorici più interessanti d'Europa, presentando un numero altissimo di resti di pali di pino, larice e abete, venuti alla luce grazie alla campagna di scavi di Renato Perini negli anni '70.






