GUIDA Caserta/Reggia di Caserta
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Storia
La costruzione della Reggia è parte integrante del progetto di Carlo III di Borbone di riorganizzare il proprio regno. La Reggia doveva rappresentare l'opulenza e l'importanza del sovrano. Il palazzo è il capolavoro del grande architetto fiammingo Luigi Vanvitelli. I lavori iniziano nel 1752 e si protraggono fino alla morte del Vanvitelli. La reggia viene, infatti, completata nel 1774 dal figlio Carlo, un anno dopo la morte del padre.
Il Palazzo reale giunse ad ospitare la corte in pianta stabile sotto il Regno di Ferdinando II e fu, inoltre, la residenza preferita di Ferdinando IV.
Parte dell'edificio è attualmente occupato dalla Scuola Allievi Sottoufficiali dell'Aeronautica. E' Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Descrizione
Esterno
La Reggia è un immensa costruzione rettangolare, composta da quattro cortile e che conta circa 1200 stanze. Il prospetto che guarda Piazza Carlo III è composto da un imponente basamento in bugnato liscio ed è ritmato da colonne e paraste di ordine gigante. Il piano terra è decorato con timpani lineari, mentre il piano nobile ed il secondo, divisi da cassettoni in asse con le luci, recano una bella alternanza di timpani classici e semicircolari. Il piano nobile si caratterizza altresì per la presenza di mensole sotto le sime. La sezione centrale e quelle laterali sono leggermente prospicienti. Nella sezione principale si apre l'ingresso per le carrozze, con volta a botte, e i due ingressi pedonali, architravati. In asse con il portale c'è un grosso nicchione absidato a cassettoni che doveva ospitare una statua di Carlo III, mai eseguita. La facciata è coronata con un bel frontone con al centro un orologio.
Il prospetto che guarda sul parco è uguale, ma con le finestre inquadrate da lesene scanalate.
Interno
Diversi gli ambienti di rappresentanza, sontuosi, accessibili al pubblico. Imponente è lo Scalone d'onore, decorato con sculture di Tommaso Solari, Gaetano Salomone e Andrea Violani. Qui alloggiava un'importante Ercole proveniente dalle terme di Caracalla. Gli affreschi della bellissima doppia volta ellittica sono di Girolamo Starace. Da qui si accede ad un coreografico vestibolo che è collegato alla Cappella Palatina, ispirata dall'omologa di Versailles, decorata con una tribuna reale e tele di Giuseppe Bonito, massimo rappresentante della pittura rococò in Italia meridionale.
Gli Appartamenti Reali si dividono nelle sale settecentesche, ferdinandee, curate da Carlo Vanvitelli, e nella parte Ottocentesca, relative al governo Murat, in stile Impero. Meravigliosi i pregiati corredi d'arredamento e di ebanisteria di fattura napoletana e francese. Segnaliamo il salone degli Alabardieri, il salone delle Guardie, con un busto di Ferdinando di Antonio Canova, e il salone di Alessandro; fra le sale ottocentesche sono imperdibile la sala di Marte, la sala di Astrea e la sala del Trono. La visita prosegue lungo l'appartamento del Re La visita include la Biblioteca, istituita da Maria Carolina d'Austria, il presepio, capolavoro di mille e duecento statuine di arte presepiale napoletana del Settecento e il teatrino di corte, arricchito da colonne di spoglio provenienti dal Serapeo di Pozzuoli.